Johannes Brahms
Johannes Brahms (Amburgo, 7 maggio 1833 – Vienna, 3 aprile 1897) è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco.
È considerato da molti come il successore di Ludwig van Beethoven, e la sua Prima sinfonia fu descritta da Hans von Bülow come la Decima sinfonia di Beethoven.
Biografia
Brahms nacque in una famiglia modesta, secondo di tre figli. Suo padre era musicista popolare e suonava diversi strumenti: flauto, corno, violino, contrabbasso, e fu lui a dare al giovane Johannes le prime lezioni di musica. La madre era sarta. Profondamente amata da Brahms, il padre se ne separò nel 1865, ma il musicista (che non si sposò mai) rimase profondamente legato alla famiglia, tanto da supportare anche la seconda moglie del padre, in vecchiaia. Famiglia che peraltro, riconoscendone le doti, gli consentì un'educazione di qualità nonostante la propria modestia.
Il ragazzo rivelò un talento musicale naturale, precoce e attirato da tutti gli strumenti; cominciò a studiare pianoforte a 7 anni e pareva destinato alla carriera concertistica, ma prendeva anche lezioni di corno e di violoncello. Il suo primo concerto pubblico è attestato nel 1843, a 10 anni, e fin dai 13 anni il futuro compositore contribuiva al bilancio familiare suonando (come suo padre) nei locali di Amburgo e, più avanti, dando lezioni di piano.
A vent'anni, nel 1853, Brahms fece alcuni dei grandi incontri della sua vita: prima il grande violinista Joseph Joachim, con il quale iniziò una lunga e proficua collaborazione. E fu Joachim che lo presentò a Franz Liszt (e Brahms si addormentò, durante l'esecuzione del maestro...), ma soprattutto lo introdusse in casa Schumann: il rapporto con i due sarà fondamentale nella vita di Brahms. Schumann lo considerò immediatamente e senza riserve un genio, e lo indicò sulla sua Neue Zeitschrift für Musik come il musicista del futuro; Brahms per parte sua considerò Schumann il suo unico e vero maestro, restandogli vicino con devozione fino alla morte. Il legame con Clara Wieck Schumann durò fino alla di lei morte: Brahms le sopravvisse per meno di un anno.
L'attività concertistica di Brahms continuò fino agli anni '70, spesso insieme a Joachim, parallelamente alla composizione e alla direzione. Una recensione descrive così il suo stile pianistico di quegli anni: «Molti artisti possiedono una tecnica più brillante, ma sono pochi quelli che sanno tradurre le intenzioni del compositore in maniera altrettanto convincente, o seguire il volo del genio beethoveniano e rivelarne tutto lo splendore come fa Brahms».
Già dal 1853, anno della tournée con Reményi durante la quale aveva incontrato Joachim a Gottinga, Brahms cominciò quella vita un po' raminga a cui lo costringeva il suo lavoro e che in fondo, nonostante fosse uomo molto legato alle proprie abitudini e al proprio modo di vivere, non doveva dispiacergli. La sua passione erano però i soggiorni che gli consentivano lunghe passeggiate in mezzo alla natura, che erano l'occasione per continuare ad elaborare.
Quando Clara si stabilì a Berlino, nel 1857 Brahms tornò ad Amburgo, dove creò e diresse per tre anni un coro femminile.
Questa attività con il coro, che continuò alla corte di Detmold e poi alla Singakademie di Vienna, aveva certamente motivazioni economiche, ma fu anche importante per l'attività di compositore di Brahms, che non scrisse mai musica per opere, ma alla scrittura per voce diede grandissima attenzione.
Brahms lasciò una battuta divertente e significativa, che lega la sua storia di scapolo a quella di mancato compositore d'opera: «Scrivere un'opera sarebbe per me altrettanto difficile che sposarmi. Ma, probabilmente, dopo la prima esperienza ne farei una seconda.»
Nel 1862 soggiornò a Vienna, che dall'anno successivo divenne il suo luogo di residenza principale. A Vienna fu assai apprezzato, stabilì relazioni e vi si stabilì definitivamente dal 1878. Fu lì che avvenne il suo unico incontro con Wagner e soprattutto, nel 1870, fu lì che trovò Hans von Bülow, il grande direttore che divenne suo amico ed uno dei suoi principali estimatori.
Bisognoso di perfezione, Brahms fu assai lento nello scrivere, e soprattutto nel pubblicare ed eseguire le proprie opere, quelle, almeno, che considerava "importanti".
La sua Prima sinfonia (quella che Von Bülow definì "la Decima di Beethoven") ebbe la prima esecuzione solo nel 1876, a Bayreuth: il maestro aveva già 43 anni e viveva di musica praticamente da sempre.
