Cavese 1919

club calcistico italiano di Cava de' Tirreni

La Società Sportiva Cavese 1919 è la principale società calcistica di Cava de’Tirreni, in provincia di Salerno.

S.S. Cavese 1919
Calcio
File:Cavese stemma
Aquilotti
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali bianco e blu
InnoAquila in viaggio
Aquilotti siete forti

Dati societari
CittàFile:Cava de' Tirreni-Stemma.png Cava de’Tirreni
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoLega Pro Prima Divisione
Fondazione1919
PresidenteItalia (bandiera) Antonio Fariello
AllenatoreItalia (bandiera) Andrea Camplone
StadioComunale “S. Lamberti”
(15.200 posti)
Sito webwww.sscavese1919.it
Palmarès
Trofei nazionali1 Supercoppa di Lega Serie C2
1 Scudetto Dilettanti
Si invita a seguire il modello di voce

Fondata nel 1919, i suoi colori sociali sono il bianco ed il blu.

Gioca le sue partite casalinghe presso lo stadio “Simonetta Lamberti” di Cava, la cui capienza è di poco più di 15.000 posti.

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Simonetta Lamberti.


Storia

Le origini

L’Unione Sportiva Cavese è fondata nel 1919.

Il club milita inizialmente in Seconda Categoria (Serie B) per alcune stagioni.

Nel 1921 gioca degli spareggi per la promozione in Prima Divisione (Serie A), perdendoli contro la Nocerina (che però non è ammessa in massima serie).

L’anno dopo il club si fonde con il Libertas Sporting Club, altra squadra locale, in modo da diventare più competitivo. Sempre nel 1922 gioca ancora una volta degli spareggi con la Nocerina. Gli avversari, però, non si presentano in campo alla “bella” e la Cavese viene promossa in Prima Divisione grazie anche alle mancate iscrizioni alla massima serie di Puteolana e Salernitana.

La prima stagione in Prima Divisione non inizia, però, bene per la Cavese che alla prima giornata perde in casa contro lo Stabia per 4-2. Gli aquilotti, però, si riprendono e sconfiggono in trasferta Internaples (che poi nel 1926 cambierà nome in Napoli) e Bagnolese. Purtroppo, in seguito alla morte del suo allenatore, la squadra attraversa un periodo di crisi perdendo tutte le restanti partite, tranne quella contro la Bagnolese vinta a tavolino. Alla fine arriva quarta nel girone campano dietro a Savoia, Internaples e Stabia.

Nella stagione 1923-24 la Cavese migliora ancora. Ma purtroppo manca di un punto la qualificazione alle semifinali di Lega Sud a causa di una decisione della FIGC che trasforma il risultato di Stabia-Cavese, finita 1-1, in un 2-0 a tavolino a favore dello Stabia privando alla Cavese di un punto preziosissimo.

Nella stagione 1924-25 la Cavese riesce finalmente a qualificarsi alle semifinali di Lega Sud, giungendo seconda nel girone campano. È inserita nel girone B insieme a Liberty Bari, Alba Roma e Messinese; gioca bene e arriva seconda dietro l’Alba Roma che si qualifica alla Finale Lega Sud.

Purtroppo, nell’estate del 1925, la squadra non riesce ad iscriversi al successivo campionato di Prima Divisione per problemi economici, militando, nel successivo decennio sempre nelle serie minori.

Gli anni ‘30 e ‘40

La Cavese, dopo una crisi durata circa un decennio, si riprende e nel 1936-37 viene promossa in Prima Divisione (la quarta serie). Nel frattempo è inaugurato un nuovo stadio, che viene intitolato a Francesco Palmentieri, un cittadino cavese morto nella guerra civile spagnola.

Nel 1939-40 la Cavese, rinforzata dall’arrivo del giocatore Virgilio Felice Levratto - che aveva militato in passato in squadre di Serie A come Hellas Verona, Genoa, Inter e Lazio - riesce a vincere il campionato di Prima Divisione ed è promossa in Serie C.

