OpenCL

linguaggio di programmazione
Versione del 13 ago 2008 alle 02:33 di Thijs!bot (discussione | contributi) (Bot: Aggiungo: nl:OpenCL)

OpenCL (Open Computing Language) è un linguaggio per le GPGPU basato sul C99 sviluppato dalla Apple in cooperazione con altre società. La sua introduzione è prevista in Mac OS X 10.6 Snow Leopard[1], ed è stato proposto come standard aperto che sarà mantenuto dal Khronos Group.

Il nome è stato pensato per ricollegarsi ad OpenGL ed OpenAL, che attualmente sono standard industriali aperti rispettivamente per la grafica 3D e il rendering audio posizionale, per sfruttare le potenzialità delle attuali GPU oltre il rendering grafico.

Secondo il comunicato stampa[1]:

Snow Leopard estende ulteriormente il supporto per l’hardware moderno con Open Computing Language (OpenCL), che permette a qualsiasi applicazione di attingere agli ampi gigaflop di potenza di calcolo delle GPU che era in precedenza disponibile solo per gli applicativi grafici. OpenCL si basa sul linguaggio di programmazione C ed è stato proposto come uno standard aperto.

È stato annunciato che la prima implementazione userà compilatori basati sulle tecnologie LLVM e Clang.

Voci correlate

  • CAL (ex CTM (Close To Metal)), Framework di AMD per la programmazione delle sue GPU ATI Radeon HD e FireStream. Il modello di programmazione proposto è di tipo streaming, con forti richiami ai linguaggi data oriented. Usa una specializzazione di Brook, denominato Brook+ di ispirazione vettoriale.
  • CUDA, framework C proposto da Nvidia per la programmazione di GPU a partire dalla famiglia GeForce G80. Comprende un compilatore per un superset del linguaggio C - NVCC - e una serie di librerie di primitive implementate a vari livelli di complessità. Comprende un nutrito insieme di esempi applicativi e un ambiente di emulazione e debug. Compatibile con MSVC 2005 (piattforma Windows XP), GCC (piattaforme Linux e OSX).
  • Intel Larrabee

Note

  1. ^ a b Apple mostra un’anteprima di Mac OS X Snow Leopard agli sviluppatori, su apple.com, Apple, 9 giugno 2008. URL consultato il 16 giugno 2008.
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