Negli ultimi 20 anni di vita Brahms poté infine dedicarsi soprattutto alla composizione. Sono gli anni dei principali lavori per orchestra - le altre 3 sinfonie, il Concerto per violino, del Concerto n. 2 per pianoforte, fino ai magistrali capolavori cameristici dell'ultimo periodo.
Morì a Vienna di un cancro, come suo padre, pochi mesi dopo la morte della sua amica di una vita, Clara Schumann, il 3 aprile 1897, e fu sepolto nel cimitero di Vienna, nel "quartiere" dei musicisti.
L'estetica di Brahms - ciò che fa di lui uno dei grandissimi musicisti dell'800 - si fonda su uno straordinario mix tra forme classiche rigorose, fondate su una grande sapienza contrappuntistica e polifonica, e spirito profondamente romantico, che si manifesta nel magnifico colore musicale, nell'inventiva melodica, nel sovrapporsi sorprendente dei ritmi.
Opere
Tra parentesi la data di composizione
Composizioni per orchestra
- Sinfonie:
- n. 1 in do minore op. 68 (1862-1876)
- n. 2 in Re maggiore op. 73 (1877)
- n. 3 in Fa maggiore op. 90 (1883)
- n. 4 in mi minore op.98 (1884-1885)
- Ouverture:
- Ouverture Accademica in do minore op. 80 (1880)
- Ouverture tragica in re minore op. 81 (1880)
- Variazioni su un tema di Haydn, op. 56a (1873)
- Serenate:
- Serenata n. 1 in Re maggiore op. 11 (1857-1858)
- Serenata n. 2 in La maggiore, op. 16 (1858-1859)
- Doppio concerto per violino, violoncello e orchestra in la minore, op. 102 (1887)
- Concerto per violino e orchestra in Re maggiore, op. 77 (1878)
- Concerti per pianoforte e orchestra:
- n.1 in re minore op. 15 (1856-1858)
- n.2 in Si bemolle maggiore op. 83 (1881)
- Trascrizione di 3 Danze ungheresi (1873)
Musica da camera senza pianoforte
- Sestetti per archi:
- n. 1 in Si bemolle maggiore op. 18 (1860)
- n. 2 in Sol maggiore op. 36 (1864-1865)
- Quintetti per archi
- n. 1 in Fa maggiore op. 88 (1882)
- n. 2 in Sol maggiore op. 111 (1890)
- Quintetto per clarinetto e archi in si minore op. 115 (1891)
- Quartetti per archi:
- n.1 in do minore op. 51,1 (1873)
- n.2 in la minore op. 51,2 (1873)
- n.3 in Si bemolle maggiore op. 67 (1875)
Musica da camera con pianoforte
- Quintetto per pianoforte e archi in fa minore op. 34 (1862-1864)
- Quartetti per pianoforte e archi:
- n. 1 in sol minore op. 25 (1861)
- n. 2 in La maggiore op. 26 (1861)
- n. 3 in do minore op. 60 (1873-1874)
- Trii per pianoforte e archi:
- n. 1 in Si maggiore op. 8 (1854, 2a versione 1889)
- n. 2 in Do maggiore op. 87 (1882)
- n. 3 in do minore op. 101 (1886)
- Trio per pianoforte, violino e corno in mi bemolle maggiore op. 40 (1865)
- Trio per pianoforte, clarinetto e violoncello in la minore op. 114 (1891)
- Sonate per pianoforte e violino:
- n. 1 in Sol maggiore op. 78 (1878-1879)
- n. 2 in La maggiore op. 100 (1886)
- n. 3 in re minore op. 108 (1886)
- Scherzo per pianoforte e violino (per la Sonata F.A.E., 1853)
- Sonate per pianoforte e violoncello:
- n.1 in mi minore op. 38 (1862-1865 movimento)
- n.2 in fa maggiore op. 99 (1886)
- 2 Sonate per pianoforte e clarinetto (o viola) in fa minore e in mi bemolle maggiore op.120 (1894)
Composizioni per pianoforte
Due pianoforti
- Sonata in fa minore op.34bis (1864)
- Variazioni su un tema di Haydn, op. 56b (1873)
Pianoforte a quattro mani
- Variazioni su un tema di Schumann op. 23 (1863)
- 16 Valzer op. 39 (1865)
- Danze ungheresi (1869 e 1880)
- Liebeslieder-Walzer per canto (ad libitum) e pianoforte a 4 mani op. 52a (1869)
- Trascrizioni da opere proprie o di altri autori
Pianoforte solo
- Sonate
