Mammotome
Il Mammotome® ( o mammotom) è uno strumento diagnostico che utilizza una sonda assistita da un computer per effettuare biopsie di lesioni non palpabili della mammella. [1]. E’ una tecnica di chirurgia mininvasiva e può essere effettuata ambulatorialmente. IL prelievo di tessuto viene effettuato mediante guida ecografica, radiografica, [2] o con l’utilizzo della Risonanza Magnetica.
Il Mammotome preleva solo una piccola quantità di tessuto sano e non richiede successiva sutura in quanto l’incisione attraverso cui viene fatta passare la sonda è di dimensioni molto ridotte.
La premedicazione consiste nell’utilizzo di un anestetico locale; in individui ansiosi può essere somministrato un blando sedativo.
Il Mammotome permette di norma di porre una diagnosi delle patologie della mammella. Vengono effettuati prelievi multipli (vengono prelevati più frustoli di tessuto) in modo da aumentare la possibilità di repertare tessuto patologico, se presente. In totale viene prelevata una piccola quantità di tessuto (non si determinano modifiche volumetriche alla mammella) e la sonda viene inserita attraverso una piccola apertura (non residuano vistose cicatrici). La maggior parte delle donne che sono state sottoposte sia a biopsia excissionale tradizionale che a biopsia eseguita con Mammotome hanno riferito di aver avuto un minore stress fisico ed emotivo con la seconda tecnica. E’ una metodica rapida, sensibile e specifica, dai costi ridotti rispetto a tecniche bioptiche a cielo aperto.
Rischi associati alla procedura
Durante la biopsia, la maggior parte delle pazienti avverte solo un leggero fastidio. Raramente durante il prelievo possono verificarsi sanguinamenti eccessivi o dolore. Nel decorso, frequente è la comparsa di una ecchimosi e/o tumefazione. Sensazione di fastidio, dolorabilità e sanguinamento a livello del sito della ferita sono solitamente lievi, solo occasionalmente rilevanti.
Infezioni e altri tipi di complicanze sono rari e sono indicazioni talvolta al differimento dell’intervento. Raramente possono verificarsi reazioni allergiche all’anestetico locale.
Limiti della procedura
Le lesioni in prossimità della gabbia toracica o della pelle[5]. [6] o la cui posizione non può essere stabilita con la stereotassi.
Voci correlate
Note
- ^ Hoorntje LE, Peeters PH, Mali WP, Borel Rinkes IH. Vacuum-assisted breast biopsy: a critical review. Eur J Cancer. 2003;39:1676–1683
- ^ Laufer U, Frentzel K, Knoben B, Kirchner J, Donnerstag F, Liermann D. - [Minimally invasive stereotactic breast biopsy with the "mammotome". Methodology and personal experiences] -Zentralbl Chir. 1998;123 Suppl 5:63-5
- ^ Mendez A, Cabanillas F, Echenique M, Malekshamran K, Perez I, Ramos E. Mammographic features and correlation with biopsy findings using 11-gauge stereotactic vacuum-assisted breast biopsy (SVABB). Ann Oncol. 2004;15:450–454
- ^ Dhillon MS, Bradley SA, England DW. Mammotome biopsy: impact on preoperative diagnosis rate. Clin Radiol. 2006;61:469–474.
- ^ Flora Zagouri,1 Theodoros N Sergentanis,1 Dimitra Koulocheri,1 Georgia Giannakopoulou,1 Aphrodite Nonni,2 Dimitrios Dardamanis,1 Nikolaos V Michalopoulos,1 Ioannis Flessas,1 John Bramis,1 and George C Zografos - Vacuum-assisted breast biopsy in close proximity to the skin: a case report – in J Med Case Reports. 2008; 2: 165.
- ^ Liberman, L. Stereotactic Core Biopsy. In: Dershaw D. , editor. Imaging-Guided Interventional Breast Techniques. New York: Springer; 2003. pp. 87–118