Spoleto
Template:Comune Spoleto è un comune di 38.630 abitanti della provincia di Perugia.
Spoleto fa parte di:
- Comunità Montana dei Monti Martano e Serano
- Associazione Rete Italiana Città Sane - OMS
- Associazione Nazionale Città del Vino
- Città dell'Olio
Geografia fisica
Spoleto si trova all'estremità meridionale della Valle Umbra, una vasta pianura alluvionale generata in epoca preistorica dalla presenza di un vasto lago, il lacus Umber, prosciugato definitivamente nel Medioevo, dopo il suo impaludamento, con delle opere di bonifica.
La città si è sviluppata sul colle Sant'Elia, un basso promontorio collinare alle falde del Monteluco, e più in basso fino alle rive del torrente Tessino; ad est è contorniata dai monti che delimitano la Valnerina.
Clima
- Classificazione climatica: zona E, 2427 GR/G
Storia
Umbri e Colonia romana
Spoleto è un antichissimo centro abitato fin dalla preistoria. Le prime testimonianze indicano che Spoleto fu abitata almeno dal VII secolo a.C. dagli Umbri, come attestano antiche tombe risalenti all'età del ferro. Le mura poligonali del V-IV secolo a.C., dette mura ciclopiche, costituite da enormi massi di pietra calcarea in forma poligonale, dimostrano che si trattava di una città ben fortificata e munita, in posizione dominante sulla valle Umbra.
Diventata colonia romana nel 241 a.C., Spoleto (Spoletium) si fece ben presto fiorente e ricca di monumenti. Spoleto si mantenne sempre fedele a Roma, in special modo durante le guerre puniche, non soltanto respingendo Annibale dopo la sua vittoria al Trasimeno (217 a.C.), ma soprattutto nel periodo critico successivo a quel lungo conflitto.
Nel 43 a.C. vi sostò Ottaviano, prima della battaglia di Modena, officiando un sacrificio rituale presso uno dei templi della città.
Ducato di Spoleto
Agli inizi del V secolo si sa che risiedeva a Spoleto il senatore romano Giulio Naucellio.
Abbellita da Teodorico, che fra il 507 e il 511 pose mano al restauro della città e alla bonifica della valle in larga parte impaludata, e da Belisario (536), fu espugnata da Totila (545) e restaurata da Narsete che, dopo il 553, intraprese il ripristino delle mura.
Invasa l'Italia, i Longobardi scelsero Spoleto come capitale di uno dei più grandi Ducati, proiettando l'influenza politica della città su un vasto territorio dell'Italia centro-meridionale, fino al Ducato di Benevento. Caduti i Longobardi, il Ducato passò ai Franchi. Quando l'impero carolingio fu smembrato, i duchi di Spoleto, Guido III e suo figlio Lamberto, si spinsero alla conquista della corona imperiale (889).
Sotto lo Stato Pontificio
Nel 1155 Spoleto, "munitissima città, difesa da cento torri" fu, secondo la tradizione, distrutta da Federico Barbarossa e, se le varie dominazioni subite portarono morte e distruzione da un lato, dall'altro hanno arricchito Spoleto di monumenti insigni.
Contesa poi tra l'Impero e la Chiesa, fu a questa aggregata da Innocenzo III nel 1198 e, definitivamente, nel 1247. Funestata da conflitti tra Guelfi e Ghibellini, fu riappacificata dal cardinale Egidio Albornoz (egli, nel 1359, diede inizio ai lavori di costruzione della Rocca come sede dei governatori della città); fu assicurata alla Chiesa e fatta centro importante dello Stato Pontificio, che le mandò autorevoli governatori, tra cui anche Lucrezia Borgia (1499).
Dal Rinascimento in poi, Spoleto si trasformò progressivamente da centro prevalentemente strategico a centro culturale, con la fondazione dell'Accademia degli Ottusi (oggi Accademia Spoletina). Seguirono periodi di splendore e di decadenza.
