Matera

comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia in Basilicata

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«Arrivai a Matera verso le undici del mattino. Avevo letto nella guida che è una città pittoresca, che merita di essere visitata, che c'è un museo di arte antica e delle curiose abitazioni trogloditiche. Allontanatami un poco dalla stazione, arrivai a una strada, che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case, e dall'altro costeggiava un precipizio. In quel precipizio è Matera. La forma di quel burrone era strana; come quella di due mezzi imbuti affiancati, separati da un piccolo sperone e riuniti in basso in un apice comune, dove si vedeva, di lassù, una chiesa bianca, Santa Maria de Idris, che pareva ficcata nella terra. Questi coni rovesciati, questi imbuti, si chiamano Sassi. Hanno la forma con cui, a scuola, immaginavamo l'inferno di Dante, in quello stretto spazio tra le facciate e il declivio passano le strade, e sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopra e tetti per quelle di sotto. Alzando gli occhi vidi finalmente apparire, come un muro obbliquo, tutta Matera. È davvero una città bellissima, pittoresca e impressionante.»


Matera (in dialetto materano Matàhr), città UNESCO (primo sito dell'Italia Meridionale a ricevere il riconoscimento), nota in tutto il mondo per gli storici rioni "Sassi", è un comune di 60.171 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e seconda città della Basilicata. Matera è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni durante la seconda guerra mondiale.

Geografia

 
La Gravina

La città si trova nella parte orientale della Basilicata, al confine con la Puglia. Sorge proprio al confine tra l'altopiano delle Murge ad est, e la fossa Bradanica ad ovest, solcata dal fiume Bradano. Il corso di questo fiume è sbarrato da una diga, costruita alla fine degli anni cinquanta per scopi irrigui, ed il lago artificiale creato dallo sbarramento, chiamato Lago di San Giuliano, è Riserva naturale regionale ed Oasi del WWF.

Il torrente Gravina, affluente di sinistra del Bradano, scorre nella profonda fossa naturale che delimita i due antichi rioni della città: "Sasso Barisano" e "Sasso Caveoso". Sull'altra sponda c'è la Murgia, protetta dal Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri, più semplicemente detto Parco della Murgia Materana.

Gli antichi rioni chiamati "Sassi", assieme con le cisterne ed i sistemi di raccolta delle acque, sono la caratteristica peculiare di Matera. Si tratta di originali ed antichi aggregati di case scavate nel tufo, a ridosso di un profondo burrone, la "Gravina". Alla fine del 1993 l'UNESCO ha dichiarato i rioni Sassi "Patrimonio Mondiale dell'Umanità".

 
Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Matera.

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Matera.
 
La Civita

Matera è città antichissima, il cui territorio testimonia insediamenti continui sin dall'età paleolitica. Infatti nelle grotte sparse lungo le Gravine materane sono stati ritrovati diversi oggetti risalenti a quell'epoca, testimonianti la presenza di gruppi di cacciatori. Nel periodo Neolitico gli insediamenti diventarono più stabili, tanto che sono presenti tracce evidenti di diversi villaggi trincerati. Con le Età dei metalli nacque il primo nucleo urbano, quello dell'attuale Civita, sulla sponda destra della Gravina.

La città sembra essere stata anticamente chiamata Mataia ole dai Greci, che deriva da Mataio olos, il cui significato è "tutto vacuo", con riferimento alla Gravina, fossa attraversata da torrenti; ulteriore ipotesi è che il nome derivi da Mata (cumulo di rocce), radice utilizzata per diversi nomi geografici; altri sostengono che il nome derivi dalle iniziali di Metaponto ed Heraclea, avendo accolto profughi delle due città dopo la loro distruzione; infine Mateola, nome antico della città, potrebbe derivare dal consolato romano di Quinto Cecilio Metello.

Nel periodo della Magna Grecia Matera ebbe stretti rapporti con le colonie situate sulla costa metapontina, e successivamente in età romana fu solo centro di passaggio ed approvvigionamento. Nel 664 d.C. Matera passò sotto il dominio longobardo e venne annessa al Ducato di Benevento. I secoli IX e X furono caratterizzati da aspre lotte fra gli stessi Longobardi, i Saraceni ed i Bizantini, che tentarono più volte di impadronirsi del territorio, e la città fu distrutta dalle truppe di Ludovico II, imperatore dei Franchi, proprio nel tentativo di cacciare i Saraceni.

