L'inferno di cristallo

film del 1974 diretto da John Guillermin

L'inferno di cristallo è un film statunitense del 1974 diretto dai registi Irwin Allen e John Guillermin.

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Durata165'
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Trama

Template:Trama San Francisco: è il giorno dell'inaugurazione di un imponente grattacielo di 138 piani, il più alto del mondo (per l'epoca). È stato costruito dall'imprenditore James Duncan, sotto progetto dell'architetto Doug Roberts e del genero dello stesso Duncan, Roger Simmons. La cerimonia di inaugurazione si svolge nel salone panoramico all'ultimo piano, con una cena alla quale sono presenti circa 300 invitati fra cui il sindaco, diversi VIP e personalità politiche della città e della California.

Questo superbo edificio, in realtà, non è così perfetto come sembrerebbe: Simmons, infatti, per risparmiare alcuni milioni di dollari sulle spese di fornitura dei materiali, non ha rispettato le specifiche di Roberts inerenti l'impianto elettrico, i dispositivi antincendio e di sicurezza. I materiali impiegati, che Roberts aveva raccomandato molto al di sopra della norma, sono invece del tutto scadenti, e la cosa si rivelerà di estrema gravità. Addirittura poco prima dell'inizio della cerimonia, infatti, all' 81° piano un cortocircuito provoca un incendio che non viene nemmeno rilevato dai sensori automatici. Roberts, accortosene quasi casualmente, mette al corrente Duncan di quel che sta accadendo e lo prega di far evacuare immediatamente l'edificio; quest'ultimo, però, neppure lo ascolta confidando, con incredibile presunzione, nell'efficacia dei dispositivi antincendio e sicurissimo del fatto che mai l'incendio possa giungere fin lassù.

Accorrono i vigili del fuoco agli ordini del comandante Mike O'Halloran: questi, resosi immediatamente conto del pericolo, ordina a Duncan di sgombrare subito l'edificio, ma il fuoco, che si propaga con estrema facilità, ha ormai praticamente sbarrato tutte le possibili vie di fuga: i pompieri non riescono più a controllare e circoscrivere le fiamme, che hanno raggiunto anche le scale e gli ascensori distruggendo tutto anche grazie alle contestuali esplosioni delle condutture del gas. Già si contano le prime numerose vittime, e si tenta di far evacuare i superstiti con ogni mezzo: entrano in azione anche gli elicotteri, ma uno di essi, a causa del forte vento, si schianta sul tetto ancor prima di cominciare. Viene pertanto realizzata una improvvisata teleferica, collegata ad un grattacielo adiacente. Il tempo comunque stringe: le fiamme hanno quasi raggiunto l'ultimo piano ed occorrerebbero diverse ore per far evacuare tutti i presenti con la teleferica, quando invece restano solo pochi minuti. Alcuni degli invitati, fra cui Simmons, in preda al panico tentano disperatamente di mettersi tutti insieme in salvo a discapito degli altri, ma vanno soltanto incontro alla morte causando altresì la perdita della teleferica. A questo punto, non senza un pò di scetticismo, si decide un estremo tentativo di spegnere l'incendio, facendo esplodere gli enormi serbatoi in cima all'edificio con il loro contenuto di 4 milioni di litri d'acqua. O’Halloran e Roberts, fin dall'inizio in perfetta sintonia fra loro, piazzano le cariche esplosive: sia pur mietendo ulteriori vittime, il tentativo riesce e l’incendio viene finalmente domato. Alla fine, O'Halloran sottolinea a Roberts che il bilancio finale dei morti, in fondo, pur essendo un vero e proprio bollettino di guerra, è quasi irrilevante rispetto alle dimensioni dell'incendio: le vittime sono quasi 200, ma prima o poi, nel caso di una nuova tragedia in un qualsiasi altro grattacielo, il bilancio sarà infinitamente più alto. Le parole del comandante dei vigili del fuoco, in pratica, sono un monito all'opulenza, che relega il grattacielo al ruolo di un'inutile e pericolosissima torre di Babele...


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