Sunnismo

la corrente maggioritaria dell'Islam

Sunnismo/Sunniti, orientamento nettamente maggioritario dell'Islam che prende il suo nome dal termine arabo "Sunna" (consuetudine), relativa al profeta dell'Islam Muhammad.

L'Islam nella sua prima fase era un religione abbastanza indifferenziata dal punto di vista teologico.

I primi a riflettere sulla questione del peccato e della qualifica di musulmano (muslim), di empio (fàsiq), di miscredente (kāfir) e di ipocrita (munāfiq) — chi si atteggia cioè per convenienza a musulmano non condividendone però nel profondo il portato — furono i Kharigiti, allontanatisi dal resto dei musulmani contendenti nella battaglia di Siffin che contrappose il quarto califfo ‘Alī ibn Abī Tālib al governatore di Siria Mu‘āwiya ibn Abī Sufyān.

Dopo i Kharigiti furono i sostenitori di ‘Alī (più tardi organizzati nello sciismo) a differenziarsi da un punto di vista teoretico e , dopo di loro, vennero i mu‘taziliti.

È in questo contesto, già ampiamente differenziato, che la maggioranza degli altri musulmani — che non erano kharigiti, sciiti e mu‘taziliti — vollero darsi un'identità religiosa precisa e caratterizzata e per essi il giurista e teologo Ahmad ibn Hanbal coniò l'espressione "Ahl al-sunna wa l-jamā‘a" (gente che segue la tradizione [del profeta Muhammad] e che vuole restare unita, evitando le scissioni dal corpo unico della umma).

Nel sunnismo (che progredì grazie agli scritti, tra gli altri, di al-Ash‘arī, dell'Imām al-Haramayn al-Juwaynī e di al-Baqillānī) si riconoscono le quattro scuole giuridiche (madhhab/madhàhib) del hanafismo, malikismo, sciafeismo e hanbalismo.

Al sunnismo si richiama all'incirca il 90% dell'intero mondo islamico.