Nel frattempo, a partire dall'VIII secolo, il territorio materano fu teatro di una notevole immigrazione di monaci benedettini e bizantini, che si stabilirono lungo le grotte della Gravina trasformandole in Chiese rupestri. Dopo l'insediamento dei Normanni avvenuto nel 1043 la città conobbe un periodo di pace. Nei secoli seguenti, fra carestie e terremoti, Matera fu a lungo città Regia, in quanto si liberava dal dominio feudale riscattandosi più volte, ma sotto gli Aragonesi la città fu ceduta al Conte Tramontano, che nel 1514 venne ucciso dalla popolazione oppressa dalle tasse. Nel 1663, in epoca spagnola, Matera uscì dalla provincia pugliese di Terra d'Otranto, di cui fino ad allora era parte integrante, diventando capoluogo della Basilicata. Tale titolo le rimase fino al 1806, quando Giuseppe Bonaparte trasferì le competenze a Potenza. Nel 1927 la città divenne capoluogo di provincia.

Matera fu la prima città del Mezzogiorno ad insorgere contro i nazisti e per questo insignita della Medaglia d'argento al valor militare. Il 21 settembre 1943 il popolo materano insorse contro l'oppressione esercitata dall'occupazione nazista. Dieci persone trovarono la morte a seguito dei mitragliamenti tedeschi in ritirata. La giornata raggiunse il suo culmine con la feroce rappresaglia nazista che costò la vita ad altri 11 materani fatti saltare in aria nel "palazzo della milizia". Nel 1948 nacque la questione dei Sassi di Matera, sollevata da Palmiro Togliatti prima, e da Alcide De Gasperi dopo. Nel 1952 una legge nazionale stabilì lo sgombero dei Sassi e la costruzione di nuovi quartieri residenziali che svilupparono la città nuova nella quale confluirono i 15.000 abitanti dei Sassi. Nel 1986 una nuova legge nazionale finanziò il recupero degli antichi rioni materani, ormai degradati da oltre trent'anni di abbandono. Nel 1993 infine i Sassi di Matera furono dichiarati dall'UNESCO Patrimonio mondiale dell'umanità.

Stemma

Il sito Comuni Italiani descrive lo stemma della città in questo modo: "D'azzurro al bue fermo d'argento con tre spighe in bocca e sulle corna una corona gigliata, sormontata in capo dalla lettera M, il tutto d'oro. Motto: Bos Lassus firmius figit pedem." Il motto latino Bos Lassus Firmius Figit Pedem si può tradurre con: "il bue stanco affonda la zampa più fermamente"

Principali luoghi di interesse

I Sassi: le cisterne e i sistemi di raccolta delle acque

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sassi di Matera.
  Bene protetto dall'UNESCO
I Sassi di Matera
  Patrimonio dell'umanità
 
Tipoarchitettonico
CriterioC (iii)(iv)(v)
Pericolono
Riconosciuto dal1993
Scheda UNESCO(EN) The Sassi and the park of the Rupestrian Churches of Matera
(FR) Scheda

Scavati e costruiti a ridosso della Gravina di Matera, una profonda gola che divide il territorio in due, i Sassi di Matera, rioni che costituiscono la parte antica della città, si distendono in due vallette, che guardano ad est, leggermente sottoposte rispetto ai territori circostanti, separate tra loro dallo sperone roccioso della Civita. Questa posizione invidiabile, ha reso di fatto la città invisibile agli occhi dei suoi nemici per millenni, permettendole di passare pressoché indenne attraverso secoli di storia.

La scelta di questo sito, sebbene abbia garantito una estrema sicurezza all'abitato, ha comportato ai suoi abitanti enormi difficoltà nell'approvvigionamento delle acque. Di fatto i Sassi si trovano su di un enorme banco calcarenitico a circa 150 metri dal livello del torrente, mentre le colline d'argilla che li circondano ad ovest risultano essere troppo lontane, per una città che "costruita nell'ottica dell'assedio", doveva garantirsi l'autonomia al suo interno.

Sin dai primi giorni quindi, i suoi abitanti concentrarono le loro energie, non tanto sulla costruzione delle case, quanto sullo scavo di cisterne e palombari e dei relativi sistemi di canalizzazione delle acque.

Vista in quest'ottica Matera risulta essere uno dei più antichi e meglio conservati esempi di bio-architettura al mondo. Una breve analisi dei sistemi insediativi costruiti intorno all'acqua, ci mostra come di fatto tutte le civiltà e le tradizioni costruttive più antiche del mondo, abbiano numerosi punti in comune, sebbene secoli e chilometri le vedano come elementi distinti.

