Palindromo
Il palindromo [dal greco πάλιν (indietro) e δρóμος (corsa) col significato "che corre all'indietro"] è una sequenza di caratteri che, letta a rovescio, rimane identica. Il concetto si riferisce principalmente a parole, frasi e numeri. Secondo una leggenda l'inventore e il primo virtuoso del genere sarebbe stato il poeta greco Sotade, vissuto ad Alessandria d'Egitto nel III secolo.
In enigmistica si tratta di uno schema costituito da un'unica parola o frase e viene sfruttato nei vari giochi con la peculiarità, nel caso degli enigmi in versi, di costituire l'unico esempio di gioco non in parti oltre all'indovinello. L'enigmistica distingue inoltre il concetto di palindromo da quello di bifronte: in quest'ultimo caso la lettura inversa produce ugualmente una parola di senso compiuto, ma diversa da quella originaria. Non sono enigmisticamente validi palindromi costituiti da un aggettivo o da un verbo coniugato, quando isolati.
Esempi
Parole
- ABBA(Gruppo musicale famoso)
- Acca
- Adda
- Aerea
- Ala
- Alla (preposizione articolata)
- Ama (voce del verbo amare)
- Anna
- Anilina
- Aoxomoxoa (titolo di un album dei Grateful Dead)
- Aveva (voce del verbo avere)
- Avallava (voce del verbo avallare)
- Ebbe (voce del verbo avere)
- Effe
- Elle
- Emme
- Enne
- Ere
- Ereggere
- Esse
- Erre
- Esose
- Ingegni
- Issi (voce del verbo issare)
- Kayak
- Motom ( marca di moto)
- Non
- Ogopogo (una sorta di mostro di Loch Ness canadese)
- Oidio (malattia delle piante)
- Onorarono (voce del verbo onorare)
- Oro
- Ossesso
- Osso
- Otto
- Pop
- Radar
- Saippuakivikauppias (in finlandese, "venditore di lisciva": è la parola palindroma (19 lettere) più lunga del mondo)
- Sixaxis
- Sugus (marca di caramelle)
- Umufumu (stregone africano)
- Yamamay (marca di vestiti)
Frasi
Ai fini del palindromo non si considerano spazi, accenti e segni di interpunzione. Esempi di frasi palindrome sono i seguenti.
- Accavalla denari, tirane dalla vacca (Primo Levi, Calore vorticoso)
- Adirati se non eri là, si credeva amassi l'orpello fine. Ivi divieni folle, prolissa. Ma a vederci salire non esitar, Ida. (Salvatore Spampinato)
- A dosi di soda
- Ah come libare sì miserabile Mocha? (Anacleto Bendazzi, a proposito di un caffè cattivo)
- Ai lati d'Italia
- Alla bisogna tango si balla
- Alle carte t'alleni nella tetra cella
- Allibì Sibilla
- All'Unione i due feudi, e noi nulla
- Ameni cinema
- Ameno fonema
- Amore Roma
- Andom a Modna (in lingua emiliano-romagnola, andiamo a Modena)
- Aneli mai a ballar, esser alla baia, Milena?
- Angela lava la legna
- Anita lava la tina
- Anna ama Otto e Otto ama Anna
- Annoda l'alluce e culla la donna
- Annoda la mala donna (Elmyr Lucreaux, Bondage)
- Arca sacra
- Ares, è sera!
- A Roma trasalì la sarta mora
- Arte tetra
- Assalir i mici mi rilassa
- À tema la nave solo s'è vana la mèta
- Attici di città
- A tirare era rita
- À tre bi Libertà
- A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.
- Avida di vita, desiai ogni amore vero, ma ingoiai sedativi, da diva
- Ebro è Otel, ma Amleto è orbe (Arrigo Boito)
- Ella va a valle (Fabrizio Ulivi)
- È cane tenace
- E' re di Roma e amo ridere (Fabrizio Ulivi)
- Ed Irene se ne ride
- E poi Martina lavava l'anitra miope (Marco Buratti)
- E io noemi, rime o noie?
- È fedel non lede fè / e Madonna annoda me (Arrigo Boito, dedica di accompagnamento al dono di un anello offerto ad Eleonora Duse)
- E la mafia sai fa male
- E la sete sale
- E le mie sei mele?
- E noi sull'illusione...
