Template:ComuneCostabissara è un comune in Provincia di Vicenza con 6.662 abitanti[1] sito a Nord-Ovest nella provincia stessa e appartenente alla regione Veneto. Esso fa parte dell’Hinterland, l’insieme dei Comuni detti della cintura della Città di Capoluogo.

Geografia

Posta ad un'altitudine di 51 metri sul livello del mare, essa è situata ai piedi delle colline bissaresi, parti terminali delle Prealpi e facente parte dei Lessini Meridionali Vicentini che comprendono il più noto Monte delle Pignare sede della celebre chiesa lombarda di San Giorgio e del cimitero. Sulle colline, ha sede la famosa località di Madonna delle Grazie. Il 70% del territorio appartiene alla Pianura Padana Veneta, il 7% ad un fondovalle pedecollinare e il restante 23% è collina. Il paese è bagnato dal Torrente Orolo, quasi sempre in secca, e da diversi rogge e fossi, anche per scopo idrico. La più famosa tra questi è la Roggia Bagnara o Roggia Rosa (in veneto: Rosa) che, con una serie di curve, attraversa l'intero paese. Il territorio di Costabissara è formato da una parte urbana, concentrata al centro. Il resto del paese è composta da campi. Non mancano, tuttavia, i quartieri più staccati dal centro come le località Ca' Carraro, San Valentino, Fornaci, San Zeno, Pilastro e, sulle colline, Pignare e Madonna delle Grazie.

Costabissara confina:

Storia

Il paese, dalle ricerche archeologiche che hanno riportato alla luce diversi reperti dell’età del Bronzo, del Ferro e di epoca Romana, è sede di antiche costruzioni che testimoniano la particolare posizione geografica dell’antichità. Sorta su di un posto particolarmente vitale, i primi insediamenti del territorio risalgono alla civiltà paleo veneta nata durante l’età del ferro nel 900 a.C. circa. I ritrovamenti Romani hanno confermato la presenza di insediamenti stabili e l’importanza di un territorio che ospitava parte dell’acquedotto (passante per Villaraspa) che forniva Vicenza. Erano presenti diverse cave di pietra, marmo e calcare. Deriva da queste caratteristiche l'antico nome Costa Fabrica, mantenuto fino a tutto il 1200. Tuttora è possibile osservare alcuni reperti sulle tabelle informative in alcuni parco giochi o su alcune strade in cui sono stati rinvenuti resti.

Verso la metà del VI secolo, con l’arrivo dei Longobardi in Italia, dopo l’occupazione di Vicenza, avvenne la conversione dei Longobardi al cattolicesimo che portò alla costruzione della famosa Chiesa proto cristiana di San Zeno sotto il regno di Teodolinda.

Tra l'XI e il XII secolo la famiglia Maltraverso fu investita del feudo di Costabissara. Ad essi (già possessori di Schio, Lonigo, Santorso, Montegalda e Barbarano) ne successero altre: i conti Costa, il giudice Giacomo Barretta (1261) e i conti di Lozzo, che ottennero l’investitura grazie al vescovo Bernardo Nicelli nel 1280. Dopo solo 5 anni, il 5 gennaio 1285, Alberto Bibe di Padova, procuratore di Lozzo, rinunciò ai diritti per la villa di Costa Fabrica e Nicelli la consegnò a Gualdinello Bissari che pagò al conte di Lozzo 4250 lire. Con l’investitura di Nicelli e la conferma del suo successore, Pietro Saraceno, i conti Bissari entrarono nella storia del paese con un’importanza tale da cambiare il nome dello stesso: da Costa Fabrica divenne Costabissara

  Lo stesso argomento in dettaglio: Conti Bissari.
 
Cancello d'entrata di Villa San Carlo

Dal Regno d'Italia ad Oggi

Dopo l’annessione del Lombardo-Veneto in seguito alla Terza Guerra d’Indipendenza, nel 1866, Costabissara divenne Municipio.