Ad un occhio attento, strutture apparentemente semplici e rudimentali, si rivelano come dei prodigi di efficienza tecnica. Le umili tecniche arcaiche, dimenticate dagli stessi abitanti, acquistano un fascino ed un valore un tempo inimmaginabile. I "trogloditi" che scavano canali e cisterne, costruiscono giardini pensili, ed attorno agli spazi collettivi, oggi chiamati vicinati condividono le proprie risorse, appaiono d'un tratto degli esseri geniali. Ma il bello è che tutto questo è ancora presente e vivo, sotto i nostri occhi in una città, Matera, che ha del magico.

Monumenti e luoghi di culto

 
La cattedrale di Matera
File:Palazzo Lanfranchi.JPG
Palazzo Lanfranchi

Oltre agli antichi rioni Sassi, i principali luoghi di interesse e monumenti della città sono i seguenti:

  • La Cattedrale: in stile romanico pugliese, fu costruita nel XIII secolo sullo sperone più alto della Civita che divide i due Sassi, sopra l'antica Chiesa di Sant'Eustachio, uno dei due Santi Protettori della città.
  • La Chiesa di San Giovanni Battista: costruita nel 1233, anch'essa in stile romanico.
  • La Chiesa di San Francesco d'Assisi: ricostruita quasi completamente nel 1670 in stile barocco. Al suo interno vi è l'antica cripta dei Santi Pietro e Paolo.
  • Le Chiese rupestri: nella città e lungo le Gravine del Parco della Murgia Materana si contano circa 150 chiesette scavate nella roccia. Tra le più importanti vi sono S. Lucia alle Malve, il Convicinio di S. Antonio, S. Maria de Idris, S. Barbara, la Madonna delle Virtù, tutte nei Sassi. All'esterno della città, in aperta campagna, vi è la Cripta del Peccato Originale, recentemente restaurata, con uno straordinario ciclo pittorico di affreschi che coprono le pareti di sinistra e di fondo.
  • Gli ipogei di piazza Vittorio Veneto: situati sotto la piazza principale della città e tornati alla luce da pochi anni, contengono oltre a numerosi ambienti ipogei anche un'antica cisterna, detta il Palombaro lungo, ed una torre facente parte delle mura a ridosso del Castello Tramontano.
  • Il Castello Tramontano: in stile aragonese, con tre torri, rimase incompiuto per l'uccisione del conte Tramontano da parte della popolazione nel 1514.
  • Il Palazzo Lanfranchi, monumento seicentesco fatto costruire da Frate Francesco da Copertino per ordine del Vescovo Vincenzo Lanfranchi tra il 1668 e il 1672. Ivi sono esposti dipinti di alcuni importanti artisti come Carlo Levi, Camillo D'Errico, Abraham Brueghel, Giovanni Battista Ruoppolo e Mattia Preti.
  • Il Convento di Sant'Agostino, monumento nazionale italiano, situato nel Sasso Barisano e sorto nel 1593, insieme all'omonima Chiesa, sull'antica cripta rupestre di San Giuliano risalente al XII secolo (sinora descritta come cripta di San Guglielmo a causa di un errore storico).

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Dialetto

  Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto materano.

Il dialetto materano (u matarràs) rientra nel gruppo dei dialetti meridionali medi; presenta forti affinità con il gruppo dei dialetti pugliesi, specie rispetto al barese ed in misura minore al tarantino. Conserva tuttavia delle peculiarità, come la quasi totale assenza di suoni vocalici ed effetti di inversione vocalica rispetto all'italiano.

Tipici proverbi:

  • «Ci sckjt 'ngjl 'mbocc s' chegghj» («Chi sputa in cielo si coglie in faccia»)
  • «Ci s' avond sil sil na mmel mongh n' fasil» («Chi si vanta solo solo non vale nemmeno un fagiolo»)
  • «Attocch u' cid addò vael u' patryn» («Attacca l'asino dove vuole il padrone»)

Esclamazioni tipiche:

  • «Mo mèrji!» - letteralmente «Ora muoio!», esclamazione di fatica o dolore, richiesta di aiuto.
  • «Egghia!» - abbreviativo di mannegghia, nella forma abbreviata è un'esclamazione di stupore.
  • «Gistjzz!» - letteralmente «Giustizia!», accidenti! Abbreviativo di «Gistjzz t' vò bbnì!», imprecazione che significa «Che ti venga un accidente!».
  • «Mogghià'Dij!» - letteralmente «Non voglia Dio!», non sia mai!