Durante l'occupazione francese, Spoleto fu capoluogo prima del Dipartimento del Clitunno e poi di quello del Trasimeno, non tanto in omaggio al retaggio storico dell'antica Caput Umbriae quanto, più pragmaticamente, per la sua prossimità ai territori montani confinanti con il Regno di Napoli, e perciò esposti alla penetrazione del brigantaggio, che consentiva un più agevole controllo territoriale.
La Restaurazione (1814) la fece sede di una Delegazione pontificia sino a che, il 17 settembre 1860, le truppe del generale Filippo Brignone unirono Spoleto al nuovo Stato italiano.
Monumenti e luoghi d'interesse
Luoghi di culto
- Il Duomo, sorto nel 1067 sui resti di una chiesa del IX secolo.
- La chiesa di San Salvatore (IX secolo), tra le basiliche di origine carolingia meglio conservate in Italia.
- La chiesa di Sant'Eufemia (XII secolo), costruita nell'area di una Insula, di cui restano mosaici e mura (e che costituisce un raro caso italiano di chiesa romanica con i matronei).
- Il monastero di Sant'Agata e la chiesa di San Pietro.
- La chiesa di Sant'Ansano, del primo Medioevo, costruita sul sito del Tempio Romano dedicato a Giove, riconoscibile ancora nella cripta.
- Le chiese romaniche di San Gregorio Maggiore, San Domenico, San Ponziano, San Giuliano e San Paolo Inter Vineas.
- Il Complesso Monumentale del San Nicolò.
- La Chiesa della Manna d'Oro.
- La chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo: in questa piccola chiesa si trova il più antico affresco esistente al mondo che raffiguri l'uccisione di Thomas Becket, avvenuta nel 1170 nella cattedrale di Canterbury, per mano di quattro cavalieri inviati dal re d'Inghilterra Enrico II. Il singolare primato dell'affresco, opera di Antonio Sotio, è reso ancora più stupefacente dal fatto che il dipinto è di pochi anni successivo all'episodio raffigurato (la chiesa fu consacrata nel 1174): se si considera la distanza, enorme per quell'epoca, che separa Spoleto dall'Inghilterra, aver dipinto tale evento in un così breve intervallo di tempo può essere paragonato a una sorta di "cronaca in diretta" dell'avvenimento, davvero raro per quei tempi.
Monumenti civili
- La Rocca Albornoziana: uno dei monumenti simbolo della città. Sorge alla sommità del colle S.Elia da dove domina la valle umbra. Possiede due cortili interni e sei torri tra cui quella comunemente chiamata della spiritata e la Camera Pinta, affrescata con dipinti quattrocenteschi. La tradizione popolare racconta dell'esistenza di due cunicoli sotterranei che collegherebbero la Rocca con la parte bassa della città (in particolare con il Ponte Sanguinario, sotto l'odierna piazza Vittoria) e con il centro storico (all'altezza dell'Arco di Druso, di epoca romana): tali cunicoli, che sarebbero stati conosciuti anche da Lucrezia Borgia per ricevere i suoi amanti (ella fu governatrice di Spoleto nel 1499), non sono stati però ancora trovati.
- Il Ponte Sanguinario, ponte romano attualmente al di sotto del piano stradale, riscoperto solo nel XIX secolo. Si trova esattamente in corrispondenza dell'attuale centro viario di piazza della Vittoria ed è visitabile scendendo una rampa di scale che parte direttamente dalla piazza; lungo 24 m ed alto 9, risulta essere in ottimo stato di conservazione; è costituito da blocchi di travertino squadrati che compongono tre arcate, di cui una ancora interrata. Il ponte permetteva alla via Flaminia di oltrepassare il torrente Tessino; quando questo gradualmente cambiò sede, il ponte restò semplicemente un tratto della via e col tempo venne interrato. Il nome è probabile che derivi dall'antica e vicina porta Sandalapius, ma la tradizione popolare lo associa alla vicinanza dell'anfiteatro romano, dove avvennero molti martirî.
- L'Arco di Druso, arco romano che introduceva al foro (sito attuale di piazza del Mercato).
- Il Palazzo Spada, sede della Pinacoteca Comunale.
- Il Palazzo Racani Arroni, sede del Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo.