- n. 1 in Do maggiore op. 1 (1852-1853)
- n. 2 in fa diesis minore op. 2 (1852)
- n. 3 in fa minore op. 5 (1853)
- Scherzo in mi bemolle minore, op. 4 (1851)
- Variazioni:
- 4 Ballate op. 10 (1854)
- Valzer op. 39 (1865)
- 8 pezzi op. 76 (1878)
- 2 rapsodie op. 79 (1879)
- 7 fantasia op. 116 (1892)
- 3 intermezzi op. 117 (1892)
- 6 pezzi op. 118 (1893)
- 4 pezzi op. 119 (1893)
- Trascrizioni, esercizi, cadenze
Composizioni per organo
- Fuga in la minore WoO 8 (1856)
- Preludio e fuga in la minore WoO 9 (1856)
- Preludio e fuga in sol minore WoO 10 (1857)
- Preludio corale e fuga su „O Traurigkeit, o Herzeleid“ WoO 7 (1858)
- 11 preludi corali op. post. 122 (1896)
Musica vocale
Composizioni corali con orchestra
- Ave Maria per coro femminile e orchestra o organo op. 12 (1858)
- Begräbnisgesang (Canto funebre) per coro e strumenti a fiato op. 13 (1858)
- Ein deutsches Requiem (Requiem tedesco) per soprano e baritono soli, coro e orchestra op. 45 (1868)
- Rinaldo, cantata per tenore, coro maschile e orchestra op. 50 (1863, 1868)
- Rapsodia per contralto solo, coro maschile e orchestra op. 53 (1869)
- Schicksalslied (Canto del destino) op. 54 (1871)
- Triumphlied (Canzone trionfale) op. 55 (18701871)
- Nänie (Nenia) op. 82 (1881)
- Gesang der Parzen (Canto delle parche) op. 89 (1882)
- 4 canti per coro femminile, 2 corni e arpa op. 17 (1860)
Composizioni a più voci con pianoforte o organo
Diverse composizioni tra cui:
- Liebeslieder-Walzer per canto (ad libitum) e pianoforte a 4 mani op. 52 (1869)
- Neue Liebeslieder-Walzer per canto e pianoforte a 4 mani op. 65 (1874)
- Zigeunerlieder (Canzoni zigane) per 4 voci e pianoforte op. 103 (1887-1888)
Cori a cappella
Diverse composizioni tra cui Mottetti e arrangiamenti di canzoni popolari
Duetti con pianoforte
24 composizioni divise in 6 numeri d'opus
Lieder
Circa 330 Lieder per canto e pianoforte tra cui:
- 15 Romanze dalla Magelone di Ludwig Tieck op. 33 (1861-1869)
- 2 canti per contralto, viola e pianoforte op. 91 (1864, 1884)
- Zigeunerlieder (Canzoni zigane) op. 107 (1886-1888)
- 5 Lieder per voce grave op. 105 (1886-1888)
- 4 ernste Gesänge (canti seriosi) per basso op. 121 (1896)
Curiosità
- A Brahms è stato intitolato il cratere Brahms, sulla superficie di Mercurio.
Bibliografia
- Margit L. McCorkle, Brahms Werkverzeichnis, München, Henle, 1984
- Christian M. Schmidt, Brahms, Torino, EDT, 1990
- Amedeo Poggi - Edgar Vallora, Brahms. Signori, il catalogo è questo, Torino, Einaudi, 1997
- Francesco Bussi, Tutti i Lieder di Johannes Brahms per voce e pianoforte, LIM Libreria Musicale Italiana, Lucca, 1999 (ristampa 2007), ISBN 88-7096-479-0
- Giorgio Pestelli, Canti del destino. Studi su Brahms, Einaudi, 2000
- Guido Salvetti, Le Sonate per pianoforte e violoncello di Johannes Brahms, Libreria Musicale Italiana, Lucca, 2005, ISBN 88-7096-413-2
- Umberto Berti - Domenico Mason, L'assoluto microcosmo. / L'op. 91 di Johannes Brahms, Zecchini Editore, Varese, 2007, ISBN 88-87203-57-1
Voci correlate
Altri progetti
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Johannes Brahms
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- Wikiquote contiene citazioni di o su Johannes Brahms
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Collegamenti esterni
- The Lied and Art Song Texts Page Testi originali dei Lieder di Brahms con traduzioni in varie lingue.
- Approfondimento
- Catalogo delle opere
- (FR) Biografia
- Biografia in italiano
- I rapporti tra Brahms e gli Schumann
- Johannes Brahms - MIDI files