Camera di decompressione

una camera che sopporta l'atmosfera

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Due marinai della US Navy in una camera di decompressione durante un addrestramento.

Una camera di decompressione (detta anche, a seconda dell'utilizzo, camera di ricompressione, camera per terapia iperbarica o camera iperbarica) è un apparato medico a pressione che permette di ospitare al suo interno pazienti per poterli sottoporre alle terapie di trattamento nel caso di problemi derivanti da mancata decompressione (nel caso dei sub), nei soggetti colpiti da embolia gassosa arteriosa e comunque nei casi in cui sia richiesta una pressione differente da quella atmosferica. Consente di eliminare i rischi di una lunga decompressione subacquea in casi di pericolo o di situazioni estreme.

Caratteristiche

 
Una camera di decompressione monoposto trasportabile

Consiste in un involucro di metallo chiuso da portelli ermetici e collegato a bombole di aria o altro gas che viene immesso per generare una pressione differente da quella atmosferica.

 
Una camera iperbarica per lunghe decompressioni

Spesso i termini camera di decompressione, camera di ricompressione o camera per terapia iperbarica o camera iperbarica sono usati a seconda dell'utilizzo che di queste ne viene fatto:

  • una camera di compressione viene utilizzata per trattare, ad esempio, la malattia da decompressione dei subacquei;
  • una camera per terapia iperbarica viene utilizzata negli ospedali o nei centri iperbarici per trattare i pazienti che possono trarre giovamento da questa terapia particolare.

Le prime camere erano state studiate per permettere la decompressione del palombaro in ambiente confortevole, soprattutto in seguito a delle lunghe immersioni. Poi con il progresso tecnologico nel campo delle immersioni professionali, essa ha trovato largo utilizzo nelle immersioni in saturazione.

Con questa tecnica il sub è in grado di lavorare per diversi giorni a profondità notevoli e utilizzare la camera da decompressione, o meglio stazione iperbarica, come abitazione, solitamente sistemata sulla nave appoggio o addirittura sul fondo marino (recupero del Polluce).

Pericoli

Nonostante questa serie di utili benefici c'è da considerarne anche la potenziale pericolosità: ci sono stati infatti negli anni diversi incidenti[1][2].

La pericolosità delle camere iperbariche è data dalla presenza di ossigeno puro ad alta pressione visto che si tratta di un gas estremamente infiammabile. Normalmente la camera iperbarica, per questioni di sicurezza e di costi, non viene riempita di ossigeno puro, ma di aria compressa normale. L'ossigeno viene erogato tramite mascherine o erogatori a richiesta simili a quelli dei subacquei.[3] Tuttavia, vista la pericolosità di un ambiente chiuso, è fondamentale evitare qualunque possibile causa di incendio o scintilla che insieme all'ossigeno potrebbe innescare un rogo catastrofico. Attualmente tutte le camere iperbariche devono soddisfare norme severissime e le attrezzature mediche eventualmente da utilizzare (defibrillatori, elettrocardiografi, rianimatori, ecc) devono essere dedicate e progettate in modo da non produrre scintille. Naturalmente ai pazienti è assolutamente vietato portare con sè qualunque tipo di oggetto che produca una combustione (ad esempio scaldamani a carbonella o accendini). Inolte a scopo precauzionale si fanno depositare all'esterno anche cellulari, orologi non subacquei, chiavi, ecc. Allo scopo di individuare sul nascere qualunque tipo di combustione in alcune camere è stato installato un sensibilissimo sistema di rilevazione di fumo che attraverso appositi condotti analizza costantemente l'aria che esce dalla camera[3].

Voci correlate

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ Progetto indaco - Ospedale sicuro, su sicurezzaonline.it. URL consultato il 03-05-2007.
  2. ^ Monica Rocco, Incidenti in ambiente iperbarico, su w3.uniroma1.it. URL consultato il 03-05-2007.
  3. ^ a b Centro di Ossigenoterapia Iperbarica dell’Ospedale di Vaio (Fidenza - PR), depliant informativo

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