Prato alla Drava

frazione del comune italiano di San Candido

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La cappella di Loreto

Prato alla Drava (in tedesco Winnebach) è un paese di confine della Provincia Autonoma di Bolzano. Prato alla Drava, fino al 1928, era un comune autonomo, poi insieme a Versciaco (ted. Vierschach) è divenuta una delle frazioni di San Candido (ted. Innichen).
Il paese si trova a 1188 m s.l.m.

Esso è l'ultimo paese italiano, presso il confine con l'Austria, nell'Alta Val Pusteria. Con il nome Pusteria si intende sia la valle del fiume Rienza, tributario dell'Isarco, sia l'alta valle della Drava, affluente del Danubio e appunto Prato Drava si trova sulla Drava, alla confluenza di un piccolo rio che in passato devastò il paese con ripetute alluvioni.

Prato alla Drava ha una stazione ferroviaria sulla linea internazionale San Candido-Lienz in un tratto gestito dalle ferrovie austriache. Fino al confine la linea di elettrificazione è caratterizzata dalla catenaria italiana, per essere sostituita da quella austriaca subito dopo il confine. Tuttavia la tensione non è quella italiana 3000 cc, ma quella austriaca (corrente alternata 15 2/3 Hz, 15.000 Volt). In passato la stazione era stata disabilitata per problemi di controllo doganale. Realizzata l'Unione Europea e venuti meno i motivi della chiusura della stazione, non si è provveduto a riprestinarla. Anche i servizi autobus nel tratto italiano e in quello austriaco sono completamente separati.

È in corso la realizzazione, insieme a Versciaco, di un impianto di teleriscaldamento, alimentato con la biomassa di recupero delle locali segherie.

Per il paesino passa la pista ciclabile Dobbiaco - Lienz che da Dobbiaco porta a Lienz e parte anche la Jakobsweg, ovvero un tratto del Cammino di Santiago di Compostela.

Data la sua posizione di confine, la città venne adibita ai tempi di Mussolini, ad una funzione ritardante, nel caso in cui Hitler avesse voluto invadere l'Italia da lì. Furono quindi costruiti numerosi bunker sulle cime di confine più alte, ma anche nel paese, dove ancora oggi è visibile un fossato anti carro, a forma di "Y" che taglia il paese. Queste opere fortificate facevano parte dello Sbarramento Prato Drava del Vallo Alpino in Alto Adige.

Chiesa parrocchiale di San Nicolò

La chiesetta sorge sopra una collinetta, ed è circondata da un piccolo cimitero. La collinetta è raggiungibile attraverso una Via Crucis, le cui cappelle contengono statue lignee, nel tipico stile. La chiesa è originaria del XII secolo, ampliata in stile gotico nel '500 e resa barocca all'interno grazie alla maggiore disponibilità di soldi.

Cappella di Loreto

La sua origine è dovuta a Jochann Klettenhammer, oste del paese, che di ritorno da un pellegrinaggio a Loreto, riportava una copia di quella chiesa. Da qui ne fece costruire una copia accanto a casa sua, nello stile e nella forma della cappella delle Grazie. La sua costruzione si ebbe nel 1650. Nel 1761, la chiesa fu investita dai detriti dei due torrenti (Mittereggerbach e Muhlbach) tanto che dovette essere rialzata. Nel 1719, 1755, 1763, 1882 e infine nel 1965 si accumularono sempre dei grossi detriti accanto alla cappella, ma senza mai distruggere la cappella. questo è considerato dai più devoti come un miracolo.

L'affresco esterno rappresenta il leggendario trasporto della santa Casa a Lorento.

Fino al 1870, accanto a questa cappella, sorgeva l'albergo Klettenheim, che fu demolito per far spazio alla linea ferroviaria. Per i locali, il nome di questa cappella è Klettenhammerkirchl.

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