Rome: Total War

videogioco del 2004

Rome: Total War è un videogioco di tipo strategico a turni con elementi di tattica in tempo reale e arcade. I giocatori combattono battaglie, storiche o di fantasia, nell'era della Repubblica Romana, dal 270 AC ad 14 DC. È stato sviluppato da Creative Assembly, pubblicato da Activision, e distribuito da Activision Italia dall' 8 ottobre 2004. È il terzo gioco della serie Total War: segue Shogun: Total War e Medieval: Total War e precede Medieval II: Total War.

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videogioco
Schermata del gioco: l'esercito schierato
PiattaformaMicrosoft Windows
GenereStrategia a turni
SviluppoCreative Assembly
PubblicazioneActivision
Periferiche di inputMouse, Tastiera
Requisiti di sistema1000 Mhz CPU
256 MB RAM
EspansioniBarbarian Invasion, Alexander

Ne sono state realizzate due espansioni: Barbarian Invasion e Alexander.

Rome nella serie

Rome: Total War è il terzo capitolo della serie di giochi strategici creata da Creative Assembly. Mentre il primo episodio era ambientato nell'antico Giappone ed il secondo nell'Europa Medievale, questo terzo episodio ha inizio ai tempi dell'affermazione di Roma in Italia (246 A.C.).

Come nei capitoli precedenti della serie Total War, anche in Rome l'azione di gioco è divisa in due parti. Il gioco sulla mappa tattica, a turni, e le battaglie in tempo reale, di stile arcade; la maggiore innovazione, rispetto ai capitoli precedenti, è l'introduzione della grafica tridimensionale ad alta qualità, oltre alle nuove modalità di spostamento delle truppe, attraverso i punti movimento.

Il videogioco a turni

La campagna imperiale e la campagna breve

Esistono due modalità di gioco a turni, le quali vengono giocate attraverso il controllo degli aspetti militari ed economici del proprio impero: la campagna imperiale, che presuppone la conquista di 50 province romane e della città di Roma, e la campagna breve, che ha come obiettivo la conquista di una qundicina di territori e l'eliminazione di un popolo nella sola area di influenza della propria famiglia (Es:i Galli per la famiglia Giulia).

Le fazioni controllabili e le città stato

Nel comparto strategico del gioco, il primo in cui il giocatore interagisce, si ha inizialmente la possibilità di gestire una delle tre famiglie romane del gioco (Giuli, Valeri e Corneli), che si dividono il controllo dell'Italia; la maggior parte delle altre fazioni, fra cui sono presenti popoli storici come Cartaginesi, Egizi, Seleucidi, Greci, Galli ed altri ancora, saranno controllabili dopo aver portato a termine la campagna imperiale o la campagna breve.

All'inizio di ogni campagna il giocatore possiede un tesoro in monete d'oro, due province romane ed un preciso numero di unità, di diversi tipi, disposte sulla mappa.

Il giocatore deve gestire con grande attenzione l'economia dell'impero, attraverso le città stato che controllano ciascuna provincia. Ciascuna città vede difatti associata una finestra a scomparsa, in cui sono selezionabili edifici da costruire o unità da combattimento, ciascuna con un costo associato.

Mappa strategica

A differenza dei precedenti capitoli della serie, la mappa strategica non è più una semplice planimetria del bacino del Mar Mediterraneo, ma una vera mappa tridimensionale, dove possono avvenire eruzioni di vulcani attivi, come il Vesuvio o l'Etna, scosse di terremoto ed uragani. I personaggi sono a loro volta rappresentati in 3-D (ovviamente le dimensioni sono maggiori in scala), e presentano diverse animazioni. I cicli stagionali sono rappresentati (ogni anno prevede due turni: uno durante l'estate e uno durante l'inverno), e comportano cambiamenti nella strategia di gioco. La zona della mappa su cui ci si trova a giocare comporta infine un diverso approccio ai combattimenti, e differenze sostanziali nelle unità da impiegare sul campo.