- Il Ponte delle Torri, monumento simbolo della città: è un acquedotto romano-longobardo secondo alcuni, tardo-medievale secondo altri, unico nella sua altezza di 82 m, che lo rende il ponte antico in muratura più alto d'Europa. Il monumento è interessato da un delicato intervento di monitoraggio dello stato tensionale delle murature. Esso viene considerato un'anomalia per l'epoca della sua costruzione: di fatto, raramente nella stessa epoca vennero costruite opere di uso civile di tale imponenza. L'opera viene celebrata da Goethe nel suo Italienische Reise.
- L'elegante casa romana di Vespasia Polla (madre dell'imperatore Vespasiano), con pavimenti e mosaici ancora intatti.
- La Torre dell'Olio, del XIII secolo, e la Porta Fuga: la Torre dell'Olio è così chiamata perché da essa, in difesa della città, si soleva gettare olio bollente sui nemici che assediavano la sottostante Porta Fuga (prima cinta muraria urbica); si narra che molti nemici, i più illustri Federico Barbarossa e Annibale, subirono ingenti perdite da questa strategia di difesa (da cui il nome "Fuga" della sottostante porta). Nel caso di Annibale però, si tratta probabilmente di un falso storico, in quanto la torre non è di epoca romana ma posteriore; non si esclude comunque che, in precedenza, sullo stesso luogo esistesse una costruzione analoga e con la stessa funzione.
- Il Palazzo Comunale, del '200.
- Diversi palazzi del XVIII secolo: Callicola (sede della Galleria Comunale di Arte Moderna, con opere di Calder, De Gregorio, Pomodoro ed altri), Campello e Ancaiani.
- Il Teatro Romano. In epoca medievale fu utilizzato come cava di pietre e molte di esse furono utlizzate per costruire la Rocca, il vicino Palazzo Ancaiani e la torre campanaria del Duomo; data l'origine romana del materiale, molti simboli pagani, come ad esempio i falli alati portafortuna, sono tutt'ora visibili sul campanile della Cattedrale.
- Il Teatro Caio Melisso, di origine seicentesca (una delle strutture teatrali più antiche d'Italia), abbandonato dopo l'inaugurazione del Nuovo e successivamente riabilitato.
- Il Teatro Nuovo, del 1885, progettato dall'architetto Ireneo Aleandri e voluto dalla borghesia cittadina per l'insufficiente capienza del già esistente Caio Melisso. Il 29 Giugno 2007, in occasione dell'avvio della cinquantesima edizione del Festival dei Due Mondi, il teatro è stato riaperto al pubblico dopo un restauro durato 3 anni.
- L'Auditorium della Stella.
- Il Laboratorio di Scienze della Terra.
- Il Museo Archeologico.
- Il Museo Diocesano.
- Il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto.
- La Piazza del Duomo e la relativa scalinata.
- La Piazza Del Mercato.
- le Vie di Fontesecca e dei Duchi dove sono ancora visibili (ed utilizzate) le antiche botteghe medioevali.
- Cinte murarie urbiche: Spoleto presenta due cinte murarie urbiche, la prima sorta in epoca romana e denominata mura ciclopiche e la seconda di epoca medievale ed ancora visibile. La prima, costituita da enormi blocchi di pietra squadrati, racchiudeva l'agglomerato urbano precedente allo sviluppo medievale e dunque era molto più contenuta nell'estensione. Un esteso tratto di questo primo impianto è ancora oggi visibile in via Leoncilli, dove è visibile pure il rudere di una torre appartenuta alla cinta. Altri tratti sono stati di recente riportati alla luce a seguito dei lavori di realizzazione del secondo stralcio del progetto di mobilità alterantiva; reastaurati, sono oggi visibile all'uscita del percorso meccanizzato nei pressi di piazza della libertà.
