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Veduta di Uzzano Castello.

Uzzano è un comune di 5.299 abitanti[1], che sorge in Valdinievole, alle porte di Pescia, in provincia di Pistoia.

Storia

La sua origine risale al periodo longobardo, anche se il nome fa pensare ad un precedente insediamento romano (il nome deriverebbe da Audianus, ossia di Audio, in riferimento ad un praedium, appezzamento terriero affidato a un militare in congedo).

I primi documenti riguardanti Uzzano si attestano intorno all'anno 1000, quand'era possedimento di una nobile famiglia lucchese di stirpe longobarba, i signori di Uzzano, Montichiari e Vivinaia (quest'ultime due erano località dell'odierno territorio di Montecarlo, provincia di Lucca). Nel 1202 il centro ottenne l'autonomia comunale, rimanendo tuttavia alle dipendenze della città di Lucca.

Nel XIV secolo, Uzzano, assieme agli altri comuni della Valdinievole, passò sotto il dominio di Firenze, di cui seguì le sorti sino all'unità d'Italia, quando Uzzano e la Valdinievole tornarono sotto la giurisdizione di Lucca, nuova provincia dello stato italiano.

Nel 1928, dopo che l'anno precedente era stata creata la provincia di Pistoia, i comuni della Valdinievole entrarono a far parte della nuova provincia, alla quale sono tuttora pertinenti. Nel 1963, Uzzano perse la parte meridionale del suo territorio, che andò a costituire il comune di Chiesina Uzzanese.

Testimonianze culturali e artistiche

Pur essendo un piccolo comune, Uzzano possiede numerose testimonianze artistiche, segno della sua lunga storia, la maggior parte delle quali è raccolta nel castello.

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Arcipretura dei Santi Jacopo e Martino

L'antica chiesa dei Santi Jacopo e Martino (XII-XIII secolo) custodisce varie tele di autori locali, un'acquasantiera romanica, un fonte battesimale marmoreo con coperchio ligneo (XVI secolo), una statua rinascimentale raffigurante Sant'Antonio Abate e attribuita a Giovanni Della Robbia, un pulpito ligneo cinquecentesco di scuola ammannatesca. Raccoglie inoltre un ciclo d'affreschi di scuola fiorentina e un affresco quattrocentesco attribuito a Neri di Bicci.

Il palazzo del Capitano (XIII-XIV secolo), antica sede del Comune, ospita oggi l'archivio storico comunale, che raccoglie documenti a partire dalla fine del XIII secolo. Nella sala principale si trova un affresco quattrocentesco raffigurante la "Madonna in trono con Bambino e i Santi Jacopo e Martino", patroni della comunità.

Sono presenti inoltre due oratori seicenteschi dedicati alla Madonna del Canale e a Sant'Antonio da Padova, quest'ultimo in origine cappella del convento francescano femminile dei Santi Francesco ed Elisabetta, soppresso alla fine del Settecento dal granduca Pietro Leopoldo di Lorena. Nel territorio comunale si trova inoltre il cinquecentesco convento dei frati cappuccini del Torricchio.

Nella zona ovest di Uzzano, al confine con il comune di Pescia, anticamente indicata con il toponimo di Campugliano (probabilmente "campo olivato": ancora oggi la fascia collinare soprastante è ricoperta di olivi), sant'Allucio (Allucio di Omodeo), un santo locale le cui spoglie sono venerate nella cattedrale di Pescia, fondò uno xenodochio per l'accoglienza ai viandanti della vicina strada tra Firenze e Lucca, l'antica via Cassia-Clodia o "via Cassia minor". Dalla vicina chiesa, ugualmente fondata dal santo, l'istituto prese il nome di "Spedale dei Santi Luca ed Ercolano ". Della chiesa e dell'ospizio di Campugliano, peraltro già ridotti a casa colonica con annessi agricoli al momento della loro soppressione (1791), oggi rimangono solo pochi ruderi; nel 1944, infatti, un massiccio bombardamento della contraerea tedesca rase al suolo l'intero complesso.

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La città di Pescia vista da Uzzano Castello.

Nei secoli, a seguito dello sviluppo della vicina Pescia, il percorso viario venne spostato verso nord e sorsero nuovi insediamenti, tra cui quello di Botteghino. Al centro della borgata, è il settecentesco oratorio di Santa Maria dei Dolori, di proprietà della famiglia Bonazzi. All'interno dell'edificio, è sepolto il pittore pesciatino Innocenzo Ansaldi. In direzione di Pescia, si trova infine l'oratorio di Sant'Erasmo, edificato nel 1661 dalla nobile famiglia degli Orlandi.

Vale la pena di ricordare la chiesa dei Santi Bartolomeo e Silvestro in frazione La Costa In questa zona furono costruite ville gentilizie campagna, ad opera delle famiglie nobili di Pescia, che cercavano un buen retiro per il periodo estivo. Tra queste si ricordano:

  • Villa del Vescovo, residenza estiva del vescovo di Pescia Donato Maria Arcangioli, edificata nel 1761.
  • Villa Il Riposo settecentesca, edificata dalla nobile famiglia Forti, a cui appartenne il giureconsulto Francesco Forti, sepolto nella cappella. La villa passò quindi alla famiglia Gambarini, infine ai Marini.
  • Villa Falconcini, costruita nel '700 dal proposto di Pescia Benedetto Falconcini.
  • Villa Di Grazia-Gambarini, ottocentesca.
  • Villa Magnani-Benedetti.
  • Villa del Castellaccio, già di proprietà della famiglia uzzanese dei Toldi, poi dei conti Orsi-Bertolini e, dal 1926, della famiglia Anzilotti; nell'estate del 1895 vi venne ospitato Giacomo Puccini, che vi scrisse il secondo e il terzo atto de La bohème.


«Uzzano dalle belle campane, omini becchi e donne ruffiane»

Amministrazione

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Sindaci

I sindaci che si sono succeduti alla guida del comune di Uzzano dalla Liberazione ad oggi:

  • Leone Mazzanti (PSIUP) 1944, espressione delle forze politiche del CLN.

Italo Antonucci 1944 - 1945, commissario prefettizio.

Leo Cirla, Roberto Liberti, Piero Incerpi, Alessandro Correale 1945, commissari prefettizi.

Vindice Satta 1945 - 1946, commissario prefettizio. (il commissariamento durò a lungo a causa delle liti, poi sfociate nella separazione, tra la parte alta di Uzzano e Chiesina)

  • Gino Rafanelli (PSIUP poi PSDI) 1946 - 1951, sostenuto da PSIUP, PCI, Pd'AZ.
  • Duilio Sorini (PCI) 1951 - 1961, sostenuto da PCI, PSI.
  • Gino Lorenzi (PSI) 1961 - 1965, sostenuto da PSI, PCI. (questo sindaco, chiesinese, completò il suo mandato nonostante fosse avvenuta la separazione da Chiesina, nel '63)
  • Luigi Capecchi (DC) 1965 - 1970, sostenuto da DC, PSDI.
  • Giuseppe Parissi (DC) 1970 - 1975, sostenuto da DC, PSDI.
  • Rolando Papini (PCI) 1975 - 1984, sostenuto da PCI, PSI.

Gerolamo Bonfissuto 1984 - 1985, commissario prefettizio (il comune fu commissariato a seguito dello scioglimento anticipato della giunta precedente, coinvolta in guai giudiziari)

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[2]

Personaggi illustri

Note

  1. ^ Bilancio demografico anno 2007, dati ISTAT
  2. ^ Dati tratti da:

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