Ghost in the Shell: Stand Alone Complex - 2nd GIG

è il nome con cui è conosciuta la seconda stagione dell'anime Ghost in the Shell: Stand Alone Complex (conosciuto anche come GitS: SAC), basata sul manga di Masamune Shirow. Il regista, Kenji Kamiyama, è lo stesso della prima serie.

Ghost in the Shell: Stand Alone Complex - 2nd GIG
攻殻機動隊 S.A.C. 2nd GIG,
(Kōkaku Kidōtai Stand Alone Complex - 2nd GIG)
Generefantascienza, poliziesco
Serie TV anime
RegiaKenji Kamiyama
SoggettoMamoru Oshii
Char. designMakoto Shimomura charachter design originale, Takayuki Goto, Tetsuya Nishio
Mecha designKenzi Teraoka, Shinobu Tsuneki
MusicheYoko Kanno
StudioProduction I.G
Episodi26 (completa)
Durata ep.24
Preceduto daGhost in the Shell: Stand Alone Complex
Seguito daGhost in the Shell: Stand Alone Complex - Solid State Society

Come la serie precedente, 2nd GIG si colloca su una continuity differente dal manga e dai lungometraggi d'animazione diretti da Mamoru Oshii, che è anche capo soggettista per questa serie.

L'anime è stato pubblicato in Italia in DVD da Panini Video nel 2007.

Trama

La sezione 9 ricomincia la propria lotta ai complotti dopo essere stata ricostituita (era stata sciolta al termine della precedente serie). Gli episodi della seconda serie mantengono gli aspetti che contraddistinguevano la prima serie Stand Alone Complex. Intrecci diplomatici, azione, riflessioni di natura filosofica, sociale e politica, il tutto attorno a un nuovo caso principale: se nella prima serie lo era stato l'Uomo che ride ora a farla da padrone è l'indagine sugli Undici individuali e sulle loro gesta apparentemente prive di senso.

 
Motoko Kusanagi in S.A.C. 2nd GIG.

Tutta la serie è incentrata sulla questione dei profughi delle precedenti due guerre mondiali (la terza e la quarta), che si sono ghettizzati all'interno di un'isola artificiale (Dejima), creando le premesse di quella che si sospetta possa essere un'insurrezione per la conquista della propria indipendenza dal Giappone. Il loro comandante militare e spirituale è Kuze Hideo, un cyborg con un corpo artificiale ad elevate prestazioni, molto simile a quello del maggiore Motoko Kusanagi. Si scopre che i due in realtà si sono conosciuti molto piccoli e che la presenza del maggiore abbia aiutato Kuze a scegliere di sostituire il proprio corpo con uno artificiale (a causa di una quasi totale paralisi del corpo che gli permetteva di muovere solo una mano, con cui faceva origami di gru). Tutta la vicenda dei profughi è magistralmente architettata dal capo del Servizio Informazioni, Kazundo Gōda, per creare una sorta di complotto a livello internazionale (che vede coinvolto anche l'Impero americano) finalizzato alla militarizzazione dello stato e ad assumerne il controllo.

Lista Episodi

File:Tachikoma 2nd GIG plastic assembly toy model up front left.jpg
Modello in plastica di un Tachikoma, qui provvisto del nuovo design esibito in S.A.C. 2nd GIG.
  • 1. Riattivazione
  • 2. Io che mangio a sazietà
  • 3. Sabato notte e domenica mattina
  • 4. Nemico naturale
  • 5. Individui con un movente
  • 6. Fonte di calore latente
  • 7. Folli ideologie indagini su un paese perduto
  • 8. Cena vegetariana
  • 9. Una speranza chiamata disperazione
  • 10. Un uomo che può impazzire
  • 11. Labirinto d'erba
  • 12. Per gli uomini che non hanno nemmeno un nome
  • 13. Volto
  • 14. Sta’ attento all'occhio sinistro
  • 15. Il pomeriggio delle macchine
  • 16. La storia di un uomo
  • 17. Il rapporto tra madre e figlio
  • 18. Il poema dell'angelo
  • 19. Catena di relatività
  • 20. Caos all'estremo nord
  • 21. Fuga e sconfitta
  • 22. La città deserta
  • 23. Il giorno in cui cadde il ponte
  • 24. Bombardamento aereo su Dejima
  • 25. Oltre il Paradiso
  • 26. Ritorno in patria

Sigle e Colonne Sonore

Sigle

Episodi 1-25

Episodio 26

Colonne Sonore

La serie e la realtà

Sono principalmente due gli eventi realmente accaduti dai quali SAC - 2nd GIG trae ispirazione:

  • L'Incidente del 15 maggio, citato esplicitamente durante i primi episodi, da cui ha origine la formazione e l'azione degli Undici individuali;
  • Il ruolo svolto dall'isola di Dejima nei confronti degli olandesi durante il sakoku.
    I giapponesi, durante i primi anni del periodo Edo o Tokugawa (1600-1868), attraverso gli editti del sakoku chiusero nel 1639 il paese all’influenza esterna e, in particolar modo, ai missionari europei la cui attività, nelle Filippine, dimostrò di essere preludio all’invasione armata spagnola. Agli olandesi, che diedero garanzie di non avere alcun credo differente da quello economico, venne però riservato un trattamento di favore e il loro fondaco nell’isola artificiale di Dejima nella baia di Nagasaki rappresentò per due secoli e mezzo l’unico contatto con l’Occidente. Pur sotto stretto controllo, vi rimasero infatti sino al 1858. L’isola, ora interrata e inglobata nella città, era molto piccola, a forma di ventaglio, e vi trovavano posto case, magazzini, uffici, un orto e il bestiame. Era sorvegliatissima, sotto l’occhio vigile di una rete di sorveglianti-spie, collegata alla terraferma da un unico ponte il cui transito era fortemente limitato.[1] Questa condizione presenta numerose analogie con quella dei profughi in SAC - 2nd GIG.

Note

  1. ^ Adriana Boscaro, Letteratura giapponese Vol.1 - Dalle origini alle soglie dell'età moderna, Einaudi, 2005, ISBN 8806178210.

Collegamenti esterni

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