Nella stagione successiva la Cavese inizia male il campionato e alla fine del girone d’andata è ultima in classifica. Ma si riprende nel girone di ritorno e alla fine si salva senza fatica arrivando settima in classifica.

Nella stagione 1941-42 gli aquilotti disputano un ottimo campionato arrivando terzi dietro Salernitana e Ternana.

Nel 1942-43 la Cavese arriva ottava.

Nel 1944 e nel 1945 non si disputa nessun campionato per via della guerra.

Quando i campionati riprendono, nel 1945-46, la Cavese dovrebbe partecipare al campionato di Serie C ma non riesce ad iscriversi per mancanza di fondi.

La squadra metelliana torna a disputare un campionato ufficiale soltanto nel 1948/49, quando si iscrive in Seconda Divisione. In quella stagione vince il campionato e viene promossa in Prima Divisione.

Anche la stagione successiva in Prima Divisione la Cavese disputa un ottimo campionato, vincendo il proprio girone e qualificandosi agli spareggi; la squadra campana vince anche gli spareggi ed è promossa in Promozione. In quella squadra milita lo slavo Petar Manola che in passato ha militato nella Lazio e nel Napoli.

Gli anni ‘50

La Cavese, in vista della stagione 1950-51, si rinforza ma non riesce ad andare oltre un ottavo posto.

La stagione successiva è invece trionfale: la Cavese vince, infatti, il campionato, staccando di ben sei punti la Nocerina. Purtroppo, a causa di una riforma dei campionati, non è promossa in Serie C ma nella neocostituita IV Serie, dove resta fino alla stagione 1954-55.

In quella stagione, la Cavese, indebolita dalle partenze di Biondo e Willicich, disputa un campionato disastroso. Arriva ultima con soli 13 punti e viene retrocessa in Promozione dove gioca dal 1955-56 al 1968-69.

Dopo un campionato anonimo chiuso al sesto posto, nel 1956-57 la Cavese sfiora la promozione in IV Serie, arrivando seconda a parimerito con la Nocerina, ad una sola lunghezza dal capolista Nola.

A questo ottimo piazzamento seguono, però, campionati anonimi sfiorando addirittura la retrocessione nella categoria inferiore nei campionati 1958-59 e 1959-60.

Gli anni ‘60

Dopo un’altra salvezza stentata nel 1960/61, nel 1961/62 la Cavese disputa un ottimo campionato chiudendo al terzo posto dietro a Battipagliese e Nocerina.

Nella stagione 1962/63, poi, sfiora di nuovo la promozione, arrivando seconda dietro la Battipagliese.

Nel 1963/64, la Cavese, nonostante una penalizzazione di tre punti, vince il proprio girone e si qualifica alle finali regionali per la Serie D, perdendole.

Dopo alcuni campionati anonimi, nella stagione 1967/68 la Cavese arriva terza con 3 punti in meno del capolista Sorrento. Il capocannoniere aquilotto è Cuomo, che segna 14 reti.

Nel 1968/69 la Cavese arriva seconda dietro il Portici ma la Lega decide di ripescarla in Serie D per meriti sportivi. Bomber della squadra Valerio Franchini, che segna ben 29 reti.

Nella stessa stagione è inoltre inaugurato un nuovo stadio, il “Comunale”, uno degli stadi più capienti e moderni della Campania.

Gli anni ‘70

Tornata in IV Serie la Cavese si rinforza in modo da raggiungere una tranquilla salvezza. Sono acquistati Varljen, Brivio, Spolaore e Scarano. Grazie a questi nuovi acquisti la Cavese, nel 1969/70 riesce nello scopo terminando la stagione al decimo posto.

Nel 1970/71 il club, allenato da Pasinato, nonostante le partenze di Franchini, Raccuglia, La Saponara e Ferraro, arriva ottavo.

Nella stagione 1974/75, invece, arriva ultima in Serie D ma non retrocede in seguito alla fusione con la Pro Salerno. In seguito alla fusione la Cavese diviene Pro Cavese.

