Pietro Carmignani

allenatore di calcio e calciatore italiano (1945)
Versione del 6 ago 2008 alle 19:31 di BotSimo82 (discussione | contributi) (Bot: fix redirect)
«Tare sembrava averci condannati....la partita non si sbloccava, poi su calcio d'angolo vidi sbucare fuori Cardone con le mani al cielo...non capivo come aveva segnato ma contava comunque che lo avesse fatto. Era parità, partita in bilico...poi una palla in area, Legrottaglie a vuoto e il pallone fortunosamente picchia sulla coscia di Gilardino ed entra in rete....lì sono scoppiato, ho gioito e ho capito che era ancora salvezza...ne ero sicuro....il Parma non si arrenderà mai...... e solo quello sera lo capii....»

Pietro Carmignani detto Gedeone (Altopascio, 22 gennaio 1945) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo portiere. Attualmente è l'allenatore del Varese.

{{{Nome}}}
Carmignani al Napoli nel 1973
Nazionalità
Altezza185 cm
Peso78 kg
SquadraVarese
Carriera
Squadre di club
1964-1967Como47 (-30)
1967-1971Varese92 (-83)
1971-1972Juventus25 (-21)
1972-1977Napoli144 (-125)
1977-1979Fiorentina10 (-16)

Carriera

Club

Cresciuto nella Stella Rossa di Viareggio, esordisce in serie A nel 1968 difendendo la porta del Varese. Dopo aver vinto uno scudetto con la Juventus nella stagione 1971/72, viene ceduto al Napoli, dove suscita immediatamente la simpatia dei tifosi partenopei che gli perdonano alcune giocate non precise e gli affibbiano il soprannome "Gedeone". Con il Napoli disputerà cinque campionati a buon livello, vincendo una Coppa Italia nel 1976, prima di essere ceduto alla Fiorentina, squadra nella quale terminerà la carriera di calciatore.

Allenatore

La carriera di allenatore inizia a Parma, dove è secondo di Arrigo Sacchi che lo vorrà con sé anche nel periodo in cui guiderà la Nazionale. Successivamente viene richiamato per due volte alla guida del Parma per guidare la squadra alla salvezza in altrettanti tornei iniziati in malo modo dagli emiliani, centrando, in entrambe le occasioni, l'obiettivo. Nella stagione 2001/2002, dopo essere subentrato in panchina a Daniel Passarella, riesce addirittura a guidare i ducali alla conquista della Coppa Italia, ottenuta battendo in finale la Juventus. A fine stagione lascia la panchina a Claudio Cesare Prandelli, salvo tornare alla guida della squadra nella stagione 2004-2005, quando subentra a Silvio Baldini e riesce a raggiungere la salvezza dopo uno spareggio con il Bologna. Nelle due stagioni successive rimane in Emilia come allenatore della squadra giovanile del Parma, mentre per la stagione 2007/08 è ingaggiato come secondo allenatore dal Varese. Dalla stagione 2008-2009, invece, viene scelto come primo allenatore.

  1. ^ Sebastianfrey.it, su sebastienfrey.it, 10-02-2008.