Religione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Arcidiocesi di Matera-Irsina.

Matera è sede vescovile sin dal V secolo. Per anni sotto l'influsso bizantino, fu elevata ad arcidiocesi nell'XI secolo secondo alcune testimonianze, o nel 1203 quando fu unita con bolla pontificia all'arcidiocesi di Acerenza. L'arcidiocesi conta 52 parrocchie in 13 comuni.

Tradizioni e Folclore

 
Il Carro trionfale della Madonna della Bruna

La festa patronale della Madonna della Bruna è stata istituita nel 1389 dal Papa Urbano VI e va ricordata per la tradizione della distruzione di un carro trionfale di cartapesta che ogni anno viene ricostruito. Si celebra il 2 luglio.

Associazioni e Circoli

  • ARTErìa Associazione d'Arte e Cultura: Fondata da artisti nel 1990 nel Sasso Barisano,si distingue per i diversi ambiti dell’arte e del pensiero in cui opera (Arti visive e applicate, Musica, Teatro, Letteratura, Cinematografia, Antropologia, Educazione permanente e Formazione). L'Associazione ARTErìa, oggi centro permanente di vita associativa a carattere volontario e democratico, non persegue finalità di lucro.
  • Circolo Culturale "La Scaletta": Sorto nell'aprile 1959, ha svolto un costante lavoro di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, storico, archeologico ed architettonico dei Sassi di Matera e del territorio circostante. Durante l'estate organizza le Grandi Mostre nei Sassi di Matera, con mostre antologiche di scultura contemporanea all'interno del complesso rupestre di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù, nel Sasso Barisano.

Cultura

Matera, con i suoi luoghi di interesse, le sue tradizioni popolari e diverse manifestazioni che si svolgono nel corso dell'anno, dispone di un'offerta culturale piuttosto ampia e variegata. La città aderisce inoltre all'Associazione città d'arte e cultura[2].

Musei

Teatri e sale cinematografiche

Auditorium

Cinema

Per il suo suggestivo carattere paesaggistico, Matera è stata scelta spesso come ambientazione di molti film. Nel 2007 è stato annunciato nel corso del "Lucania Film Festival" che, probabilmente, anche il prossimo film della saga di James Bond farà tappa a Matera e altre località lucane come Craco, Senise e Maratea[3]. Finora, le pellicole registrate nel comune materano sono:

Radio, TV e giornali

Negli anni ottanta, sulla base di una idea impeditoriale di Angelo Tosto, nasce l'emittente radio-televisiva TRM, che ha dato vita negli anni a diversi appuntamenti di costume che hanno rivitalizzato la città nel periodo di Carnevale.

Anche dalla stessa data è presente a Matera Radio Radiosa che trasmette in città sulla frequenza di 89.900 mhz. Interessante realtà che, oltre a mandare in onda musica si interessa di notiziari locali e nazionali.

Dagli anni novanta invece, è stato creato un giornale chiamato Il Resto, che è un settimanale che fornisce in 10-15 pagine le informazioni più importanti della settimana.

Da aprile del 1999 è pubblicato in rete "Il Pomeridiano" un giornale telematico creato e diretto da Giovanni Scandiffio, che ne è anche proprietario ed editore. All'epoca è una delle pochissime testate del web registrate a norma della legge italiana sulla stampa. Dal 2003 Il Pomeridiano si trasforma in periodico su carta stampata e conduce una puntuale azione di critica nei riguardi delle amministrazioni pubbliche lucane. Dall'ottobre 2007 "Il Pomeridiano" ha ripreso la pubblicazione on-line, aggiornando più volte nelle 24h il sito e raccontando così i fatti, i misfatti e gli avvenimenti della nostra città anche attraverso l'uso di interviste video.