La Pro Cavese, nella stagione 1976/77 riesce a conquistare la promozione in Serie C e nel 1980/81 è promossa per la prima volta nella sua storia in Serie B.

Nella stessa stagione giunge in semifinale di Coppa Italia di Serie C perdendola contro la Ternana.

Gli anni ‘80

La prima stagione in Serie B per la Cavese si conclude con un 15° posto che permette alla squadra di salvarsi.

La stagione 1982/1983 è indubbiamente la migliore stagione degli aquilotti: in quel campionato, infatti, la Cavese di Rino Santin sfiora un’incredibile promozione in Serie A. Nella prima parte della stagione la Cavese disputa un ottimo campionato terminando il girone d’andata in zona promozione (terzo posto) ma a causa di un calo nel girone di ritorno conclude il campionato al sesto posto. Quel campionato viene ricordato soprattutto per la prestigiosa vittoria per 2-1 a San Siro contro il Milan. I marcatori di quella storica partita furono Joe Jordan per il Milan e Tivelli e Di Michele per la Cavese. Dopo questa incredibile vittoria il club viene soprannominato Real Cavese dalle principali testate sportive italiane. Anche nella sfida di ritorno il Milan non ha vita facile, fermato sul pareggio, cosa che rende la Cavese l’unica squadra insieme alla Sambenedettese imbattuta in campionato contro i rossoneri.

Nella stagione successiva, purtroppo, la Cavese è retrocessa in Serie C1 dopo una sconfitta con la già retrocessa Pistoiese e non riesce più a tornare in Serie B.

Il club, che nel 1986 subisce l’onta della retrocessione in C2 per illecito sportivo, viene posto in liquidazione e rinominato Pro Cavese per poi fallire definitivamente nel 1991 e ripartire dall’Eccellenza con il nome Intrepida Cavese dopo l’unione con la Intrepida di Lanzara presieduta da Pasquale Sorrentino.

Dagli anni ‘90 ai giorni nostri

La Cavese, ripartita dall’Eccellenza dopo il fallimento, riesce in poche stagioni a risalire la china.

Nel 1993/94 vince il campionato d’Eccellenza e ritorna in Serie D.

Pochi anni dopo, nella stagione 1996/97, allenata da “Eziolino” Capuano, riesce a tornare tra i professionisti (Serie C2) vincendo il campionato.

Dopo alcune stagioni in C2, però, nella stagione 2001/02 la Cavese retrocede per illecito sportivo ritornando tra i dilettanti.

Il purgatorio dura soltanto una stagione, in quanto l’anno successivo la compagine biancoblu, allenata dal tecnico emergente Mario Somma, vince il campionato ritornando in C2.

Nella stagione 2003/04 conquista la salvezza senza passare per la lotteria dei play-out, vincendo all’ultima giornata per 1 a 0 a Rutigliano.

Nel 2004/05 il presidente Della Monica cede la società ad un imprenditore per la prima volta non cavese, Ottavio Cutillo; come direttore sportivo viene scelto Nicola Dionisio e allenatore uno sconosciuto Salvatore Campilongo. La Cavese, con una squadra fatta con pochi soldi e tanti giovani, disputa un ottimo campionato ma crolla nel finale scivolando dal 1° al 5° posto; piazzamento tuttavia utile per disputare i play-off promozione dove, dopo aver vinto la semifinale con la Juve Stabia, perde la finale col Gela (sbagliando tra l’altro un rigore nella gara d’andata) e dando così addio alla promozione in C1.

Nell’estate 2005 la Cavese rischia di sparire nuovamente dopo che il presidente Ottavio Cutillo rassegna le proprie dimissioni ma, grazie all’intervento di Antonio Della Monica, che presenta proprio nell’ultimo giorno utile la fidejussione bancaria, la Cavese riesce ad iscriversi in extremis alla Serie C2. Il sogno promozione, interrotto per un soffio l’anno precedente, si realizza nella stagione 2005/06. La Cavese vince agevolmente il campionato di Serie C2 e ritorna, dopo 15 anni, in C1.