Durante la Prima Guerra Mondiale, Costabissara viene assegnata alle retrovie militari e, dopo la conquista austriaca di Asiago, venne invasa dai profughi che trovarono rifugio nell’odierno comune. Soldati francesi e inglesi passarono per il territorio a riposarsi. Nella Villa Buzzaccarini vi aveva sede un piccolo ospedale francese e in Villa San Carlo il Comando di Brigata e di Divisione. Con la disfatta di Caporetto, Costabissara entra a far parte della seconda linea e vengono costruite trincee e fortificazioni per la difesa del nemico austro-ungarico. La popolazione raggiunge il numero di 5.000 abitanti a causa dei profughi che arrivano con tutta la famiglia. Da quel momento, la popolazione emette un voto: se il paese si salva dalla tragedia, verrà costruito un santuario mariano sul Colle Zovo dove, allora, alloggiava un sacello diroccato. Grazie a questo voto pubblico, nel 1918 venne costruita la Chiesetta di Madonna delle Grazie. Durante l’ultima svolta della Grande Guerra nella Scuola Infantile venne creata una scuola di tiratori e sulla Pignare un campo di addestramento per il lancio delle bombe. Durante la guerra scoppiò l’epidemia infezione spagnola, che a Costabissara fece solo 6 morti. Al termine della guerra, Costabissara contava 23 morti, di cui 12 caduti e 11 morti per malattia o in prigione, e 4 dispersi.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[2]

Luoghi di interesse

Chiese

 
La Facciata della Chiesa ‘’nuova’’ di San Giorgio

Chiesa Parrocchiale di San Giorgio

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Giorgio Martire (Costabissara).

Costruita tra il 1910 e il 1920, la chiesa ‘’nuova’’ di Costabissara aveva lo scopo di permettere alla popolazione pianeggiante (sempre più fiorente) di poter partecipare alle messe con più facilità. Il terreno su cui sono site la chiesa e la canonica, è stato regalato della signora Elisa Conte, al curato di Costabissara del 1910 e fautore della chiesa: Don Guglielmo Stringari. La chiesa è la chiesa principale del paese ed è dove avvengono le messe quotidiane e i principali sacramenti.

 
La Chiesa di San Cristoforo

Chiesa Parrocchiale di San Cristoforo

La Chiesa di San Cristoforo, è la chiesa principale di Motta, frazione di Costabissara. Qua, come nella chiesa di San Giorgio, avvengono le messe quotidiane e le cerimonie più importanti che riguardano Motta. Venne inaugurata l’8 settembre 1965. La sua struttura, infatti, appare in stile moderno. A differenza delle altre chiese del Comune, che si affiancano a diversi stili, questa si presenta, come tante altre chiese di Vicenza, moderna.

Pieve di San Giorgio Martire

La Chiesetta vecchia di San Giorgio Martire, o Pieve di San Giorgio è la chiesa originale di Costabissara. Posta sulla collina delle Pignare, è attigua al cimitero. Citata nelle "Rationes decimarum" del 1297-1303, essa è dedicata a San Giorgio Martire che è raffigurato anche in una pala attribuita ai Maganza, conservata all'interno. La Chiesa è famosa per la caratteristica di essere in un sito dominante. Il suo storico campanile, infatti, che batte ancore le ore per il paese, può essere visto da qualunque punto del paese pianeggiente.

 
La Pieve di San Giorgio Martire

Chiesetta di Madonna delle Grazie

Edificata nel primo dopo guerra per soddisfare il voto pubblico pronunciato nel 1918, che prevedeva la creazione di una nuova chiesa nel caso si fosse sopravissuti alla guerra, si erge sulle colline bissaresi in località di Madonna delle Grazie.

Chiesetta di San Zeno

Di grande interesse storico artistico è la chiesetta protocristiana dedicata a San Zeno. Costruita nei secoli VI-VII circa, è sita sui colli bissaresi ed è formata da un’unica stanza rettangolare. La sua consacrazione è collegata al culto di San Zenone, il vescovo africano di Verona, a cui furono intitolate numerose chiese del Vicentino e del Veronese. Ora, l’edificio,è gravemente danneggiato a causa di un crollo accaduto nel 1977.

Altre chiese

  • Chiesetta di Santa Maria Favrega: costruita intorno al secolo VIII e custodita per secoli dalla famiglia Bissari, è sita in Motta. Nel 1880 venne totalmente riedificata.
  • Chiesetta di Sant’Antonio da Padova: sita in Cà Gardellina a Motta è datata 1709 e vi sono presenti numerose sculture attribuite a Giacomo Cassetti.
  • Chiesetta di San Giovanni: sita in Via S. Antonio, sulla strada per la Pieve di San Giorgio.