Altre emittenti

  • TBM, emittente Televisiva

Personaggi importanti

Di ieri

  • Sant'Ilario (980-1045 circa).
  • Lupo Protospata (1030-1102), cronista.
  • San Giovanni da Matera (1070-1139).
  • Alano da Matera (1300), letterato, filosofo ed astronomo presso l’Università di Parigi.
  • Ascanio Persio (1554-1616), filosofo.
  • Tommaso Stigliani (1573-1651), poeta.
  • Antonio Duni (1700-?), compositore.
  • Egidio Romualdo Duni (1709-1775), compositore.
  • Francesco Paolo Volpe (1779-1852), storico e sacerdote.
  • Cesare Firrao (1806-1878), militare ed ingegnere.
  • Giambattista Pentasuglia (1821-1880), patriota garibaldino.
  • Michele Torraca (1840-1906), parlamentare.
  • Francesco Paolo Festa (1840-1909), poeta e fotografo.
  • Domenico Ridola (1841-1932), medico e archeologo.
  • Giuseppe Gattini (1843-1917), storico.
  • Antonio Loperfido (1859-1938), capo dell'Istituto Geografico Militare.
  • Raffaele Stella (1861-1938), entomologo e paleontologo.
  • Nicola Festa (1866-1940), docente universitario.
  • Gioacchino Cappelluti (1868-1931), industriale.
  • Eustachio Paolo Lamanna (1885-1967), filosofo.
  • Francesco D'Alessio (1886-1949), parlamentare.
  • Antonio Passarelli (1887-1943), generale.
  • Giuseppe De Robertis (1888-1963), critico letterario.
  • Michele Bianco (1896-1981), parlamentare.
  • Rocco Lazzazzera (1898-1941), giornalista e scrittore.
  • Nicola Morelli (1921-1994), scultore, attore e scrittore.
  • Carmelo Francesco Salerno (1925-1998), parlamentare e dirigente sportivo.
  • Giovanni Battista Bronzini (1925-2002), antropologo.
  • Luigi Guerricchio (1932-1996), pittore.

Di oggi

Eventi

Nel corso dell'anno si svolgono in città alcune importanti manifestazioni tra cui:

  • il Festival Duni, rassegna concertistica dedicata al compositore materano Egidio Romualdo Duni, che si tiene nel mese di luglio;
  • il Women's Fiction Festival, evento dedicato alla narrativa femminile che si svolge nel mese di settembre;
  • il Festival Gezziamoci, nel mese di giugno, rassegna di musica jazz;
  • il ParcoMurgia Festival, con una serie di eventi nel corso dell'anno organizzati dall'Ente di gestione del Parco della Murgia Materana.

Infine fino a metà degli anni '90 a Matera si è festeggiato anche il Carnevale ma la carenza di fondi per l'organizzazione ha portato alla scomparsa di questa tradizione che oggi caratterizza esclusivamente alcuni comuni della provincia di Matera.

La città moderna

  Lo stesso argomento in dettaglio: Quartieri di Matera.

La città, che fino ai primi anni cinquanta era equamente divisa tra i Sassi ed il piano, cioè la dorsale corrispondente all'attuale centro cittadino che corre lungo tutto il ciglio dei Sassi, a partire dal 1952, anno in cui fu approvata la legge di sfollamento dei Sassi, cominciò ad espandersi nei nuovi quartieri.

Gli anni cinquanta

I primi quartieri della nuova città avevano come principali caratteristiche ampi spazi verdi comuni ed edifici di pochi piani, per cercare di riprodurre il più possibile i modelli di vita sociale dei Sassi; in quegli anni grandi nomi dell'architettura italiana si concentrarono sulla città di Matera, che divenne un vero e proprio laboratorio. Nacquero così Serra Venerdì, il primo complesso sorto dopo la legge speciale, ed il rione Platani, entrambi progettati dall'arch. Luigi Piccinato, autore tra l'altro del primo Piano Regolatore della città; il borgo rurale di La Martella, staccato dalla città, progettato dall'arch. Ludovico Quaroni; il rione Spine Bianche, opera di grande rilevanza architettonica della corrente Neorealista del Razionalismo italiano, interamente in cotto, con la parrocchia ed i servizi al centro del quartiere, progettato dall'arch. Carlo Aymonino; il rione Villalongo, sorto per iniziativa dell'INA-Casa; il rione Lanera, in posizione elevata su una delle colline più alte della città, progettato dall'ing. Marcello Fabbri e dall'arch. Coppa; ed infine, nella zona a sud, il rione Agna, nato inizialmente come borgo rurale poi congiuntosi al resto della città, con case ad un piano circondate da terreni coltivabili, progettato dal Genio civile.

 
Vista Sud di Matera dall'edificio più alto della città. Inizia una nuova epoca di costruzioni.

