Palazzo Wilson Gattai
Palazzo Wilson Gattai si trova in piazza d'Azeglio 28 a Firenze.
La zona risale tutta all'Ottocento quando venne costruita la piazza all'inglese dedicata al generale Massimo D'Azeglio (un tempo dotata di cancellata con le chiavi in possesso dei soli residenti come nelle piazzette di Londra).
Gli edifici che vi si affacciano dovevano seguire i criteri di decoro e simmetria imposti dal piano regolatore di Giuseppe Poggi.
Verso il 1870 l'artista inglese Federigo Wilson disegnò il proprio palazzo sul lato sud della piazza e ne faceva iniziare l'edificazione. Già nel 1877 però egli lo metteva in vendita per ragioni economiche e l'edificio passò così al signor Giovanni Puccini e nel 1892 a Gaetano Gattai, fratello di Leopoldo che in quelli stessi anni acquistò Palazzo Grifoni in piazza Santissima Annunziata.
Esternamente il palazzo si presenta come caratterizzato in facciata da un pian terreno a bugnato, mentre al primo piano si trovano finestre centinate in stile neo-rinascimentale, con un grande balcone che domina la piazza; l'ultimo piano presenta una loggia coperta con colonne in pietra serena. La loggia risale al figlio di Gaetano, Eugenio Gattai, di professione architetto, che progettò anche la notevole scala elicoidale che dall'atrio porta al primo piano. La solennità dell'atrio, con colonne in marmo screziato che sorreggono una serliana, è così ingentilita dall'ardita curvatura delle scale, che disegnano un'elegante riconducibile alle novità del Liberty. Lo stesso architetto-proprietario progettò anche una sistemazione del piano terra, già usato come scuderia, disegnò il piccolo cortile (dove una terracotta con un gatto a rilievo richiama il cognome Gattai) e il giardino sul retro, oltre ad alcuni pavimenti e vetrate che ancora oggi esistono.
Il giardino in particolare è dominato da una grande pianta di cedro, attorno alla quale sono disposte due aiuole geometriche all'italiana, con azalee ed altre piante da fiore. Sull parete di fondo una fontana-ninfeo con una statua di Cerere decora il muro di cinta, oltre il quale si ammira una bella veduta della cupola verde-rame della Sinagoga di Firenze.
Nel Novecento vennero apportati alcuni cambiamenti per permettere l'abitabilità del palzzo a più famiglie creando divesri appartamenti. Il piano nobile, con alcune sale decorate da affreschi, è rimasto invece intatto ed è ancora abitato dai discendenti Gattai.
Altre immagini
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L'atrio con la scalinata
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La curva della scala
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Soffitto dipinto dell'atrio
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Il giardino
Bibliografia
- Toscana Esclusiva XII edizione, Associazione Dimore Storiche Italiane 2007.
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