Cucina zanzibari

tradizione culinaria dell'isola di Zanzibar

La cucina zanzibariana (o cucina zanzibari) è ricca di influenze eterogenee, riconducibili alle numerose culture che hanno caratterizzato la storia dell'isola. Combina sapori e tradizioni della cucina araba, portoghese, indiana, inglese e cinese.

Storia

I abitanti di Zanzibar provenivano dall'Africa ed erano soprattutto pescatori. La loro dieta era quindi basata soprattutto su prodotti del mare come tonno, sgombro, aragosta, polpo, calamaro e ostriche. Nel IX e X secolo giunsero a Zanzibar gli arabi e i persiani, che portarono una tradizione culinaria molto più sofisticata, e nuovi ingredienti (tra l'altro spezie, cocco, mango, agrumi, riso). Uno dei piatti tipici di Zanzibar, il riso pilaf speziato (con cocco, noci e spezie) è uno dei piatti in cui è più evidente il retaggio arabo.

A cavallo fra il XV e il XVI secolo i Portoghesi estesero rapidamente il proprio dominio sulle regioni costiere dell'Africa orientale, Zanzibar inclusa. L'influenza portoghese sulla cucina zanzibari è legata soprattutto all'introduzione di quelle che oggi sono le tre colture principali di Zanzibar: la manioca, il mais e l'ananas.

Nel 1651 i Portoghesi furono scacciati dagli arabi del sultanato di Oman. Sotto il governo degli omaniti furono introdotti numerosi tipi di spezie. Inoltre, si intensificarono notevolmente i rapporti con i mercanti indiani, che iniziarono a stabilirsi sull'isola e portarono la propria tradizione culinaria, con sapori come il chutney, il biriyani, il curry, le torte di pesce, il samboosa e via dicendo. Tutte queste ricette tradizionali indiane, in generale, furono modificate in funzione degli ingredienti localmente disponibili, dando origine a soluzioni originali che sono fra le più tipiche della cucina dell'isola.

Anche il commercio degli schiavi ha influito sulla cucina zanzibari. Molti degli odierni abitanti di Zanzibar sono discendenti di schiavi provenienti dall'entroterra africano, e hanno mantenuto alcune delle loro abitudini alimentari tradizionali. A questa cultura appartengono per esempio le patatine di manioca, fagiolini grigliati, patate dolci, pannocchie arrosto e ignami.

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