Gli insediamenti

 
L'insediamento romano di Palmyra (come lo vediamo oggi) è controllabile nel gioco.

Il giocatore deve impegnarsi a far prosperare l'insediamento posto in ogni provincia, attraverso la costruzione di edifici di varia natura, dai templi, che ristabiliscono l'ordine pubblico, alle caserme per l'addestramento delle truppe, alle strade per il miglioramento dei commerci. Allo stesso modo sarà importante la gestione di altri aspetti, in particolare il bilancio di ogni provincia e la guarnigione di guardia.

Familiari ed agenti

 
Un tentativo di assassinio.

Sempre nella modalità a turni, sulla mappa tattica, è possibile occuparsi sia delle armate che delle flotte. Queste ultime possono affrontare i combattimenti soltanto in stile arcade, ovvero il giocatore non ha la possibilità di controllarle in combattimento.

Gli agenti

  • Il diplomatico: la statistica che mostra il grado di esperienza di questo personaggio è l'influenza. Anzitutto permette di ottenere i diritti commerciali, che incrementano in maniera sensibile i proventi degli insediamenti, finché le due fazioni non si dichiarano guerra. Può inoltre stipulare alleanze, trattare tregue e riscuotere tributi. La funzione più utile (e forse sbilanciata) dei diplomatici è certamente quella di corrompere armate e familiari nemici. Nell'espansione (Barbarian Invasion), il diplomatico risulta particolarmente utile solo all'inizio del gioco, in quanto i programmatori hanno cercato, con malus aggiuntivi, di ovviare allo sbilanciamento.
  • La spia: la sua statistica è il grado di sotterfugio. Le spie, oltre a scoprire la mappa tattica, possono fornire informazioni complete su armate e insediamenti nemici. Le spie, una volta infiltrate negli insediamenti nemici, abbassano il livello di ordine pubblico in questi ultimi, provocando sommosse, e sono anche in grado, talvolta, di aprire le porte in caso di attacco del giocatore.
  • L'assassino: la sua statistica è il grado di sotterfugio. Gli assassini sono personaggi da utilizzare solo dopo che il giocatore avrà fatto una certa esperienza, utilissimi per situazioni di stallo con gli avversari, ma estremamente costosi. Essi possono sabotare le strutture di insediamenti avversari ed addirittura uccidere generali e governatori nemici.

I familiari

 
Il familiare più famoso fra i Giuli, che sarà possibile controllare andando avanti col gioco.

Sono presenti, oltre agli agenti, dei personaggi particolari, caratterizzati a seconda della fazione scelta: essi appartengono alla famiglia dominante la fazione, e sono caratterizzati da statistiche particolari, che li rendono personaggi fondamentali per la riuscita della campagna.

A capo delle armate ciascun familiare ha un grado di comando (delle stelle), che lo rende più resistente ed abile nel combattimento; inoltre, mettendo un familiare a comando di truppe di rinforzo, sarà possibile schierare più di venti armate contemporaneamente sul campo di battaglia.

Come governatore di un insediamento il grado di influenza descrive la capacità del governatore di mantenere l'ordine, mentre il grado di amministrazione influenza le entrate e gli scambi commerciali.

Ognuno di questi personaggi “reclutati” all'interno della famiglia (i figli o nipoti maschi del capofazione, o i mariti di figlie e nipoti femmine) è naturalmente passibile di morte (violenta o naturale). È data inoltre la possibilità di scegliere l'erede di fazione che, in seguito alla morte del capofazione, prenderà automaticamente il potere, ricevendo sostanziosi bonus.

Lo sviluppo temporale: difficoltà e longevità di gioco

 
Andando avanti con gli anni le truppe si evolveranno, ed armature moderne come la lorica segmentata verranno usate dalle legioni romane.

