Osho Rajneesh
Rajneesh Chandra Mohan Jain (11 dicembre, 1931 - 19 gennaio, 1990), meglio conosciuto durante gli anni 1970 come Bhagwan Shree Rajneesh e più tardi come Osho Rajneesh. Ha vissuto in India e negli Stati Uniti e fu il fondatore e leader del "Movimento Osho-Rajneesh" (Osho-Rajneesh movement), un controverso nuovo movimento filosofico che la maggioranza può ricordare come "Gli Arancioni", da non confondere peraltro con gli Are-Krisha per l'identità di colore della tunica indossata.
Osho Rajneesh, che viene definito dai seguaci "Maestro di Vita", ha fondato il suo movimento, o, per usare la sua stessa espressione "ha trovato l'illuminazione" (samadhi) all'età di 21 anni e da allora cominciò a proporre le sue tecniche di meditazione dinamica per il raggiungimento del cosiddetto "risveglio", lo stesso risveglio concepito dall'ex padre gesuita Anthony de Mello nei suoi popolarissimi libri, che si può riassumere nel concetto più universale di "consapevolezza" del proprio essere spirituale.
Elemento di originalità dell'opera di Osho in anni di diffuso interesse per la tradizioni spirituali orientali, con forti connotazioni di moda e superficialità, fu l'intenzione di adattare millenari concetti e pratiche di culture lontane al moderno uomo occidentale. Osho Rajneesh ebbe modo di affermarsi nel mondo occidentale fondando una comune nello stato dell'Oregon (USA) presso il ranch "Big Muddy" ad Antelopenne ribattezzato "Rajneeshpuram ("Essenza di Rajneesh"), di ben 65.000 acri, riscuotendo un grande successo fino ad ingrandirsi alle dimensioni di una piccola cittadina. Dopo un inizio travolgente, l'intolleranza culturale dei residenti locali, ma più di tutto una serie di scandali che investironono la sua figura (che conobbe brevemente il carcere) e alcuni dei suoi più stretti collaboratori, lo costrinsero ad allontanarsi dagli USA. Dopo aver girato mezzo mondo in cerca di un nuovo posto dove far rinascere il suo hashram (ci fu anche in Italia un movimento di opinione molto forte per permettergli questo, ma l'autorizzazione arrivò dopo la sua dipartita), tornò in India e specificatamente a Poona. Qui stabilì la sua nuova comune, che ancora oggi riceve la visita di centinaia di migliaia di persone l'anno fedeli alla professione dei suoi insegnamenti. Dopo la sua morte ha lasciato a numerosi giudizi critici il movimento da lui creato (cfr. Hugh Milne - stretto discepolo di Bhagwan negli anni di Puna e dell'Oregon - "Bhagwan: The God That Failed"). I suoi libri, o meglio le trascrizioni dei suoi discorsi, sono centinaia, tradotti e letti in decine di lingue, coerentemente alla persistenza del suo movimento. Figura assai controversa e per molti versi criticabile mentre era in vita, circondato da seguaci non tutti irreprensibili, si può riconoscere che tra le sue idee, in cui molti critici hanno ravvisato un sincretismo ingenuo, una mistura di facile effetto di idee proprie delle filosofie orientali (Induismo, Giainismo, Buddismo Zen, Taoismo) e di alcuni tratti del pensiero occidentale (psicologia jungiana, psicologia umanista, l'antica filosofia greca) non mancano contenuti di interesse e di respiro profondo quale echi del genuino ed universale Oriente spirituale da cui attinse.