Cosmide
Un cosmide, originariamente descritto da Collins e Hohn nel 1978, è un tipo di vettore utilizzabile nelle tecniche di clonaggio[1] tipiche dell'ingegneria genetica. La tipicità dei cosmidi consiste nella presenza di sequenze cos (scoperte nel batteriofago lambda[2]), che permettono al cosmide di alloggiare fino a 50kbps (mentre un plasmide[3] può mantenerne al massimo 20).
Utilizzo
Nel cosmide in cui sono stati inseriti i siti cos (estremità coesive) del batteriofago,questi siti permettono l'impacchettamento del DNA nel virone lambda. Una caratteristica molto importante di questi vettori è data dal fatto che permettono di clonare grossi frammenti di DNA (dai 32 ai 45 kb), e questo è utile soprattutto per il clonaggio di geni cromosomali di eucarioti dove sono presenti grandi quantità di DNA. Nei cosmidi il DNA può essere immagazzinato in una particella fagica invece che in un plasmide. Le particelle fagiche risultano molto più stabili rispetto ad un plasmide e il DNA ricobinante ha la possibilità di essere mantenuto per un periodo più lungo (genoteca)
Note
- ^ Un vettore di clonaggio è una macromolecola biologica (o un sistema più complesso) al cui interno può essere inserito un frammento di DNA
- ^ Il fago lambda è un virus che parassita il batterio Escherichia coli (una delle specie principali di batteri che vivono nella parte inferiore dell'intestino di animali a sangue caldo) di cui può provocare la distruzione per lisi
- ^ Un plasmide è piccolo filamento circolare di DNA utilizzabile come vettore di acidi nucleici tra diversi sistemi cellulari