Invecchiamento della popolazione
Con l'espressione inglese Ageing society si designa la società mondiale e la sua tendenza all'invecchiamento demografico. È quindi più corretto parlare di Ageing Population, la popolazione che invecchia (quota percentuale di persone over 65). Invecchiano le persone ed invecchia quindi la popolazione, ma la società nel suo insieme rimane tale. Non solo l'età media della popolazione è aumentata negli ultimi decenni in modo straordinario, ma anche le previsioni di autorevoli organismi internazionali per i prossimi decenni confermano questa tendenza. Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, infatti, nel 2050 l'età media a livello planetario sarà di 38 anni, mentre nel 1990 era di 26 anni (con un aumento pari a oltre il 46% in 60 anni)[senza fonte]. Si tratta di un fenomeno unico nella storia dell'umanità, di notevole rilevanza sia relativamente che assolutamente.
L'invecchiamento nel mondo
L'Europa è il continente che detiene il primato dell'età media più alta: già nel 1990 era di 37 anni, mentre nel 2050 l'ONU prevede che sarà di 47 anni. Viceversa l'Africa è il continente più giovane (secondo le previsioni lo rimarrà a lungo): mentre era di 18 anni nel 1990, secondo le proeizioni sarà di 31 anni nel 2050, con un aumento record di oltre il 70%. Si collocano in una zona intermedia le altre macroaree del pianeta: da 26 anni (nel 1990) a 39 anni (nel 2050) in Asia, da 36 anni a 42 in Nord America, da 24 anni a 38 in America Latina e nei Caraibi, da 31 anni a 39 in Oceania.
L'aumento dell'età media nell'Unione europea
Più in particolare consideriamo l'incidenza della popolazione residente con almeno 65 anni d'età nei Paesi dell'Unione europea, che nel 2005 era pari al 17,2% (Ue a 15). È evidente l'aumento per il passato, se si considera che nel 1990 era pari al 14,6%, ma si è previsto anche un aumento per il futuro (18,1 nel 2010, 19,4 nel 2015 e 20,7 nel 2020). Nel 2005 il record assoluto è detenuto dall'Italia, con una percentuale pari al 19,4% – in seconda posizione tra i Paei OCSE dopo il Giappone – a cui seguono la Grecia (18,6%) e la Germania (18,3%). Tra una percentuale del 17% e del 18% si collocano, invece, il Belgio e la Spagna (entrambe al 17,3%), preceduti di poco dalla Svezia (17,4%). Seguono la Francia (16,5%), l'Austria (16,1%) e il Portogallo (16%). Se le previsioni sono corrette nei due Paesi OCSE in cui l'invecchiamento è maggiore, l'Italia e il Giappone, all'incirca una persona su quattro sarà ultrasessantacinquenne nel 2020 (23,5% in Italia e 27,8% nel Sol Levante).
Cause dell'invecchiamento demografico
Nell'Unione europea l'invecchiamento della popolazione è fondamentalmente una conseguenza di quattro fattori che interagiscono tra loro:
- Basso numero medio di figli per donna, pari a 1,5 nell'UE a 25 (si tenga conto che in Italia è pari a circa 1,3), decisamente inferiore a un tasso del 2,1, necessario a stabilizzare idealmente la popolazione (in assenza di immigrazione). Secondo le proiezioni il numero medio di figli per madre è destinato ad aumentare leggermente, raggiungendo una cifra pari a 1,6 entro il 2030.
- Diminuzione della fecondità degli ultimi decenni, in controtendenza rispetto al baby-boom del dopoguerra, attualmente è causa dell'aumento della popolazione tra i 45 e i 65 anni; gli anziani dovranno essere mantenuti da un numero progressivamente minore di persone in età lavorativa. Il fenomeno, tuttavia, dovrebbe esaurirsi entro qualche decennio.
- Aumento delle aspettative di vita alla nascita, che dal 1960 ai giorni nostri è già aumentata di 8 anni, mentre aumenterà di altri 5 anni entro il 2050 (stando alle previsioni). In sostanza: gli europei che nel 2050 avranno 65 anni potranno in media vivere 5 anni in più dei 65 enni di oggi. Dunque, saranno molte di più le persone di 80-90 anni e, soprattutto, ci sarà bisogno di più assistenza
- Immigrazione: tende a ringiovanire la popolazione, visto che i migranti in genere sono in età lavorativa. Secondo le proiezioni di Eurostat entro il 2050 dovrebbero entrare nell'Unione europea circa 40 milioni di persone.