A seguito del grande sviluppo medievale della città e la formazione di borgate lungo le vie di accesso della città (Flaminia e Nursina) si realizzò la seconda ed ancora visibile cinta muraria urbica. Proprio da questa seconda opera civile si evince lo sviluppo prevalentemente medievale e la grandezza della città dell'antichità: la cinta muraria in questione è a tutti gli effetti un'anomalia urbanistica difficilmente riscontrabile in altri impianti della stessa epoca in quanto le mura presentano uno dei più lunghi tratti rettilinei costruiti in epoca medievale (il tratto misura più di 1 km, è collocato nella zona più bassa e pianeggiante della città ed oggi risulta correre parallelamente a via Martiri della Resistenza).
Durante il ventennio fascista alcuni tratti delle mura medievali furono demoliti per consentire la costruzione di altre opere. La realizzazione del terzo stralcio previsto dal progetto di mobilità alternativa ha consentito il recupero ed il restauro del tratto delle mura medievali più scosceso ed impervio e, per questo motivo, lasciato all'incuria per moltissimo tempo. - "Teodelapio" di Alexander Calder: a Spoleto è presente la prima scultura monumentale "stabile" realizzata al mondo: si tratta del Teodelapio dello scultore statunitense Alexander Calder; alta 18 metri, fu realizzata nel 1962 per la mostra "Sculture nella città", in occasione del Festival dei Due Mondi di quello stesso anno. Di fatto, le altre famose e grandiose sculture dello stesso autore (presente con le sue opere in città come Montreal, Chicago e Città del Messico) sono tutte successive. Il fatto che la scultura poggi direttamente sull'asfalto della piazza e che funga quasi da rotatoria atipica per i veicoli in partenza o diretti alla stazione ferroviaria, non è casuale: l'autore dell'opera, da sempre attratto ed affascinato dalla dinamicità, immaginò il Teodelapio immerso ed attraversato proprio dalla caoticità del traffico cittadino; in quest'ottica, tutta la piazza e tutti i veicoli che vi transitano partecipano alla dinamicità della scultura.
Luoghi naturali
- Il Bosco Sacro del Monteluco, con il convento francescano del XII secolo."Nihil jucundius vidi valle mea spoletana": è la famosa frase di san Francesco D'Assisi, in riferimento alla Valle Umbra. Una lapide posta al Belvedere del Monteluco, riporta tale massima.
- La passeggiata panoramica comunemente conosciuta come giro della Rocca e l'attiguo sentiero giro dei Condotti, dai quali si può ammirare sia la Valle Umbra che inusuali scorci di Spoleto.
- * Nel giugno del 1876, Giosuè Carducci fu inviato come ispettore al Liceo di Spoleto (la piazza su cui si trova il liceo porta oggi il suo nome) e volle visitare le Fonti del Clitunno, a mezz'ora di carrozza dalla città. Da tale visita fu ispirato per scrivere una delle più solenni e classiche fra le sue "Odi Barbare": "Alle Fonti del Clitunno".
- Altro illustre visitatore di Spoleto fu Johann Wolfgang von Goethe che, nel suo lungo viaggio lungo la penisola italiana, nel 1786, vi soggiornò, lasciando una pagina di estasiata ammirazione per l'ardita costruzione del Ponte delle Torri, nel suo celebre libro "Viaggio in Italia".
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

Cultura
A partire dal secondo dopoguerra, la città tende ad assumere un nuovo ruolo, una nuova identità, con una serie di proposte culturali di riconosciuto interesse e successo:
- il Centro italiano di Studi sull'Alto Medioevo 1951, promotore di convegni e di valide pubblicazioni conosciute in tutto il mondo;
- il Teatro Lirico Sperimentale 1947, trampolino di lancio per i giovani cantanti lirici.
Il comune fa parte dell'associazione degli Azzano d'Italia, undici fra comuni e frazioni che portano nel loro nome il termine Azzano e che hanno i cittadini che si chiamano azzanesi: Azzano d'Asti, Azzano Decimo, Azzano Mella, Azzano San Paolo, Castel d'Azzano e sei frazioni.
Eventi
- Il Festival dei Due Mondi (conosciuto anche come Spoleto Festival), fondato nel 1958 dal maestro compositore Gian Carlo Menotti, che con i suoi spettacoli di prosa, danza, concerti, mostre e film nell'ambito di Spoletocinema, rappresenta una delle più prestigiose e mondane manifestazioni di livello internazionale.