- En giro torte sol ciclos et rotor igne (in latino, iscrizione sul pavimento del battistero di San Giovanni a Firenze)
- E' presa la serpe
- Er botto d'ottobre
- Era donna, ama annodare
- E' sera, va' a Varese
- Etna gigante
- Figa, la gif! (figa in senso di bella)
- If I had a Hi-Fi (in inglese, "Se avessi un (impianto) Hi-Fi")
- In amor, io, diffido i Romani
- In girum imus nocte, ecce, et consumimur igni (in latino, "Andiamo in giro di notte, ecco, e siamo consumate dal fuoco") E' un indovinello.Chi siamo? Le Fiaccole!
- In Italia esso fece fosse ai Latini
- Io voglio re pepe per oìlgo, voi?
- I ceci
- I cigolii logici
- I nasi sani
- Isèr inerti aveva i treni resi.
- Iside ci dice di sì
- "Italia a sé fida i puri rami d'alloro, corolla di mari, rupi a difesa ai lati."
- I tipici bicipiti.
- I topi non avevano nipoti
- I treni inerti
- I tropici, mamma! Mi ci porti?
- o galli, il lago?
- Madam, I'm Adam (in inglese, l'ipotetica prima frase di un essere umano: "Signora, sono Adamo")
- Νίψον ανομήματα μη μόναν όψιν (famoso palindromo in lingua greca che significa "lava i (miei) peccati, non soltanto la faccia"; si tratta di un'iscrizione cristiana incisa sopra le fonti di diverse chiese tra cui la basilica di Hagia Sophia a Istanbul)
- Occorre portar aratro per Rocco
- "Ogni mare onorò Noè ramingo"
- O magre bidelle di bergamo
- O mordo tua nuora, o aro un autodromo
- Ora baro
- Ora diverrò Tal e la torre vi darò (Marco Buratti. Tal' fu un campione mondiale di scacchi famoso per il suo gioco imprevedibile)
- Osiride ci darà radice di riso
- Roma tibi subito motibus ibit amor (in latino)
- Sator arepo tenet opera rotas (il famoso quadrato del Sator)
- Soli silos
- Uomo o acacia (miel)? Ah! Ha lei mai cacao o mou? (Fabrizio Ulivi)
- A man, a plan, a canal: Panama
- E vivi solo, sai, vero? Ma odi dame radiative? Odi legami di veleno, boia? Ugo vien a mirare seno e reni ... colei: "Cadra' Ugo?" Guarda, cielo cinereo, ne' sera rimane ... Ivo, guaio! Bone le vidi, ma gelido evitai dare madido amor, e via! Solo, si vive.
- E lo sopporti pure martiri papaia papiri tram e rupi troppo sole. (Lorenzo Sebastiani)
- Ai re lava valeria
- Etna Gigante
Nomi
Cognomi
- Asor Rosa
- Revil Oliver
- Elisa Basile
Curiosità
- Georges Perec ha scritto un racconto palindromo di ben 5000 lettere, dal titolo 9691.
- Giuseppe Varaldo ha scritto una telecronaca immaginaria palindroma in italiano intitolata 11 luglio 1982 (quando l'Italia vinse il suo terzo titolo mondiale di calcio in Spagna).
- WayBackMachine, il robot che cerca i siti una volta presenti in Internet, ne menziona uno con indirizzo palindromo: http://www.cs.rdg.ac.uk/archive/palindrome//emordnilap/evihcra/ku.ca.gdr.sc.www//:ptth/
- Uno dei più recenti autori di palindromi è Marco Buratti, autore del libro E poi Martina lavava l'anitra miope.
- A detta dell'enigmista Stefano Bartezzaghi[1] si potrebbe denominare aibofobia un'immaginaria paura dei palindromi. Il prefisso aibo- non ha alcun significato, e la sua funzione, combinato al suffissoide -fobia, è solo quella di rendere palindroma la parola stessa, in modo da poterla leggere indifferentemente dalla prima all'ultima lettera e viceversa. Questa fobia è dunque una patologia del tutto inesistente. Mentre è ovvio che nessuno ha paura dei palindromi e che quindi l'aibofobia è una patologia inesistente, essendo la parola essa stessa un palindromo, il termine acquista un significato reale in quanto autoreferenziale. Altro esempio, molto simile, è la parola ainamania.