Sebbene ogni fazione abbia all'inizio sempre la stessa area di influenza, la situazione di gioco può variare radicalmente nell'arco di pochi turni (ogni turno corrisponde ad un periodo di sei mesi). In particolare le legioni di Roma saranno influenzate dallo scorrere del tempo, in quanto si passerà dal servizio militare obbligatorio ad un esercito di legionari specializzati, e provenienti dalle diverse province dell'impero. Allo sviluppo temporale sono strettamente collegati la difficoltà e la longevità del gioco.

Nel gioco si può passare dal livello facile al molto difficile. La scelta del livello cambia completamente le strategie di gioco.

Terminare la campagna imperiale (la conquista di Roma e di 50 province) con una qualunque delle tre famiglie romane richiede dalle 25 alle 30 ore di gioco. Tale tempo è da raddoppiarsi a causa delle diverse sfere di influenza delle tre famiglie (che le portano ad interagire con popoli differenti), e dei diversi tipi di unità che alla fine esse sono capaci di produrre. La longevità è inoltre aumentata in maniera notevole dalla possibilità di controllare le altre fazioni, ognuna con caratteristiche differenti, una volta vinte durante la campagna imperiale (alcune fazioni, come i Macedoni e i Numidi non possono essere usate comunque).

È comunque possibile affrontare campagne brevi (che sbloccano anch'esse fazioni non romane) che prevedono la conquista di 15 province e l'annientamento di popolazioni cofinanti(ad es. per la Famiglia Giulia bisognerà annientare i Galli).

Il gioco arcade

 
L'arco di Costantino è stato preso a modello per la costruzione degli archi all'interno delle città, nel gioco arcade.

In Rome il giocatore ha la possibilità di comandare in prima persona le sue armate in battaglia (non le flotte). Si possono controllare contemporaneamente un massimo di venti unità; eventuali rinforzi arriveranno sul campo di battaglia solo nel momento in cui una unità posseduta venga completamente distrutta, a meno che i rinforzi non vengano comandati da un familiare. In tal caso egli potrà prendere il controllo dell'armata, ponendo direttamente sul campo fino a venti truppe supplementari, che saranno sotto il controllo dell'intelligenza artificiale.

Nel corso del combattimento il giocatore avrà la possibilità di sviluppare diverse strategie di gioco, che verranno acquisite con l'esperienza o attraverso i consigli di un centurione, che fungerà da tutore in combattimento.

L'engine utilizzato per realizzare le sezioni di gioco arcade in Rome: Total War è certamente uno dei punti di forza del gioco. È stato addirittura riutilizzato in televisione dalla BBC per il suo spettacolo Time Commanders e da History Channel nella serie di documentari Decisive Battles. La grafica è dunque stata apprezzata dalla comunità videoludica.

I paesaggi variano, da regione a regione, rappresentando efficacemente sia zone famose (come il fiume Nilo), sia monumenti importanti (come il Colosseo). Le unità dei differenti eserciti possono arrivare ad essere fino a un migliaio nella stessa schermata - causando, talvolta, qualche rallentamento.

Ultima menzione per la colonna sonora, che accompagna ogni fase di gioco, ulteriormente arricchita dal completo doppiaggio in italiano (nei sottotitoli e nel parlato).

Per chi è interessato al solo gioco arcade, si ha, al di fuori delle campagne, la possibilità di rivivere battaglie storiche, che coinvolgono personaggi importanti come Vercingetorige o Annibale.

Espansioni

Come tutti gli altri capitoli della serie, anche Rome: Total War ha avuto delle espansioni.

Barbarian Invasion

Rome Total War: Barbarian Invasion è stata la prima espanione ufficiale del gioco. Ambientata nel periodo di decadenza dell'Impero Romano, la campagna parte nel 363 e termina nel 476, anno della caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Barbarian Invasion introduce nel gioco le tensioni religiose tra le tre principali religioni dell'epoca (Cristianesimo, Paganesimo e Zoroastrismo), e include l'arrivo delle grandi migrazioni dei popoli orientali delle steppe come gli Unni e i Vandali.