Dagli anni settanta cominciarono invece a svilupparsi due popolosi quartieri nell'area nord della città, Serra Rifusa e San Giacomo, mentre le colline a ridosso del centro città, come la collina del Castello, quella di Caropreso ed il rione Pini, diventarono zone residenziali, ed anche l'area sud vide il rione Agna espandersi ulteriormente nelle contrade circostanti.

Gli anni novanta

Alla precedente linea evolutiva regolare dell'urbanistica della città, a partire dagli anni novanta è seguita invece una dinamica più disordinata dando vita a nuove zone edificate caratterizzate da edifici sproporzionati in altezza. A questa situazione si è aggiunta: una riduzione degli spazi verdi, una riduzione della dimensione delle carreggiate stradali, una frequente assenza di completamento delle opere di urbanizzazione. Così, mentre la città continuava ad espandersi ai due estremi opposti con le nuove zone di Matera 2000, Aquarium ed Agna Le Piane, nascevano anche i due principali esempi di tale urbanizzazione proiettata verso l'alto, il Centro direzionale e la Zona 33 di Via La Martella. Al centro di quest'ultima vi è il cosiddetto Grattacielo di Via La Martella, un palazzo di 14 piani (più due sotterranei). Il palazzo si trova a 340 m s.l.m. ed è un simbolo della fagocitazione della città nuova a discapito degli agri rurali che giungevano fin dentro la città stessa.

Dove oggi sorge il grattacielo esisteva la Cripta rupestre di San Giacomo, importante a tal punto da dare il nome all'intero quartiere e toponimo anche sulle carte storiche dell'IGM. La Cripta venne distrutta in modo sconsiderato a colpi di ruspa nel 1998 dopo che la Soprintendenza dei Beni Culturali l'aveva inopinatamente ritenuta di non rilevanza storica, e sulle sue macerie nacque il grattacielo.

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Il Grattacielo dal Supermercato ai suoi piedi

Dall'episodio della distruzione della cripta rupestre sino all'avvio dei lavori di realizzazione del grattacielo passarono alcuni anni necessari a modificare il regime urbanistico dell'area e ad accrescere smisuratamente il valore dei suoli. L'edificio avrebbe dovuto avere destinazione mista pubblico-privata ma in effetti sono stati realizzati solo appartamenti destinati alla vendita a privati. La costruzione dell'edificio iniziò nel 2005 e terminò 8 mesi dopo. La costruzione, una volta completata ricevette numerose domande e in pochi mesi venne del tutto abitata e occupata dai cittadini materani in cerca di appartamenti. Oggi alcune zone del grattacielo (soprattutto pianterreno) sono vuote o sotto ridefinizione. Nei mesi successivi è stato costruito anche il palazzo 122 con struttura molto simile al Grattacielo di Matera. Nel frattempo tuttavia in tutta la zona attorno al grattacielo sono assenti ancora le opere di urbanizzazione.

Economia

Agricoltura e prodotti tipici

Da sempre centro agricolo, Matera è famosa per la coltivazione dei cereali e la produzione della pasta, del pane (il pane di Matera IGP), dell'olio e del vino (i vini Matera DOC). La cucina tipica materana è strettamente collegata alla tradizione agricola e pastorale del suo territorio, e comprende oltre ai prodotti suindicati, anche piatti a base di legumi, formaggi, salumi e carni (con i tipici agnello a cutturidd e la pecora alla pignata).

Industria

Al tradizionale settore primario, si è affiancato negli ultimi decenni anche quello industriale, che ha visto Matera costituire insieme alle città pugliesi di Altamura e Santeramo in Colle il cosiddetto polo del salotto. Questa definizione si deve ad una forte crescita industriale avvenuta durante gli anni ottanta - novanta che ha permesso lo sviluppo di molte aziende di produzione di arredi da soggiorno, prevalentemente divani. Tra le più famose aziende del settore spiccano i nomi di Natuzzi (Divani & Divani), Nicoletti e Calia. Il trend positivo della produzione degli ultimi anni novanta, è rallentato considerevolmente con la crescita dei mercati asiatici, oggi principali concorrenti e luoghi in cui gli stessi imprenditori materani del salotto stanno spostando le loro attività attraverso una operazione di delocalizzazione. Il trend negativo dell'economia materana è aumentato con la chiusura definitiva del pastificio Barilla nel 2006. Questo processo è stato accelerato soprattutto dalla mancanza di arterie autostradali e dall'assenza della ferrovia di stato (Matera è l'unico capoluogo di provincia d'Italia ad esserne privo), ostacolando così le attività produttive e di distribuzione non solo della Barilla, ma delle altre piccole medie imprese del materano e del circondario.

