Evento di Tunguska

esplosione aerea di un meteorite in Siberia (1908)
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Alberi abbattuti a Tunguska

Tunguska (in russo Тунгуска) è una località della Siberia nota per essere stata il luogo dell'impatto di un meteorite avvenuto nel 1908.[1][2][3] Prende il nome dal fiume Podkamennaja Tunguska (Tunguska Pietrosa), che scorre nel distretto di Evenkia nella grande regione di Kraj di Krasnojarsk della Siberia centrale.

L'avvenimento

Alle ore 7:14 (ora locale) del 30 giugno 1908 un evento catastrofico ebbe luogo nelle vicinanze del fiume Podkamennaja Tunguska, abbattendo 60 milioni di alberi su 2150 chilometri quadrati.

Il rumore dell'esplosione fu udito a 1000 chilometri di distanza. A 500 chilometri alcuni testimoni affermarono di avere udito un sordo scoppio e avere visto sollevarsi una nube di fumo all'orizzonte. L'onda d'urto fece quasi deragliare alcuni convogli della Ferrovia Transiberiana a 600 km dal punto di impatto. Si ritiene in base ai dati raccolti che la potenza dell'esplosione sia stata compresa tra 10 e 15 megatoni (40-60 petajoule).

L'ipotesi più accreditata come causa del fenomeno è l'esplosione di un asteroide sassoso di circa 30 metri di diametro che si muoveva ad una velocità di almeno 15 chilometri al secondo. La deflagrazione del corpo celeste sarebbe avvenuta ad una altezza di 8 chilometri. La resistenza offerta dall'atmosfera può aver frantumato l'asteroide la cui energia cinetica è stata convertita in energia termica. La conseguente vaporizzazione dell'oggetto roccioso ha causato un'immane onda d'urto che ha colpito il suolo.

Grazie ad una simulazione, alcuni scienziati della NASA e dell'Università del Wisconsin, Christopher Chyba e Kevin Zahnle con Paul J. Thomas, escludono che l'asteroide fosse di natura ferrosa o carbonacea. Nel primo caso, il corpo celeste avrebbe raggiunto il suolo senza frantumarsi, nel secondo caso, la deflagrazione sarebbe avvenuta troppo in alto nell'atmosfera per devastare una zona così ampia di taiga. Per ragioni analoghe e per considerazioni sulla densità, i tre studiosi ritengono improbabile che l'evento di Tunguska sia stato generato da una cometa.

Le indagini

 
Il luogo dell'impatto

La spedizione di Kulik

Il mineralologo russo Leonid Kulik credette di identificare il luogo dell'impatto in una foresta abbattuta presso il bacino del fiume Podkamennaja Tunguska alle coordinate 60° 53' 40" di latitudine Nord e 101° 53' 40" di longitudine est.

Tra il 1927 e il 1939 Kulik organizzò 4 spedizioni, ma non fu mai trovato il cratere o altre evidenze dell'impatto.

Per iniziativa di Kulik, e sotto la sua direzione, fu realizzata nel 1938, la prima ripresa aerofotografica della zona colpita dalla catastrofe.[4]

Critiche a Kulik

Le stesse foto della foresta abbattuta, fatte da Kulik nel 1927 e 1928, non sono prove convincenti: vi si vedono tronchi abbattuti in perfetto stato di conservazione dopo 20 anni dall'evento, mentre gli unici alberi ancora in vita sono giovani alberelli che possono avere al massimo pochi anni di vita, l'aspetto è quello di una normale foresta appena abbattuta dai boscaioli. La foresta fotografata da Kulik probabilmente fu abbattuta dagli abitanti del luogo, gli evenki, per fare il pascolo per le renne, costruire le loro caratteristiche capanne coniche fatte di tronchi e procurarsi legna da ardere.

Tra le altre evidenze: i crateri si dimostrarono essere una formazione naturale del luogo dovuta al disgelo, e un grosso masso identificato con il meteorite fu riconosciuto come un masso morenico. Kulik e i suoi collaboratori comunque si impuntarono nell'affermazione di aver trovato il luogo esatto per non mettere a rischio la loro reputazione di scienziati.

Nonostante la mancanza assoluta di prove oggettive che identificano quel luogo come l'origine dell'evento del 1908, sono state organizzate numerose spedizioni scientifiche dal 1950 fino ai nostri giorni. Mediante sofisticate analisi chimiche è stata rilevata la presenza di polveri con elementi rari come Nichel ed Iridio che peraltro si possono ritrovare in natura, specie in zone vulcaniche e in formazioni geologiche antiche come in quel luogo. Ancora oggi si possono osservare in quella foresta vecchi tronchi d'albero abbattuti e sradicati, che peraltro sono presenti comunemente in qualsiasi foresta naturale non frequentata dall'uomo, altre particolarità che potrebbero far pensare alla catastrofe non si notano.

Università di Bologna

A partire dal 1991 il dipartimento di fisica dell'Università di Bologna ha intrapreso una serie di spedizioni in Siberia allo scopo di studiare in loco l' evento e raccogliere campioni da analizzare in laboratorio.

Le ricerche, tuttora in corso, hanno permesso di ricostruire una mappa più dettagliata [5] sull'orientamento centrifugo degli alberi abbattuti ed il riconoscimento di anomalie negli anelli di crescita degli alberi in corrispondenza dell'anno 1908.

Le ricerche indicherebbero come localizzazione del cratere d'impatto del meteorite il lago Cheko, situato a circa 8 km a nord-ovest dall'epicentro stimato dell'esplosione.[6] La morfologia del lago, la struttura dei sedimenti suggeriscono che questo lago sia il sito d'impatto di un meteorite. Il fatto che testimoni oculari dell’evento ricordino il fiume[7] Cheko, ma nessuno nomini il lago Cheko, confermerebbe l’ipotesi che il lago si sia formato in seguito all’evento di Tunguska[8].

Influenza culturale

L'evento di Tunguska ha alimentato una ricca letteratura pseudoscientifica viva ancor oggi: attorno alle cause sono stata avanzate numerose ipotesi implicanti UFO, l'antimateria, i buchi neri o altri fenomeni mai dimostrati.

Nei media

La vicenda ha ispirato numerose opere di diversi media:

Fonti e riferimenti

Bibliografia

  • Andrei E. Zlobin Quasi Three-dimensional Modeling of Tunguska Comet Impact (1908) (2007) paper in 2007 Planetary Defense Conference
  • Surendra Verma, Il mistero di Tunguska: 1908 : la devastante esplosione che sconvolse la Siberia, Milano, A. Mondadori, 2006.

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