Fazioni

  • Unni: Le orde unniche non hanno territorri e partono con molte armate nei territori sopra al mar Nero. Posseggono potentissime unità di cavalleria, soprattutto gli arcieri a cavallo, però non posseggono una buona fanteria.
  • Sarmati: I Sarmati partono con un territorio che comprende l'attuale Ucraina.
  • Goti: I goti partono dai territoi della Dacia.
  • Roxolani: I Roxolani possiedono, come quasi tutte le altre fazioni nomadi, un solo territorio, situato nella penisola di Crimea.
  • Alemanni: Gli Alemanni si trovano nella regione dove nascono il Reno e il Danubio.
  • Longobardi: I Longobardi vivono nell'attuale Polonia Centrale.
  • Sassoni: I Sassoni, prima di partire alla conquista dell'Inghilterra, posseggono il territorio della attuale danimarca.
  • Romano-Britanni: Venuto meno il controllo di Roma in Britannia, gli abitanti si sono coalizzati per resistere alle invasioni sassoni sull'isola.
  • Ostrogoti: Nati dai goti, questa popolazione è molto simile a quella originale.
  • Ribelli Impero Romano d'Oriente/d'Occidente: Alcuni familiari dei due imperi, vedendo affievolire l'autorità centrale, si sono ribellati e hanno dato vita ad un loro stato a se stante, con truppe molto simili a quelle dei rispettivi imperi d'origine.
  • Slavi: Gli slavi sono una popolazione che appare circa nel 410 nei pressi del baltico e sono simili ai Vandali.

Alexander

La seconda espansione di Rome: Total War è stata Alexander, che ripercorre le gesta dell'antico condottiero macedone Alessandro Magno, con una campagna che va dal 336 a.C. al 323 a.C.

Fazioni

  • Macedonia: Dopo l'assassinio di Filippo II, il figlio Alessandro ha preso il comando dello stato e si sta preparando ad affrontare l'Impero Persiano, anche se prima dovra riappacificare le città greche che si stanno ribellando.
  • Persia: L'immenso Impero Persiano,sotto la guida di Dario III, nonostante le numerose sconfitte in grecia nei precedenti secoli, è ancora molto potente, capace di reclutare enormi eserciti.
  • India: Gli indiani non sono un popolo unito e sono in continua lotta tra di loro.
  • Barbari: A nord della Persia e della Macedonia ci sono molte tribù barbare, che possono approfittare di un attimo di instabilità tra i due regni per estendersi a sud.

Incongruenze storiche

Sia per pressioni commerciali da parte del distributore[senza fonte], sia per aumentare la spettacolarità del gioco, gli sviluppatori della Creative Assembly hanno inserito in Rome diverse caratteristiche che non corrispondono alla realtà storica dei fatti. Queste stesse hanno poi incoraggiato la comunità di videogiocatori a sviluppare diversi mod per correggerli. Di seguito un elenco delle incongruenze:

  • Truppe egizie - nell'epoca presa in esame dal gioco, l'Egitto era governato dalla dinastia dei Tolemaici, fondata da uno dei diadochi che ereditarono parte dell'impero di Alessandro Magno dopo la sua morte, pertanto le armate storiche erano derivate da quelle macedoni e presentavano un nucleo di falangi e cavalleria. Nel gioco invece le unità egizie sono invece più simili a stereotipi delle antiche dinastie faraoniche. Gli sviluppatori del gioco hanno giustificato ciò ritenendo più interessante, a livello di giocabilità e di aspettative da parte dei consumatori, rendere la fazione egiziana completamente diversa dalle altre, basata maggiormente su truppe del deserto e carri, invece di creare un altro esercito basato sulle falangi da opporre agli altri quattro presenti nel gioco (Macedoni, Greci, Traci, Seleucidi).
  • Truppe barbariche - le truppe di galli e germani sono dipinte secondo il luogo comune dei selvaggi disorganizzati, nudi e storicamente inaccurati, ad esempio alcune unità sono stereotipi: fra i germani sono presenti i berserker, che fanno invece parte del folklore vichingo, mentre i bretoni possiedono i lanciatori di teste, nonostante per gli antichi celti le teste dei nemici uccisi fossero considerati trofei e quindi difficilmente sarebbero state usate in battaglia come armi da lancio. Altre unità invece sono semplicemente inventate, come le "donne urlanti", le falangi germaniche o le amazzoni sarmatiche.
  • Riforme di Gaio Mario - nel gioco, quando una città italica di una fazione romana raggiunge il livello massimo di sviluppo ("huge city") si attiva automaticamente un evento che consiste nell'introduzione delle riforme del generale Mario, che riorganizzano l'esercito e modificano le unità reclutabili. Questo tuttavia potrebbe avvenire in qualsiasi periodo, anche nel 230 a.C., a seconda di quando viene effettivamente raggiunto un certo livello di sviluppo da parte di una città italiana, mentre nella realtà queste riforme avvennero verso la fine del secondo secolo avanti Cristo.
  • Legionari romani - conseguenza dell'incongruenza precedente è che nel periodo preso in esame da Rome, se le riforme mariane avvengono diventano disponibili nuove unità, fra di esse vi sono però tipi di soldati anacronistici perché di epoca molto successiva, come i legionari dotati di lorica segmentata o i pretoriani, del periodo imperiale.
  • Altre unità romane - i romani possono reclutare unità come i gladiatori, che però nella realtà non erano dei soldati impiegati dall'esercito ma dei combattenti (spesso prigionieri di guerra) che si affrontavano nelle arene; gli arcani, particolari unità più simili a dei ninja; arcieri, nella realtà storica poco utilizzati dai romani e solitamente reclutandoli come ausiliari delle provincie orientali, mentre nel gioco fin dall'inizio è disponibile l'unità "arciere romano".
  • Pilum poco effettivo - il pilum veniva scagliato dai legionari verso il nemico con il principale ruolo di conficcarsi nello scudo avversario e deformarsi in modo da renderlo inservibile e non essere riutilizzate dall'avversario; nel gioco però non è stata sviluppata un'animazione per gli scudi rotti, pertanto il pilum è stato introdotto più come normale giavellotto offensivo, come per degli schermagliatori.
  • Legionari non romani - nel gioco sono presenti delle unità di civiltà come i numidi, gli armeni o i seleucidi che vengono descritte come "copie dei legionari romani". Ciò è inesatto, in quanto in molti eserciti orientali erano presenti soldati specializzati (es. Pheraspidai o Argyraspidai) che, tramite uno sviluppo bellico autonomo, erano dotati di robuste armature, scudi, giavellotti da lancio e spade per il corpo a corpo, in maniera simile ai legionari romani e così generando questo equivoco in alcuni commentatori latini che li ritennero "copie".
  • Opliti - ogni oplita in Rome è essenzialmente un falangita, dotato di lunga sarissa e disposto secondo la falange macedone, mentre nella realtà gli opliti classici avevano lancie ben più corte e combattevano nella falange oplitica. Inoltre gli opliti spartani indossano una poco probabile tunica invece di un equipaggiamento più militare.
  • Reclutabilità - in Rome, ogni fazione può reclutare qualsiasi tipo di unità (a parte poche eccezioni) in ogni città della mappa, purché vi siano le caserme di livello sufficiente. Così ad esempio, nulla vieta che i romani possano reclutare coorti urbane anche in Russia se nel gioco dovessero arrivare lì (ma potrebbero farlo già entrando dentro Cartagine fin da subito se i cartaginesi hanno costruito le strutture avanzate) o che i germani addestrino i propri soldati nei deserti africani.