- Ogni anno, nel mese di agosto, si svolge "Spoleto Estate", rassegna di appuntamenti culturali, musicali e di spettacolo che vedono spesso protagonisti delle celebrità.
- Dal 1999 sono istituiti gli Eventi di fine anno: durante il periodo natalizio la città organizza iniziative culturali e per l'intrattenimento collettivo, specie in occasione del Capodanno.
- Dal 2004 si svolge nella città, nel mese di settembre, l'iniziativa Le Stelle Europee del Gusto.
- Dal 2005 è istituita l'iniziativa enogastronomica Vini Nel Mondo, una mostra dislocata negli interrati più antichi della città e che vede protagonisti i vini prodotti da più di 160 cantine provenienti dall'Italia e da tutto il mondo.
- Dal 2007 è istituita l'iniziativa enogastrononica Spoleto Tipica, mostra mercato dei prodotti tipici (promossa tra gli altri dalla Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano e dal Consorzio Bonificazione Umbra) che si svolge nei finesettimana compresi tra il 1 e 11 novembre; palazzi storici, vie cittadine ed i frantoi del comprensorio, accolgono visitatori con convegni e degustazioni. Prodotto tipico protagonista è l'olio extravergine di oliva della zona.
- Ogni anno, nel mese di agosto, si svolge nella vicina frazione di Bazzano il Mama Umbria International Festival, curato dalla coreografa statunitense Ellen Stewart.
- Dal 2003 Spoleto accoglie annualmente (nel mese di maggio) la Settimana Interazionale della Danza, trasferitasi da Perugia ed ancor prima da Rieti. La manifestazione ha lo scopo di ricercare e promuovere nuove giovani stelle nascenti della danza classica e moderna.
Personalità legate a Spoleto
- Caio Melisso, bibliotecario e commediografo
- Loreto Vittori, cantante e commediografo
- Adriano Belli, avvocato e musicologo
- Gian Carlo Menotti, artista, fondatore del Festival dei Due Mondi
- Antonello Palombi, tenore
- Walter Tobagi, giornalista
- Alberto Talegalli, attore
- Gianfrancesco Marignoli, commediografo e attore
- Pietro Biondi, doppiatore
- Cristian Panetto, sassofonista
- Roberto Brunamonti, ex-nazionale di pallacanestro
- Domenico Zampolini, ex-nazionale di pallacanestro
- Leoncillo Leonardi, scultore
- Marco Martani, sceneggiatore e regista
- Giancarlo De Carolis, senatore, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura dal 1981 al 1986
Geografia antropica
Frazioni
Acquaiura, Acquacastagna, Ancaiano, Azzano, Baiano, Bazzano Inferiore, Bazzano Superiore, Beroide, Camporoppolo, Campo Salese, Cerqueto, Cese, Collerisana, Collicelli, Cortaccione, Crocemaroggia, Eggi, Fogliano, Forca di Cerro, Madonna di Baiano, Maiano, Messenano, Milano, Montebiblico, Monteluco, Monte Martano (sorge sull'omonimo monte ed è sede di un castello), Morgnano, Morro, Ocenelli, Palazzaccio, Perchia, Petrognano, Pompagnano, Pontebari, Poreta, Protte, Rubbiano, San Brizio, San Giacomo, San Giovanni di Baiano, San Martino in Trignano, San Nicolò, San Silvestro, Santa Croce, Sant'Anastasio, Sant'Angelo in Mercole, San Gregorio di Ocenelli, San Venanzo, Santo Chiodo, Silvignano, Somma, Strettura, Terraia, Terzo la Pieve, Terzo San Severo, Testaccio, Uncinano, Valdarena, Valle San Martino, Vallocchia.
Economia
Dopo l'unificazione, divenuta Perugia capoluogo dell'Umbria, Spoleto perse progressivamente il ruolo di centro amministrativo. Ai gravi contraccolpi economici si pose a parziale rimedio nei primi anni del Novecento, con la costruzione di opifici in prossimità delle mura, con l'attivazione delle miniere di lignite nella vicina frazione di Morgnano e con la costruzione, nel 1909, del Cotonificio e di una industria chimica per la trattazione del fosforo.
