Disambiguazione – Se stai cercando altre voci che possono riferirsi alla stessa combinazione di 3 caratteri, vedi WAV (disambigua).

WAV (o WAVE), contrazione di WAVEform audio format (formato audio per la forma d'onda) è un formato audio sviluppato da Microsoft e IBM per personal computer IBM compatibile. È una variante del formato RIFF di memorizzazione dei dati. I dati vengono salvati in "chunk" (blocchi), è simile anche al formato IFF o all'AIFF utilizzato dai computer Apple macintosh. La differenza principale di questo formato è che, essendo progettato per computer montanti processori Intel o compatibili, i dati vengono memorizzati con la notazione little endian, a differenza degli altri formati che, essendo sviluppati prevalentemente per computer con processori Motorola, utilizzano la notazione big endian. Essendo basato su RIFF il formato supporta varie modalità di immagazzinamento dei dati ma nella pratica il più diffuso è il metodo PCM. Questo è il formato standard utilizzato da Windows per salvare i dati audio grezzi.

Il PCM provvede a salvare i dati audio senza nessun tipo di compressione, la forma d'onda viene memorizzata direttamente. Quindi i file risultanti sono di elevate dimensioni, ma non richiedono elevata potenza di calcolo per essere riprodotti, ed essendo la codifica lossless, viene spesso utilizzata dagli utenti professionali per memorizzare l'audio. Molti programmi supportano questo formato, dato che è molto diffuso ma non semplice da manipolare date le sue dimensioni molto elevate di byte.

La struttura di un file wave è molto modulare e permette di incapsulare flussi audio codificati in diversi modi con opportuni codec. In questo modo è possibile utilizzare il codec che offre le prestazioni migliori in rapporto allo scopo che si vuole raggiungere (registrazione ad alta fedeltà, flusso dati per lo streaming via rete, ecc...) e alla sorgente da registrare (parlato, musica, ecc...). Allo stesso tempo, la registrazione può essere caratterizzata da altri parametri: il numero di bit di codifica (generalmente 8, 16 o 24) e la frequenza di campionamento (11, 22, 44 o 96 KHz). Tutti questi parametri influiscono sulla dimensione dei file.

Con la diffusione del file sharing su internet il formato WAV ha perso di popolarità. Essendo un formato non compresso genera dei file molto grandi e quindi sulle reti telematiche si preferisce utilizzare formati compressi come MP3, Ogg Vorbis o AAC che pur essendo non lossless garantiscono comunque una discreta qualità audio con un file audio grande un decimo del WAV corrispondente. Si sono diffusi anche dei formati lossless ma compressi che pur se non raggiungono la compattezza dei file come l'MP3 garantiscono un elevata qualità audio e un file grande dalla metà a un terzo del file WAV corrispondente. Questi formati sono il FLAC, TTA o Apple Lossless Encoding.

Nel campo professionale, all'interno del file sono state incluse oltre alle informazioni audio anche dei metadata che offrono informazioni aggiuntive quali ad esempio la data, la frequenza di campionamento e il Timecode. Questi tipi di file vengono chiamati Broadcast Wave File e possono avere la normale estensione WAV o BWF. Lo standard adottato per questo tipo di metadata e il formato iXML.

I CD-ROM musicali presenti in commercio sono codificati in formato traccia audio. Inserendo un CD nel Personal Computer, le tracce sono viste dal sistema operativo come file .cda, e devono essere necessariamente convertite in file .wav per poter essere ascoltate con i player musicali più comuni come windows Media Player o Winamp.

Analogamente, le tracce in formato wav o mp3 (o qualsiasi altro formato) devono essere di nuovo convertite e masterizzate in traccia audio .cda per poter essere ascoltate da i comuni lettori CD.

Il Wav è un formato proprietario a sorgente aperto che può essere riprodotto un po' da tutti i player musicali.

Collegamenti esterni