Artigianato tipico

Grande importanza nella tradizione materana ha la produzione di oggetti di artigianato tipico, con particolare diffusione della lavorazione della cartapesta (che ha il suo massimo emblema nella costruzione del carro trionfale della Madonna della Bruna ad opera di artigiani locali), della terracotta (con il tipico fischietto a forma di gallo detto cucù, simbolo di prosperità), del tufo e del ferro battuto.

Turismo

Il settore turistico è in forte sviluppo ma ha ancora ampi margini di crescita, grazie alle numerose attrattive della città (ed in particolare al suo inserimento nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO), e della sua provincia, le cui spiagge situate sul Mar Jonio distano dalla città di Matera non più di 50 km.

Sanità

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ospedale Madonna delle Grazie.

Presente in città sin dal 1865, l'Ospedale intitolato alla "Madonna delle Grazie" è stato trasferito nel 2001 in una nuova struttura comprendente 430 posti letto e macchinari all'avanguardia.

Trasporti e collegamenti

Distanze dalle principali località

Altre distanze

In treno

La città è raggiungibile in treno attraverso le stazioni di Ferrandina Scalo (30 km) e di Bari (66 km): dalla prima stazione è possibile raggiungere Matera in autobus, mentre da Bari è possibile arrivarci sia in autobus che con una linea ferroviaria a scartamento ridotto gestita dalle Ferrovie appulo-lucane. L'ex Ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro ha inserito nel progetto di finanziamento per le infrastrutture prioritarie per l'Italia, la tratta ferroviaria "Ferrandina-Matera La Martella" che permetterà di collegare la città di Matera con Napoli attraverso la linea Battipaglia-Potenza-Metaponto. L’attivazione della linea, i cui costi sono interamente coperti da finanziamento, è prevista entro il 2009, essendo in corso l’espletamento delle procedure di gara per la sistemazione della galleria di Miglionico e l’attrezzaggio tecnologico della tratta.

In Autobus

Le autolinee Marino collegano Matera a Milano, Ancona, Bologna, Chianciano, Fiuggi, Napoli, Novara, Parma, Reggio Emilia, Sassuolo ed Urbino, oltre che a numerose città straniere. Le autolinee Marozzi e Liscio collegano la città a Roma, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena con due corse diurne ed una notturna.

In auto

Costa adriatica: percorrere l'Autostrada A14 Bologna-Taranto fino all'uscita di Bari Nord, quindi seguire le indicazioni Altamura-Matera, sulla Strada Statale 99.

Costa tirrenica: immettersi sulla Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria fino all'uscita di Sicignano degli Alburni quindi proseguire per Potenza, successivamente per Metaponto lungo la Strada Statale 407 Basentana fino alle indicazioni per Matera. Con l'apertura parziale della Strada Statale 655 Bradanica un'alternativa valida è quella di uscire dalla Autostrada A16 Napoli-Canosa al casello di Candela e proseguire sulla Bradanica.

Costa jonica: procedere sulla Strada Statale 106 Jonica in direzione Metaponto, quindi seguire le indicazioni per Matera sulla Strada Statale 175 della Valle del Bradano.

In aereo

La città è servita dall'Aeroporto Karol Wojtyla di Bari e dal City terminal, che è presente in città. Inoltre, appena saranno effettuati i necessari lavori di adeguamento, la città potrà contare anche sull'Aeroporto di Basilicata.

Amministrazione comunale

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Sport

Calcio

 
Stadio XXI Settembre-Franco Salerno

Il Football Club Matera, la cui fondazione risale al 1957 dall'eredità del Matera Calcio, a sua volta fondato nel 1947, ha disputato dal 1968 al 1978 il campionato di Serie C prima della storica promozione in Serie B, avvenuta nella stagione 1978/79. Tuttavia la permanenza del Matera nella serie cadetta dura soltanto un anno e negli anni seguenti disputa il campionato di Serie C1 e Serie C2 sino alla retrocessione in Interregionale avvenuta nella stagione 1987/88. Dopo la fusione con il Pro Matera, la squadra biancazzurra ha raggiunto nuovamente la C2 nel 1990 con la denominazione di Matera Sport e nella stagione 1992-93 ha ottenuto la promozione in Serie C1 grazie ad un ripescaggio. Due illeciti, uno sportivo e l'altro amministrativo, hanno condannato nel 1997 la squadra alla Serie D e alla successiva radiazione. L'eredità del Matera è stata raccolta alla fine degli anni '90 dall'A.S. Materasassi che nella stagione 2002-03 ha assunto la denominazione originale di Football Club Matera ed attualmente disputa con alterne fortune il campionato di Serie D. Video della conquista della promozione in Serie B sono presenti su youtube agli indirizzi: [1](Prepartita) e [2](Invasione finale). La storica partita che ha permesso ai "Biancazzurri" di raggiungere la promozione in Serie B è stata giocata a Lucca contro la già retrocessa Lucchese. La partita finì 4-0 per i materani e segnò per gli stessi una data indimenticabile.

