Isola della Certosa
L’Isola della Certosa (o, più semplicemente, La Certosa), considerata una porta del nuovo Parco della laguna nord di Venezia, è posta a nord-est di Venezia, distando meno di 250 metri da San Pietro di Castello e poco più di 500 metri dal Lido di Venezia. Un canale largo circa venti metri la separa dall’Isola delle Vignole. La sua superficie è di circa 22 ettari. La zona sud è delimitata da mura perimetrali che la separano dalla zona nord di recente imbonimento. Fino al 1997 la porzione esterna alle mura, caratterizzata da un'ampia radura sabbiosa, è stata usata come poligono di tiro occasionale dal Reggimento Lagunari "Serenissima".
Ambiente
Quest'isola offre un notevole patrimonio ambientale, specie per quanto riguarda la vegetazione. Si caratterizza per la presenza di boschetti di pioppi bianchi, neri e frassini, alternanati a specie arboree ed arbustive non originarie (robinia, bagolaro e gelso, piante da frutto, ligustro giapponese, evonimo giapponese). Nella zona ad est dell’area murata convive un bosco luminoso di frassini con una vasta radura a canneto litoraneo.
Storia
Sede dei canonici agostiniani dal 1199, l'isola dal 1424 ospitò dei padri certosini provenienti Firenze che vi costruirono un tempio ed un monastero. All'inizio del XIX secolo, in seguito agli editti di Napoleone, l'isola cessò forzatamente l’uso conventuale, fu spogliata delle sue opere d'arte e venne convertita ad uso militare. L'unico edificio storico rimasto è il cinquecentesco casello delle polveri, posto all'estremità sud dell’isola in direzione di Sant’Elena. La definitiva chiusura dell'opificio pirotecnico nel 1958, e nel 1968 delle residenze militari, causò un penoso stato di degrado.
Nel 1997 sono iniziati gli interventi di risanamento, recupero morfologico ed ambientale, riuso e rivitalizzazione economica ad opera del Magistrato alle Acque-Consorzio Venezia Nuova e del Comune di Venezia; i lavori sono stati finanziati dalla U.E., dalla Legge Speciale per Venezia e dal bilancio ordinario del Comune di Venezia.
Dal 1985 ad oggi il Comitato Certosa e Sant'Andrea - diretto dagli ambientalisti veneziani Cesare Scarpa e Flavio Cogo - si è mobilitato per salvaguardare l'Isola dal degrado e recuperarla come Parco Urbano, organizzando per 15 anni il “Certosa Day” e coinvolgendo migliaia di cittadini. Dal dicembre del 2000 il Comitato dirige il servizio di vigilanza ambientale dell'Isola della Certosa in collaborazione con la cooperativa sociale penitenziaria "Il Cerchio - Onlus". Dal 2003 è stato attivato, con il finanziamento della provincia di Venezia, il Laboratorio territoriale di educazione ambientale .
Dal novembre del 2004 prima i capannoni e poi tutte le infrastrutture restaurate sono state assegnate ad una società di giovani imprenditori e velisti, che in tempi rapidi stanno completando l’attivazione di un polo nautico non solo perfettamente compatibile con il costituendo Parco della Laguna Nord ma che si propone di essere uno dei più dinamici elementi del suo sviluppo.
Il recupero e il riutilizzo del vicino Forte di Sant'Andrea, opera cinquecentesca dell’architetto veronese Michele Sanmicheli, sono da tempo oggetto di altra intensa azione del Comitato e di altre associazioni lagunari .