Tuttavia, la sera stessa dei festeggiamenti per la storica promozione, un tragico evento gela la Cava sportiva mentre ancora si gioisce per il traguardo appena raggiunto. Difatti Catello Mari, difensore della Cavese da due stagioni, perde la vita in un incidente stradale all’uscita del casello autostradale di Castellamare di Stabia. Tutta la città è in lutto, passando dalla gioia al dolore immenso. Le città di Cava de’Tirreni e Castellamare di Stabia (paese natale di Catello), rivali calcisticamente da sempre, con la morte di Catello dicono stop alla violenza tra le due città.

La Cavese, per la stagione 2006/07, viene inserita nel girone B della C1 in cui spicca soprattutto il derby con la Salernitana, storica rivale dei metelliani, assente da 21 anni durante i quali le due società hanno sorti totalmente diverse. La rivalità tra le due tifoserie, molto accesa negli anni passati, si smussa proprio in quest’anno grazie (purtroppo) alla scomparsa di Catello Mari; infatti all’indomani della tragedia, lo stadio Arechi di Salerno in occasione di una partita, omaggia lo sfortunato calciatore con cori e striscioni di commiato, rendendo partecipe anche il popolo sportivo di Salerno del dramma che aveva colpito gli sportivi cavesi e non solo. La Cavese nella stagione 2006/07, sfiora la promozione in Serie B perdendo la semifinale play-off contro il Foggia al 95° minuto dopo aver recuperato tre gol di svantaggio alla squadra pugliese (l’andata era finita 5 a 2 per i dauni).

Nella stagione 2007/08 Campilongo lascia la Cavese dopo 3 stagioni ad alti livelli firmando proprio col Foggia. Alla guida della squadra viene chiamato Renato Cioffi, reduce da due campionati vinti consecutivamente (CND e C2) a Sorrento; la squadra però non riesce a ripetere la strepitosa stagione dell’anno precedente, anzi comincia male il campionato racimolando pochissimi punti. Dopo l’esonero di Cioffi (settembre) e l’assunzione del nuovo allenatore Aldo Ammazzalorso, la situazione, pur senza grossi salti di qualità, sembra essere migliorata, ma il 17 gennaio anche l’argentino rassegna le dimissioni, snervato da una politica-mercato cervellotica da parte della società. L’ultima fase del campionato vede la Cavese affidata ad Aldo Papagni, ex Taranto, che la conduce alla salvezza dopo un torneo, tirando le complessive somme, del tutto anonimo.

La stagione 2008-09

La stagione 2008/09 parte sotto la guida tecnica di Andrea Camplone e un’ossatura rimasta sostanzialmente quasi intatta rispetto alla stagione precedente.

I principali nuovi innesti sono il portiere Petrocco e gli esterni Bernardo e Schetter (quest’ultimo di ritorno da un prestito annuale) dal Messina e l’attaccante Mallardo dalla Battipagliese (Eccellenza regionale), autentica scommessa del ds Dionisio.

Dopo il buon esordio in Tim Cup con la vittoria casalinga per 3 a 1 contro la Biellese, il cammino biancoblu si ferma a Grosseto, dove la Cavese è sconfitta 4 a 2.

Rosa 2008/09

Portieri
  Giuseppe Inserra
  Giancarlo Petrocco
  Raffaele Sorriso
Difensori
  Achille Andreozzi
  Luigi Cipriani
  Vincenzo Di Pietro
  Alessandro Farina
  Giammarco Frezza
  Alberto Nocerino
  Luca Pierotti
Centrocampisti
  Gerardo Alfano
  Giuseppe Anaclerio
  Francesco Favasuli
  Gianluca Porro
  Vincenzo Riccio
  Daniele Scartozzi
  Michele Siano
  Filippo Viscido
Attaccanti
  Giuseppe Aquino
  Vittorio Bernardo
  Giuseppe Mallardo
  Antonio Schetter
  Henry Shiba
  Tonino Sorrentino
  Nazzareno Tarantino
Allenatore
  Andrea Camplone
Allenatore in 2a
  Dario Rossi


Collegamenti esterni

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