Incongruenze nelle espansioni

  • Unità in Barbarian Invasion - alcune unità sono stereotipi o semplicemente anacronistiche. I franchi per esempio possono reclutare i cavalieri paladini (che sarebbero venuti ben più tardi con Carlo Magno e il Sacro Romano Impero), i romano-britannici i "cavalieri del Graal", i romani d'oriente i preti ortodossi (lo scisma ortodosso sarebbe avvenuto molto dopo]]; i berberi hanno stemmi con la mezzaluna (stesso discorso per l'Islam), in Spagna sono arruolabili mercenari moreschi (che sarebbero venuti invece con la conquista araba dei secoli successivi) e i cavalieri sarmati, nonostante fossero ausiliari, sono tranquillamente reclutabili come qualsiasi altra unità in ogni parte dell'Impero Romano (a patto di avere strutture di un certo livello) e persino dai romano-britannici (probabilmente citazione alle teorie che vedono la figura di re Artù e dei suoi cavalieri basata sulla figura storica di Lucio Artorio Casto e della sua compagnia di ausiliari sarmati, narrata anche nel film King Arthur).

Mod

Ecco un elenco di alcuni dei più famosi mod in inglese ed italiano (metterli tutti risulterebbe improponibile a causa del loro elevatissimo numero):

  • Europa Barbarorum: Il più grande mod per Rome, ha richiesto più di 4 anni di lavori per essere portato alla versione 1.0; La mappa è stata ingrandita a nord, sud ed est arrivando fino all'india, con l'aggiunta di numerose città, risorse, script, ambienti, etc. A livello delle battaglie è aumentato il numero delle tipologie di truppe con un reskin totale, l'aggiunta di nuove animazioni, nuove voci (nelle lingue originali come latino, greco, proto-germanico) e molto altro.
  • Casus Belli (versione beta): Mod italiano che apporta modifiche simili ad EB, ha richiesto più di due anni di lavori. Sono presenti molti mercenari e truppe nuove (tra cui la X Legio, gli Etiopi, gli Indiani, i Caledoni ecc.) oltre al reskin di tutte le unità di default. Il punto di forza di questo mod è sicuramente la grafica, con unità dal taglio quasi fotografico. Il team italiano rilascerà in futuro la versione definitiva, con parecchie novità, tra cui due nuove fazioni: il Regno Indo-Greco e le Tribù d'Arabia.
  • Rome Total Realism:Il mod più famoso, essendo il primo ad essere uscito su vasta scala. Molte unità nuove e moltissimi mercenari, oltre ad una mappa estesa. E' un Mod nato per correggere tutte le diverse "licenze poetiche" ed incongruenze storiche che erano state introdotte nel Rome originale per motivi di spettacolarità (ad es. l'Egitto originale ha un esercito anacronistico, di circa mezzo millennio più antico,con i carri da guerra invece delle falangi macedoni introdotte dal generale Tolomeo). Il mod ha dalla sua anche un ritmo di battaglia più rallentato, per simulare le difficoltà logistiche di gestione di un'armata nel Mondo Antico.
  • Mare Nostrum:Questo mod apporta immensi cambiamenti ai romani, modificando anche formazioni come la testuggine.
  • Res Bellicae: Mod nato da un altro mod, Rome Total Realism, suddivide il gioco in tre campagne(una campagna sull'antica Grecia e i persiani,una sull'Italia con una neonata Roma,e quella imperiale) dando un esperienza di gioco diversa dal solito.
  • Troy: Total War: Porta rome all'epoca della guerra di Troia
  • Napoleonic II Total War: Riconversione totale del gioco a favore dell'epoca napoleonica.
  • The Lord of the Rings Total War: Total Convertion che porta da Roma a una Terra di Mezzo dettagliatissima.

Collegamenti esterni

Fonti