Pallacanestro

La prima squadra maschile della città è l'Olimpia Basket Matera, società fondata nel 1960 e che partecipa dalla stagione 2004-05 al campionato di Serie B1 in cui fece un'apparizione già nella stagione 1998-99; in passato però esisteva anche un'altra società, lo Sporting Club che per diversi anni è stata la prima formazione cestistica della città e che ha dato vita ad avvincenti derby con l'Olimpia prima di sparire dai campionati professionistici a metà degli anni '90. Attualmente, oltre all'Olimpia altre due società operano nel mondo della pallacanestro a Matera: la Virtus e la Pielle che si occupano esclusivamente di settore giovanile. La Pielle in modo particolare ha raggiunto risultati notevoli anche a carattere nazionale.

Altri sport

Pallavolo

La squadra di pallavolo femminile PVF Matera è stata 4 volte Campione d'Italia, vincendo lo scudetto negli anni: 1991-92 / 1992-93 / 1993-94 / 1994-95 Negli anni 1991 e 1992 ha inoltre vinto la Coppa Europea CEV, mentre è salita sul tetto d'Europa negli anni 1993 e 1996 andando a vincere la Coppa dei Campioni. Al termine della stagione sportiva 1999-2000 il titolo sportivo della società materana è stato ceduto al Reggio Emilia. Attualmente la principale società di pallavolo femminile è la SPES Matera, iscritta al campionato di Serie B1. Nell'albo d'oro della società biancoazzurra figura la Coppa Italia di Serie B 2005-2006. Nell'estate del 2007 il titolo sportivo che dava il diritto di disputare il campionato di B1 è stato ceduto al Rossano Calabro; ne consegue la relativa scomparsa della 'Pallavolo femminile Matera'.Ora la squadra ha acquistato il titolo di B2 dell'Acqua & Sapone Aprilia.

Calcio a 5

Degna di nota è la presenza di una compagine materana, il Iula Team Matera, nel calcio a 5. Fondata nel 1985 con il nome di Matera Calcetto, dopo aver partecipato a varie manifestazioni regionali approda nella stagione 1993/1994 in Serie B. Nella stagione 1997/1998 approda per la prima volta in serie A2, esperienza che dura solo un anno. Nel 2001/2002 lo Iula Matera torna di nuovo in A2 vincendo anche la Coppa Italia, la Coppa Disciplina di Serie B e vincendo ancora la classifica cannonieri con il bomber Osvaldo Stigliano, l'unica squadra del Sud ad aver realizzato questa impresa nel calcio a 5 nazionale. Attualmente lo Iula Matera milita ancora in Serie A2, ma nella stagione 2005/2006 è retrocessa in serie B dopo i playout. Ripescata in A2 a seguito della mancata iscrizione di alcune società in A2.Nella stagione 06/07 il Team Iula Futura 3000 è retrocessa nuovamente in serie B.

Ciclismo

Matera è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia.

Pallanuoto

La squadra materana di pallanuoto: AICS Matera, dopo una lunga militanza in serie C ha dovuto ricominciare dalla serie D per impossibilità di sostenere i costi di gestione e carenza di spazi. Da due anni milita nel campionato di serie D, dove nonostante la giovane età dei giocatori, compresa tra i 16 e i 20 anni, ha ottenuto discreti risultati. Nell'anno 2006/2007 la squadra si è posizionata al terzo posto e successivamente ha affrontato gli spareggi interregionali.

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Dati tratti da:
  2. ^ www.mecenate.it Sito CIDAC
  3. ^ Nuovo 007: dopo Siena, la Basilicata, su kataweb.it. URL consultato l'11 giugno 2008.

Bibliografia

Voci correlate

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