Oratori

Oratorio di Sant’Apollonia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Oratorio di Sant'Apollonia.

Piccola chiesetta barocca nella zona urbana, venne costruita da don Teodoro Bacchi intorno al 1642.

Oratorio di San Valentino

Piccola chiesetta barocca in zona San Valentino, venne costruita dai nobili Repeta nel 1684 e fu benedetta nel 1685. Dal 14 febbraio 1943 è presente una statua di Elisa Conte Delle Ore.

 
I Giardini del Castello

Castelli

Castello Sforza-Colleoni

Il Castello originario del 1100 circa, era già esistente all’arrivo dei Bissari. Essi lo ricostruirono al loro arrivo, nel 1285, dopo la distruzione avvenuta ad opera di Ezzelino III. La villa assunse la sua attuale fisionomia intorno al 1859, anno in cui il conte Guardino Colleoni ne curò la ricostruzione. Accanto alla villa sorge la cappella gentilizia, datata 1659. Accanto al castello si nota un edificio oggi adibito a fattoria risalente al secolo XV, che venne più volte trasformato fra il Seicento e il Settecento. Prima della sua muratura, come denotano due colonne inglobate nella muratura, si apriva nella parete meridionale. Vicino alla villa sembra sorgesse la torre chiamata ‘’torre di Messer Matteo Bissaro’’. Ora il castello è di proprietà della famiglia Putin.

Ville

Villa San Carlo

  Lo stesso argomento in dettaglio: Villa San Carlo.

Proprietà dei Bissari, la villa è sita sul ‘’Pianoro di San Pietro’’ e riasle al XVIII secolo. La Villa possiede un immenso parco con moltissimi tipi di piante (anche esotiche), laghetti e voliere. La Loggia Belvedere, è di ordine dorico e fu costruita da Camillo Bissari. Comprata dalla Diocesi di Vicenza, in questo momento, la villa è riservata a ‘’Casa per Esercizi Spirituali’’. Ogni anno, nel giardino, avviene la Fiera degli Uccelli.

Villa De Sandri Bortolan

E’ un complesso in aperta campagna e in località Cà Gardellina, zona pianeggiante di Motta. Esso è formato dal corpo padronale, cui si affiancano la cappella gentilizia, una torre colombara e le barchesse per gli usi agricoli. La cappella gentilizia, dedicata a Sant'Antonio da Padova, è la Chiesetta di SantAntonio.


File:Bosco costa.jpg
Una foto del bosco bissarese

Vegetazione e fauna

Le colline bissaresi sono ricoperte di vasti boschi che ricadono nella Regione Forestale Avanalpica. I boschi bissaresi sono composti prevalentemente da: Querce, Carpini, Ornelli, Aceri e Noccioli gli alberi vegetano allo stato brado e, per questo, molte volte il sottobosco è impenetrabile. Inizialmente i boschi venivano abbattuti per la produzione di legname ma, adesso, sono protetti per il solo fine turistico-naturalistico. E’ possibile, infatti, passeggiare per i boschi delle colline attraverso sentieri sicuri che conducono in campi o pianori in cui i panorami e la visibilità sono perfetto. Il sottobosco è formato da Pungitopo, Biancospino e Nocciolo.

Per quanto concerne la fauna si possono incontrare volpi, caprioli, faine, donnole, lepri e scoiattoli.

Economia

L’economia bissarese si basa sul settore primario: vi sono ampi campi e fattorie che praticano l’allevamento. A Motta è presente una piccola zona industriale.

Frazioni

Motta di Costabissara

Motta, la Frazione di Costabissara, è un piccolo centro abitato sulla Statale Statale del Pasubio (n° 46). A Motta è presente la zona industriale del Comune, ed è sede del celebre ‘’Laghetto alle sorgenti’’ dove ogni hanno si tiene una gara di pesca. Particolarmente fiorente è la presenza di trote.

 
Municipio di Costabissara

Amministrazione

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Note

  1. ^ Fonte: ISTAT - Bilancio demografico al 31/12/2007 [1].
  2. ^ Dati tratti da:

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