Guglielmo Giannini

giornalista, politico e scrittore italiano (1891-1960)

Guglielmo Giannini (Pozzuoli, 14 ottobre 1891Roma, 10 ottobre 1960) è stato un giornalista, politico, drammaturgo, e regista italiano.

Biografia

Nato a Pozzuoli, è cresciuto a Napoli. Di famiglia appartenente alla media borghesia, ha tuttavia abbandonato assai presto la scuola per esercitare i più diversi mestieri (da muratore a commesso in un negozio di stoffe) prima di approdare al giornalismo, in modesti fogli satirici. Viaggiò per l'Europa: qui si appassionò al romanzo giallo ed iniziò a scrivere con questa tecnica vari copioni. Tra alcune sue commedie "gialle" (L'anonima fratelli Roylot, Il tredicesimo furfante) Solo dopo aver convinto i familiari riuscì ad intraprendere la carriera giornalistica e nel 1914 arrivò alla direzione de L'Avanti. Da soldato partecipa alla Guerra Italo-Turca ed alla Prima guerra mondiale, ma al termine della "Grande Guerra" si trasferisce a Roma dove comincia la sua attività di commediografo.

Tra i suoi testi più importanti ebbero particolare successo Parole d'onore del 1923, Il castello di bronzo del 1931, La casa stregata del 1934, Mani in alto del 1936, Supergiallo (dello stesso anno) e Il sole a scacchi del 1940. Fu autore di canzoni popolari come: Maruska e Rosa di Malaga. Contrario all'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale (scelta questa non dettata da un'adesione al pacifismo bensì dalla convinzione che la sconfitta fosse certa), faticherà per questa sua posizione a continuare a lavorare.

Durante il conflitto bellico, suo figlio Mario morirà in battaglia nel 1942. A questo straziante episodio è dedicato il saggio La folla, scritto da Giannini poco dopo la notizia del decesso del figlio e portato alle stampe nel 1945.

Questa tragedia contribuì a radicare in lui un'odio indiscriminato per la classe politica, e in particolare per i suoi capi, senza distinzione di colore. Bisogna distruggere, ripete "il mito del capo, dell'uomo provvidenziale" che opprime la folla anonima e la manda a morire in guerra solamente per soddisfare le proprie ambizioni.

Il cinema

Nel 1943 Giannini si cimenterà col cinema girando ben quattro film in un anno: ebbero però ampio accesso alle sale soltanto Grattacieli e 4 ragazze sognano, entrambi con Paolo Stoppa come protagonista.


L'Uomo Qualunque

Stanco della dittatura fascista e dell'intromissione della politica nella vita dei privati cittadini, Giannini si mise a capo di un movimento, chiamato Fronte dell'Uomo Qualunque, il cui motto era "non ci rompete più le scatole": nel 1944 nacque il settimanale dell'Uomo Qualunque (che ebbe una tiratura media di 800.000 copie) e poco dopo nacque anche il partito.

Il movimento, che avrebbe generato una nuova pseudo-ideologia politica chiamata appunto "qualunquismo", ottenne il 5,3% dei voti alle elezioni politiche del 1946, in cui poté contare su 30 seggi all'Assemblea costituente. L'Uomo Qualunque fece proseliti soprattutto al Sud, dove otteneva il voto dei grandi proprietari terrieri spaventati dalla rivolte delle masse contadine (appoggiate dal Partito Comunista Italiano) e dagli ex-fascisti. La nascita del Movimento Sociale Italiano ed il rafforzamento della Democrazia Cristiana su posizioni più a destra causarono il crollo elettorale dell'UQ.

Nel 1947 Giannini, dopo aver tentato di fare un'alleanza con la Democrazia Cristiana ed il MSI, si avvicina al leader comunista Palmiro Togliatti, che due anni prima aveva definito "verme, farabutto e falsario", ma molti simpatizzanti dell'Uomo Qualunque, allibiti da questa scelta, abbandonano Giannini che, messo alle strette, rinuncia al patto d'amicizia con il PCI per formarne un altro con il Partito Liberale Italiano, ma ormai il danno è fatto: alle elezioni del 1948 il binomio UQ-PLI ottiene solo il 3,8% dei consensi, e poco dopo i liberali ne escono fuori.

Nonostante il suo seggio alla Camera gli fosse stato riconfermato, Giannini fece confluire il suo partito dentro la DC in vista delle elezioni del 1958: la nuova accoppiata riuscirà ad ottenere il 42,3% dei consensi ed il seggio di Giannini non sarà confermato. Tuttavia, poco dopo le elezioni, Amintore Fanfani forma un governo di centrosinistra con il Partito Socialista Democratico Italiano e Giannini, contrario a tale formula politica, esce dalla maggioranza e confluisce prima nel MSI e poi nel Partito Nazionale Monarchico.

Nel corso della sua esistenza, durata 69 anni meno quattro giorni, fu anche sceneggiatore, librettista e direttore di compagnie.

Bibliografia

Filmografia