Al fine di integrare, nel bacino di utenza spoletino, le popolazioni montane della Valnerina, a fine ottocento si iniziò la progettazione di una strada di collegamento adeguata tra Spoleto e Norcia; successivamente, si passò alla realizzazione di un collegamento ferroviario (la Ferrovia Spoleto Norcia), operativo dal 1926 al 1968, il cui tracciato è ancora oggi ritenuto un capolavoro di ingegneria civile.
Turismo, artigianato, industria ed agricoltura, affiancati dal commercio e dal terziario, sono le solide basi su cui poggia l'economia spoletina. L'artigianato vanta una solida tradizione di tessuti, ricami e sellerie; l'agricoltura, con la produzione di ottimo e rinomato olio extravergine di oliva, continua una tradizione antica di secoli; la piccola e media industria, con aziende che operano nel settore metalmeccanico, tessile e grafico, ben si affianca all'economia locale.
Ma la voce più rappresentativa del comparto economico spoletino è senz'altro quella del turismo. Spoleto è oggi uno dei principali centri turistici dell'Umbria, conosciuto a livello internazionale; i motivi che hanno determinato questo successo sono riconducibili al grande patrimonio storico, artistico, culturale e naturale che offrono la città ed il suo territorio.
Infrastrutture e trasporti
Mobilità alternativa
Nel 1996 è stato approvato il progetto di mobilità alternativa "Spoleto città aperta all'uomo", volto alla chiusura del centro storico al traffico automobilistico ed al completo utilizzo del suo potenziale turistico. Il primo progetto di rendere il centro storico di Spoleto privo di auto, e quindi di pedonalizzare il suo nucleo storico artistico, è dell'architetto Kenzo Tange e risale al 1987; prevedeva percorsi meccanizzati su tapis roulant direttamente in superficie. Successivamente, sono stati proposti nuovi progetti, fino a giungere a quello in fase esecutiva di ultimazione nel 2008, che comunque è stato notevolmente modificato da varianti in corso d'opera. Il progetto si articola in tre parcheggi posti in prossimità del centro storico, da dove poi partono tre percorsi meccanizzati sotterranei o superficiali (tapis roulant, scale mobili ed ascensori, il cosiddetto Sistema ettometrico) che trasportano residenti e turisti direttamente nel centro storico. Il progetto è stato pensato completamente privo di barriere architettoniche.
Dei tre stralci previsti, nell'anno 2008 solo il secondo risulta completamente realizzato e funzionante; gli altri due restano in fase esecutiva di realizzazione e del terzo se ne prevede l'apertura a fine 2008.
- Primo stralcio: Parcheggio "Posterna" - Piazza Campello
Il parcheggio, realizzato su una grande area (in precedenza mai sfruttata) all'interno del perimetro delle mura medioevali, è realizzato su più livelli ed ospita 700 posti auto; da questo parcheggio parte una galleria sotterranea in lieve pendenza che attraversa il centro storico in tutta la sua larghezza. I sistemi di trasporto meccanizzati installati al suo interno (tapis roulant), convogliano gli utenti in piattaforme di scambio, da cui poi si risale in superficie attraverso degli ascensori. Le uscite previste sono in piazza Pianciani, piazza del Mercato e piazza Campello.
- Secondo stralcio: Parcheggio "Spoletosfera" - Piazza della Libertà
Il parcheggio multipiano, aperto nel 2006 e reso completamente funzionante nel 2007, è stato realizzato sotto una zona adibita a verde cittadino, ospita 400 posti auto ed è collegato a piazza della Libertà attraverso un lungo percorso meccanizzato di tappeti mobili sotterranei.
- Terzo stralcio: Parcheggio "Via del tiro a segno" - Duomo - Rocca Albornoziana
Il parcheggio, realizzato a cielo aperto, è ubicato nella zona bassa della città, in prossimità della Basilica di San Salvatore, ed è destinato ad accogliere autobus e camper; verrà collegato a Piazza Duomo ed alla Rocca con un percorso meccanizzato realizzato in superficie, a ridosso del tratto più scosceso e, quindi, anche meno frequentato delle mura urbiche cittadine.
