Sarcoma di Kaposi
Il sarcoma di Kaposi è una forma di cancro piuttosto rara.

Quello che si osserva, nei soggetti affetti, è una proliferazione vascolare multicentrica, caratterizzata dallo sviluppo di papule che successivamente evolvono in placche e poi in noduli blu/rosso che colpiscono la cute, più frequentemente nelle estremità inferiori, o le mucose e i visceri (apparato gastroenterico, genitale o, più raramente, polmonare). Il loro incremento è lento sia nella misura che nel numero, diffondendosi comunque alle aree più prossimali.
Si tratta di un tumore maligno correlato all'azione di un virus appartenente alla famiglia degli Herpesvirus, l'HHV-8, noto anche come KSHV (sigla che vuol dire proprio "virus del sarcoma di Kaposi").
Il sarcoma di Kaposi in Europa si riscontra prevalentemente nei pazienti immunodepressi (soprattutto in quelli affetti dalla Sindrome da Immunodeficienza Acquisita o AIDS) o nei pazienti anziani. Si segnala una forma che si ritrova nello 0,04% di pazienti con trapianto di rene, correlato all'immunosoppressione. Una variante aggressiva è endemica in alcune zone dell'Africa.
Il riscontro di un aumento inatteso del numero di diagnosi per questa patologia, normalmente rara, effettuata agli inizi degli anni '80 tra una popolazione di omosessuali negli Stati Uniti d'America, fu uno degli indizi che indussero a far ritenere che vi fosse in atto una nuova epidemia di origine sconosciuta, che in seguito fu correlata all'infezione da HIV, AIDS.