Rik Smits
Rik Smits (Eindhoven, 23 agosto 1966) è un ex cestista olandese, che ha giocato per 12 stagioni nella NBA.
Carriera cestistica
Rik Smits è stato un centro tradizionale (piuttosto in vista negli anni novanta), alto 2,24 metri e pesante 114 chili.
Nel Draft NBA del 1988 attirò l'interesse di numerose squadre: nei suoi 4 anni di università a Marist College (dal 1985 al 1988) aveva condotto la sua squadra a traguardi elevati, e nella sua ultima stagione aveva stupito in molti collezionando una media a partita di 24,7 punti, 8,7 rimbalzi, 3,9 stoppate e il 62% di precisione al tiro.
Al draft gli Indiana Pacers lo selezionarono spendendo la 2° scelta assoluta. Sin dall'inizio, Smits ricevette un notevole spazio in squadra, con un minutaggio superiore alla mezza partita, anche per via del drammatico infortunio che chiuse prematuramente la carriera di Steve Stipanovich, allora centro titolare dei Pacers. Il ragazzo olandese maturò in breve tempo, e con le medie di 11,7 punti e 6,1 rimbalzi venne scelto per il 1° quintetto rookie. Negli anni successivi si confermò sempre di più una sicurezza per Indiana, che per 4 stagioni successive vengono eliminati al primo turno della post-season; in particolare, ai playoff del 1993 Rik Smits gioca alla grande, superando la media dei 22 punti a partita.
Nel 1994 per i Pacers avviene la svolta, come grande potenza delle squadre ad est: guidati da un Miller strabordante, la squadra di Indianapolis raggiunge le finali di Conference; agli avversari, i New York Knicks, storici rivali dei Pacers negli anni novanta, occorre vincere gara 7 per aggiudicarsi la serie ed approdare alle Finals. Nel 1995 Smits raggiunge quasi i 18 punti a partita nella stagione regolare; ai playoff, Indiana si riconferma fra le primissime ad est, battendo per la prima volta i rivali di New York e conquistandosi nuovamente l'accesso per la finale della Eastern Conference; anche stavolta i Pacers vengono liquidati per 4-3, per mano degli Orlando Magic, ed a nulla servono le importanti medie di 25.5 e 20.1 punti collezionate nella post-season da Reggie Miller e Rik Smits. Fu il 1996 la stagione più prolifica dell'olandese, che con 18.5 punti a partita registrò il suo massimo in carriera nella regular season, ma per la squadra fu però una stagione non felicissima, proprio come quella successiva. Nel 1998 tornarono invece al successo i Pacers, che trascinati da un Miller indemoniato raggiungono ancora una volta la vetta delle Finali ad est, ed ancora una volta vengono sconfitti in 7 partite dai Chicago Bulls. Nel 1998 Smits aveva partecipato all'unico All-Star Game della sua carriera, concludendo la partita delle stelle con 10 punti e 7 rimbalzi, oltre ad un meravigliosa presenza fra gli highlight della serata con uno spettacolare assist da dietro la schiena. Ancora nel 1999 i Pacers vennero sconfitti nella finale della Eastern Conference, per 4-2 dai soliti New York Knicks.
La finale NBA
Il 2000 si apprestava ad essere l'ultima stagione per Smits. I Pacers quell'anno chiusero la stagione con uno dei migliori record della loro storia (56 vinte - 26 perse); ai playoff il loro cammino non si fermò neanche di fronte ai Knicks, che sconfissero 4-2 nelle finali dell'Est, raggiungendo per la prima ed unica volta nella storia della franchigia le Finals NBA. La squadra campione ad Ovest erano i Los Angeles Lakers, allora decisamente la formazione più forte della lega. Smits si trovò faccia a faccia contro Shaquille O'Neal, che attraversava in quel periodo il miglior stato di forma della sua carriera, ma nonostante ciò l'olandese non sfigurò. La serie, apparentemente fuori discussione a favore dei californiani, si rivelò più combattuta del previsto, anche grazie ad alcune eccellenti prestazioni di Reggie Miller e di Jalen Rose. I Pacers alla fine si arresero, dopo aver impegnato i Lakers per ben 6 partite.
Rik Smits si ritirò in quella estate 2000, dopo 867 partite disputate con 14,8 punti e 6,1 rimbalzi per partita.
Curiosità
- Venne soprannominato dai tifosi "The Dunking Dutchman" (l'Olandese schiacciatore), in riferimento al leggendario Olandese volante (The Flyng Dutchman).
- Indossa scarpe taglia 20 (misura americana). [1]