Amministrazione comunale
Sport
Ciclismo
- Il 25 maggio 1977 la 6^ tappa del Giro d'Italia 1977 si è conclusa con l'arrivo in salita a Monteluco di Spoleto, con la vittoria di Mario Beccia.
- Il 13 maggio 2004 la 5^ tappa del Giro d'Italia 2004 si è conclusa a Spoleto con la vittoria dell'australiano Robbie McEwen.
- Il 18 maggio 2007 Spoleto è stata di nuovo traguardo di tappa. La 6^ tappa del 90° Giro d'Italia con partenza da Tivoli e arrivo nel viale della Stazione, dopo 181 km, 3 GPM (Terminillo, 1.894 m - Forca Capistrello, 1.211 m - Forca di Cerro, 734 m) e circuito cittadino, ha visto la vittoria del colombiano Luis Felipe Laverde Jimenez. Il 19 maggio 2007 la 7^ tappa è ripartita da Spoleto (piazza Vittoria) con destinazione l'Autodromo Internazionale del Mugello.
- A Spoleto è attivo il Mountain Bike Club Spoleto, un'associazione sportiva amatoriale nata nel 1992 per iniziativa di un gruppo di appassionati di ciclismo fuoristrada. L'associazione partecipa anche a gare agonistiche: nel 2005 ha ottenuto due primi posti al campionato Nazionale CSI e tre piazzamenti nelle categorie Donne-M5, al Challenge umbro, e gestisce anche un campo-scuola per mountain bike.
Ginnastica
In questa disciplina sportiva è molto attiva a livello organizzativo, ma non solo, la Polisportiva Dilettantistica La Fenice. Dal 2003, ogni due anni viene disputato un torneo internazionale denominato International Spoleto Cup di ginnastica ritmica, che ha avuto fra le sue vincitrici ginnaste del calibro di Anna Bessonova 2003, Vera Sessina 2005 e Eugenia Kanaeva 2007.
Pallavolo
Il migliore risultato ottenuto dalla pallavolo maschile a Spoleto è stato il raggiungimento dei quarti di finale nel Campionato di Serie A 1991/'92. La squadra, allora denominata Olio Venturi fu eliminata nella gara decisiva dalla Sisley Treviso, che vinse per 3-2 in casa.
Baseball
L'Associazione Sportiva M.M. Marconi Baseball Softball ha militato nella serie C2 dal 1995 al 1999, mantenendo sempre una o due squadre giovanili, mentre la squadra di softball è salita in serie C1 dal 1996.
Dal 1998 la Società organizza ogni anno il Torneo Città di Spoleto, che si svolge nel primo fine settimana del mese di settembre.
Galleria fotografica
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Facciata del Duomo di Spoleto.
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Torre del Duomo di Spoleto -
Piazza duomo innevata.
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Il Ponte delle Torri (XIII-XIV sec.), alto 82 m e lungo 230 m.
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Il Ponte delle Torri.
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La Rocca Albornoziana (1359).
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La Rocca Albornoziana.
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Piazza della Libertà.
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Chiesa di San Pietro.
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Chiesa parrocchiale di San Nicolò.
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Chiesa di San Filippo.
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Veduta notturna dalla chiesa di San Giuliano (Monteluco) sulla Valle Umbra.
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Veduta notturna del versante sud (provenendo da Terni).
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Spoleto
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Spoleto
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Spoleto
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale degli operatori turistici pubblici e privati di Spoleto
- Proloco di Spoleto, con informazioni turistiche e notizie su cultura, manifestazioni ed eventi a Spoleto
- Arcidiocesi di Spoleto-Norcia
- Festival dei Due Mondi di Spoleto
- Spoletonline, sito di informazione locale
- Spoleto Sport, sito di informazione sportiva locale
- TuttOggi.Info, quotidiano online di Spoleto, Foligno, Terni, Valnerina e Umbria
- [http://www.spoletocity.com/ Spoleto City. Quotidiano on line di notizie e commenti. Aperto a tutti.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.