Identità digitale

insieme delle risorse digitali associate in maniera univoca ad una persona fisica che la identifica
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L'identità digitale è l'insieme delle informazioni e delle risorse concesse da un sistema informatico ad un particolare utilizzatore del suddetto.

Caratteristiche dell’identita’ digitale

La rappresentazione dell’identità digitale deve essere tanto più completa quanto è complessa la transazione in cui è coinvolta. Infatti il grado di affidabilità e le quantità di informazioni richiesti possono variare in modo molto significativo a seconda del tipo di transazione.

Un’identità digitale è articolata in due parti:

  • Chi uno è (identità)
  • Le credenziali che ognuno possiede (gli attributi di tale identità)

Le credenziali possono essere numericamente e qualitativamente molto variegate e hanno differenti utilizzi. L’identità digitale completa è abbastanza complessa e ha implicazioni sia legali che tecniche. Comunque, l’identità digitale più semplice consiste in un ID (o username) e una parola di identificazione segreta(o password), . In questo caso lo username è l’identità, mentre la password è chiamata credenziale di autenticazione. Ma l’ identità digitale può essere complessa come una vera e propria identità umana

Autenticazione

Nelle transazioni quando viene provato che l’identità digitale presentata sia effettivamente quella di chi o di cosa dice di essere, si parla di processo di autenticazione.

L’ autenticazione ad un solo fattore (quella con username e password vista prima) non è molto sicura perché la password potrebbe essere indovinata da qualcuno che non è il vero utente. Quella multi-fattore può essere più sicura, ad esempio quella con una chiave fisica di sicurezza, o tessera magnetica, smart card ("qualcosa che possiedi") e una password, ("qualcosa che sai"). Se si aggiungono informazioni biometriche (iride, impronta digitale, impronta vocale, riconoscimento del volto, ecc..) abbiamo anche fattori di autenticazione. che rispondono a "qualcosa che sei". Queste informazioni sono di norma protette da un sistema di autenticazione.

La Carta d'identità elettronica e la Carta nazionale dei servizi sono l'unico strumento di autenticazione previsto dal Codice dell'Amministrazione Digitale per l'accesso ai servizi web erogati dalle Pubbliche Amministrazioni. In via transitoria, fino al 31/12/2007, sono ammesse anche altre modalità, meno sicure, come quelle basate sulla coppia nome utente e password.

Autorizzazione/controllo di accesso

E’ il livello successivo dopo che le identità digitali sono state autenticate. Spesso la concessione dell’autorizzazione coinvolge l’utilizzo dell’intera identità digitale in una transazione, come ad esempio il logon di un utente ad un sito. In altri casi il controllo di accesso può abilitare o restringere l’accesso ad informazioni private o consentire l’accesso a servizi o prodotti a pagamento.

Riservatezza(o “confidenzialità”)

E’ la capacità del sistema di impedire che una terza parte intercetti e sfrutti dati che si stanno ricevendo o trasmettendo(n° carta di credito, conto corrente, ecc). Questo livello di sicurezza è raggiungibile con la crittografia, ma è l’identità digitale che ha in sé le credenziali necessarie per fare ciò.

Integrita’ dei dati

Per essere sicuri che nessuno intercetti i dati che si stanno scambiando, può essere importante sapere che nessuno li ha alterati durante la trasmissione. Cioè essere sicuri che il documento che si riceve è lo stesso del documento inoltrato dall'altra identità digitale e non è stato alterato o danneggiato. Questo è realizzato con la firma digitale e speciali tecniche di crittografia a chiave pubblica e privata. La tecnologia che permette l’utilizzo di tale crittografia e del certificato digitale , emessi da una autorità di certificazione riconosciuta secondo standard internazionali, è conosciuta come public key infrastructure (PKI).

Prova della fonte

Se le identità digitali possiedono le credenziali della firma digitale, è possibile effettuare specifiche transazioni in cui i dati inviati con la firma digitale sono codificati in un modo che dimostra che i dati sono effettivamente stati inviati. La prova della fonte è strettamente correlata all’integrità dei dati sopra illustrata e anch’essa utilizza le tecniche di crittografia di PKI, ma per uno scopo differente. Dimostra che una specifica identità digitale ha firmato e trasmesso specifici dati.

Non-ripudio

Sempre grazie alla PKI è possibile fornire la prova incontestabile di una avvenuta spedizione o di una avvenuta ricezione di dati in rete. Assume due modalità:

  • Non ripudio della sorgente : prova chi è il mittente dei dati in una transazione.
  • Non ripudio della destinazione : prova che i dati sono arrivati ad uno specifico destinatario.

Generalmente il servizio di non ripudio è richiesto in quelle transazioni in cui bisogna avere garanzie di avvenuta spedizione/ricezione di flussi telematici.

Reputazione

Poiché le tecniche della firma digitale permettono che identità digitali effettuino transazioni in cui entrambe le identità sono attendibilmente conosciute e possono trasportare dati che non possono essere alterati, senza che ciò sia palesato, diventa possibile per un'identità digitale costruirsi progressivamente una reputazione dalle relative interazioni con altre identità digitali. Ciò permette che interazioni molto complesse fra le identità digitali possano diventare l’imitazione di ogni transazione che, come esseri umani, abbiamo individualmente o in gruppo.


Il futuro

Il concetto dell'identità digitale si evolverà per includere la possibilità di esprimere tutte le varie interazioni umane in cui venga coinvolta l’ identità personale. Tale evoluzione sarà guidata da fattori economici, politici e sociali . L'identità digitale fornirà nuovi strumenti, ma non cambierà gli aspetti fondamentali di ciò che è l'identità. Piuttosto l'identità digitale restituirà la facilità di uso e l’attendibilità delle transazioni basate sull’identità che esistevano quando le interazioni erano faccia a faccia con persone che già si conoscevano (o entrambi erano conosciute da terzi) e nel contempo tutelerà la sicurezza e la responsabilità nelle transazioni.

Collegamenti esterni

  • [1] Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA)
  • [2] Decreto legislativo 5 marzo 2005, n. 82 Codice dell'Amministrazione Digitale su Interlex.it


Voci correlate