Conclusioni
Il forte aumento della popolazione anziana a livello planetario, oltre ai problemi strettamente previdenziali, sarà accompagnato da una maggior richiesta di prestazioni sociali e sanitarie. In generale, sul piano demografico strutturale, si stanno verificando i seguenti fenomeni:
- senilizzazione progressiva (aumento del numero di anziani e, in particolare, dei centenari)
- femmilizzazione della vecchiaia (le donne sono più longeve)
- diminuzione della natalità
- allungamento dei tempi improduttivi (prima e dopo il periodo di attività lavorativa)
- estensione del periodo di morbilità (più anni d'esposizione a malattie patologiche e/o croniche)
È quindi auspicabile che gli interventi in favore degli anziani siano a carattere strutturale ovvero di supporto alle famiglie di chi è nella fascia della terza età, ma anche alla più vasta rete sociale (formale e informale). È evidente che promuovere un'anzianità attiva (successful ageing) significa essere di giovamento sia al singolo individuo che all'intera collettività: secondo l'Organizzazione mondiale della sanità ciò comporta minori costi ma anche una maggiore efficienza. L'invecchiamento della popolazione mondiale è uno dei processi epocali più rilevanti e procede in modo inarrestabile, a ritmi molto elevati.
Bibliografia
- Rapporto Nazionale 2007, Ageing Society-Osservatorio della Terza Età, Roma 2007 - www.ageingsociety.com
- Rapporto Onu sulla Popolazione Anziana – Anno degli anziani – 1999
- Secondo rapporto dell'Onu su “Invecchiamento della popolazione mondiale: 1950-2050”
- Dati OCSE
- Rapporto della Commissione delle Comunità europee del 12 Ottobre 2006
Ageing Society-Osservatorio Terza EtàAgeing Society nasce da un gruppo di studio internazionale "International Antiageing Research Group" trasformatosi, nel 1998, in un’Organizzazione internazionale, no profit, avente in Italia natura giuridica di Associazione di Promozione Sociale - iscritta al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale Legge 7/12/2000 n. 383 con il n. 60, con provvedimento n. D.P.S.P./R1/783/ASS, del 21/11/2002.
L'Associazione, attraverso le competenze specifiche dei componenti del proprio Comitato Scientifico, promuove ricerche e studi in tema di aspetti biologici, clinici e sociali connessi con l'invecchiamento della popolazione, allo scopo di contribuire allo sviluppo delle conoscenze scientifiche ed all'ottimizzazione delle risorse economiche e delle strategie sociali e politiche necessarie per affrontare l'esplosione demografica della terza età.
L'Associazione pubblica annualmente un "Rapporto nazionale sulla condizione ed il pensiero degli anziani". Elabora inoltre, su richiesta delle pubbliche amministrazioni, analisi e proposte sulla condizione ed il pensiero degli anziani o di soggetti fragili in ambito territoriale. Per richiederne una copia clicca qui. L'Associazione, anche in collaborazione con Istituzioni Pubbliche e Organismi rappresentativi della società civile, promuove studi e ricerche, sondaggi ed indagini conoscitive, eventi divulgativi in coerenza con i disposti statutari. Promuove iniziative finalizzate alla migliore tutela dello stato di salute della popolazione con particolare riferimento alla qualità della vita nella terza e quarta età.
International Life Awards Al fine di favorire la diffusione di una cultura finalizzata all'ottenimento di un sano invecchiamento, eroga borse di studio, premi di ricerca, contributi liberali nonché premi e riconoscimenti nazionali e l'International "Life" Award.
L'Associazione è articolata in :
Comitato di Presidenza Comitato Scientifico Referenti Regionali e Provinciali Il Comitato Scientifico è articolato in dipartimenti tematici (Dipartimento Studi Economici; Dipartimento Scienze Mediche; etc.).
L'Associazione, attraverso la stipula di appositi accordi di collaborazione, si avvale, per lo sviluppo sul territorio di specifici progetti di ricerca, di Partners rappresentativi di entità, mediche e sociali, funzionali al migliore sviluppo delle conoscenze sulla condizione della terza e quarta età in Italia ed in Europa. Nelle leggi finanziarie degli anni 2002 e 2003 sono state recepite proposte e studi da noi elaborati che ci vedono specificatamente citati negli allegati tecnici delle predette leggi dello Stato.
PRESIDENTE CV DEL PROF.EMILIO MORTILLA
Nato a Palermo il 29 .09.1946 Studio: Via Giuseppe Palumbo, 12 – 00195 Roma Tel. 06.39751914 – Fax. 06.97999694 e.mail emilio.mortilla@yahoo.it – www.ageingsociety.com - cell. 346.5033482 – 348.5911329
BENEMERENZE ED INCARICHI
• Membro della Fondazione Nuova Italia – Novembre 2007 • Responsabile del settore housing sociale della Cabina di Regia delle politiche sociali, dell’housing sociale e governo del territorio. Luglio 2007 • Membro Comitato Promotore della Fondazione Fare Futuro –Febbraio 2007. • Vice Presidente di Assoforum. 2007 • Membro con funzioni di Coordinatore della “Commissione Interministeriale per le politiche sociali e la riqualificazione urbana ed abitativa“ D.M. 23 Marzo 2006 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero del Welfare. • Membro Comitato Scientifico FederSanità A.N.C.I.- Marzo 2006; • Membro Comitato Scientifico U.N.E.S.C.O. – Commissione D.E.S.S. – Luglio 2005; • "Man of the year 2003" for Health Science - proclaims from the Presidency of the Corps Diplomatique of The United States of America - 2nd July 2003; Onorary Member of Corps Diplomatique United States of America; • Full Member for Sanitary Sciences of the International Accademy of Authors of Scientific Discoveries and Inventions - 17/04/03; • World Humanity Award (anno2002) from Ecumenical World Patriarchate with State Privileges; • Gold Hercules International Award of Knights per "L'organizzazione sanitaria " 7 Novembre 2002; • Commendia Teutonica di Grazia e Devozione - Sovereign Military Teutonic Order of Levant 12/06/01; • AA/AA1996/1999 Membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Universitario Labtegnos; • A/A 1998/1999 Cons. Delegato per la Formazione in Sanità del Consorzio Universitario “Labtegnos”; • Accademico dell’Internationale Burckhardt Akadem - 23/11/1995; • Cavaliere al merito della Repubblica Italiana - D.P.R. 2 Giugno 1997; • Laurea h.c. in Chimica Farmaceutica - Università “Pro Deo” di New York - 1993 ; • Accademico Socio Effettivo - Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria - D.M. n°602/’86.;5; • Accademico Socio Corrispondente - Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria - D.M. n°4504/’84;
• 1984 -1999 - Membro del Consiglio di Reggenza dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; • 1989 al 1999 Segretario Generale dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria. • 1997 Membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana Fitness e Scienze Motorie. • 1998 -Vice Presidente della Società Italiana di Biologia e Clinica dell’Invecchiamento; • 1998/2001 Direttore del Dipartimento Sanità dell’Istituto di Ricerche “ Semeion“; • 04/2001 Socio Fondatore e Membro Vitalizio del Consiglio di Amministrazione dell’University College for Advanced Technology.- International Foundation ; • 06/2002 Segretario Generale dell' University College for Advanced Technology e titolare cattedra di Bioetica; • President of International Anti-ageing Research Group – 1997-2000; • Dal 2001 Presidente di “The Ageing Society -Ageing and Health Study Group –Onlus; • Dal 2002 VicePresidente dell’Associazione Internet Monitoring – Responsabile del settore Formazione on line in medicina; • Dal 1970 al 1993 Responsabile d’area (Italia Centro Meridionale ed Isole ) per l’informazione scientifica, la ricerca e lo sviluppo di specialità farmaceutiche di un’Industria Nazionale; • Consulente di Società Farmaceutiche, Chimiche, Alimentari. e di Telecomunicazioni; • Dal Maggio 2003/2005 responsabile scientifico delle trasmissioni televisive "Fra il dire ed il fare"- e “ R@gionando “ sul network nazionale Odeon TV.
ATTIVITÀ DIDATTICA E DI RICERCA
• Anno Accademico 2006/2007 – Docente di “ Medicina ed immigrazioni: aspetti demografici, tecnici e socio sanitari “ del Master in “ Scienze delle Migrazioni “ dell’Università Europea di Roma.
• 2005-Docente di Bioetica IV Master in Medicina Internazionale–International Medicine Society
Consorzio universitario Internazionale per la Formazione e la Comunicazione FOR.COM.
• Docente di Bioetica A.A. 1996/1997 - 1997/1998 - 1998/1999 - 1999/2000 presso l’Università degli Studi “ G. D’Annunzio “ di Chieti- Facoltà di Medicina - Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport -D.U. Terapisti della Riabilitazione;
• Docente di Bioetica A.A. 1997/’98 e riconfermato nel 1998/’99 presso l’Università degli Studi di Siena - Dipartimento di Chirurgia e Scuole di Specializzazione. Corso di Flebologia;
• 1991 al 1999 Direttore del Centro Ricerche e Studi post-Universitari A.S.A.S;
• 1991 al 1999 Docente di Bioetica di n° 8 Masters post-universitari in discipline specialistiche mediche;
• Dal 1996 Professore onorario e lettore di Psicologia presso l’European University di Mosca;
• N°48 pubblicazioni scientifiche. Relatore e Chairman in oltre 100 Congressi nazionali ed internazionali.
• E’coautore di “ Politiche urbane ed abitative del cittadino della Terza età” Edizioni del Ministero delle Infrastrutture. 735 pag. -2006;
• E’coautore di “ La residenza Messapica e le nuove tecniche di costruzione nelle politiche urbane e residenziali del Terzo Millennio” Edizioni del Ministero delle Infrastrutture. 323 pag. - 2006
• E’ autore, con il Prof. Andrea Monorchio, del – “ Rapporto Nazionale sulla Condizione ed il Pensiero degli Anziani: analisi e proposte “:
Edizione 2006, 1330 pag.– editore Digimec s.r.l.;
Edizione 2007, 1750 pag.– editore Noema s.r.l..