Windsurf
La Tavola a vela (detta anche velasurf o windsurf) è uno sport marino o lacustre che consiste nel viaggiare sull'acqua su una piccola tavola grazie all'azione propulsiva determinata del vento sulla vela. Questa è armata su un albero snodato, retto e controllato dal velista (o windsurfer, italianizzato in windsurfista o più semplicemente surfista) - colui, cioè, che la conduce - con il solo ausilio del boma.
Manovre
Le manovre principali sono:
- la virata e la strambata, manovre che, nella forma basilare, permettono il cambiamento delle mura tramite il passaggio della vela rispettivamente sulla poppa o sulla prua della tavola.
- le partenze che possono avvenire salendo prima sulla tavola e recuperando la vela con l'apposita cima di recupero, o sfruttando il vento per mantenere la vela in posizione di navigazione salendo successivamente sulla tavola, sia in acqua bassa (partenza dalla spiaggia) che in mare aperto (partenza dall'acqua).
Per condurre una tavola a vela, non essendoci il timone, bisogna agire sull'inclinazione dell'albero. Per orzare (portare la prua al vento in modo da raggiungere andature che stringono il vento o di bolina) si deve portare più verso poppa il centro velico e quindi inclinare l'albero verso poppa.
Per poggiare (azione inversa e cioè portarsi con la poppa a vento) si inclina l'albero in avanti.
Queste indicazioni sono valide per la navigazione in dislocamento. All'aumentare della velocità, proporzionalmente al tipo di tavola utilizzata (esistono tavole che raggiungono l'equilibrio idrodinamico prima o dopo parlando di velocità) ed alla calibratura della pressione sulla tavola stessa, si raggiunge la condizione di planata durante la quale i cambiamenti di direzione vengono ottenuti inclinando la tavola con i piedi che al momento della planata sono infilati in apposite straps (o cinghie punta piedi) a poppa della tavola, mentre la vela viene mantenuta in una posizione fissa piuttosto arretrata sulla tavola, ottimale per la disposizione dei pesi e per l'efficienza aerodinamica di tutto l'insieme. La planata permette alla tavola di raggiungere velocità tal volta molto rilevanti se si tiene conto che si parla di velocità su acqua.
Tipi di tavola e specialità
Una prima classificazione delle tavole da windsurf può essere effettuata in base alle seguenti caratteristiche:
- tavole dislocanti (non plananti): in genere lunghe e pesanti, adatte ai principianti per avvicinarsi a questo sport e dotate di superfici veliche ridotte. Solitamente questo tipo di tavole è dotato di deriva mobile posizionata al centro dello scafo.
- tavole plananti: in genere corte e leggere, che necessitano di maggiore esperienza e dotate di superfici veliche più grandi, comunque che permettano alla tavola di entrare in planata con una determinata intensità del vento. Questo tipo di tavole sono dotate di una serie di cinghie punta piedi (straps) sulla poppa e di cordini sul boma che vengono utilizzati agganciandosi mediante un trapezio indossato dal windsurfista.
Ci sono delle particolari discipline che si possono praticare con il windsurf, ognuna delle quali individua diverse tipologie di tavole:
- l'RS:X: una delle specialità veliche dei Giochi Olimpici, per i maschi dal 1984 (a Los Angeles), per le femmine dal 1992 (a Barcellona) che dal 2008, a Pechino, ha sostituito la tavola Mistral. La grossetana Alessandra Sensini con questa tavola ha conquistato la quarta medaglia consecutiva (un argento per la prima volta, dietro ad una cinese, dopo due bronzi, con in mezzo il titolo olimpico e la medaglia d'oro a Sidney 2000).
- Il Freestyle: spettacolari evoluzioni con mare calmo o quasi, molto complesse e spettacolari.
- Il Wave: l'atleta mescola i due sport surf e windsurf saltando e surfando onde e frangenti. Questa specialità è forse la più spettacolare poiché permette al surfer di effettuare salti considerevoli e di chiudere evoluzioni (trick) totalmente fuori dall'acqua.
- Il Formula: praticata con tavole dalle precise limitazioni (unica tavola con larghezza massima e lunghezza pinna definite) su di un vero e proprio percorso di regata molto simile a quello adottato dalle imbarcazioni a vela tradizionali (a due o più boe), dove si ripropongono quasi tutte le varie andature (bolina, traverso, lasco). Per le regate Formula si applicano le regole di regata internazionali (Racing Rules of Sailing [1]), le stesse valide per le imbarcazioni da regata (con qualche ovvia semplificazione) e stabilite dall'International Sailing Federation (ISAF [2]) e adottate dalla Federazione Italiana Vela (FIV [3]).
- Lo Slalom: praticata con tavole con limitazioni meno restrittive (si può utilizzare un numero maggiore di tavole), con caratteristiche (lunghezza, larghezza, superificie velica) abbastanza variabili in base all'intensità del vento e di utilizzo. Si tratta di una competizione dove si deve arrivare prima degli avversari alla fine di un percorso tra due boe che generalmente ha una conformazione "ad otto" adottando un'andatura che è solitamente al traverso. Anche alle regate Slalom si applicano le Racing Rules of Sailing, ma con notevoli semplificazioni. Entrambe le categorie di tavole Formula e Slalom, per poter gareggiare negli eventi nazionali e internazionali, devono rientrare all'interno della lista delle tavole registrate anno per anno dall'ISAF (Registered Formula Boards [4] e Registered Speed/Slalom Boards [5]).
- Il Supercross: competizione di ultima generazione dove, come per lo Slalom, vince chi arriva per primo alla fine del percorso ma, fra un giro di boa e l'altro bisogna completare delle manovre Freestyle.
- La Velocità: surfisti con doti fisiche imponenti si sfidano a chi percorre più velocemente un tratto d'acqua piattissima. Le velocità si aggirano intorno ai 45 nodi. Il record mondiale di velocità di una tavola a vela appartiene al francese Antoine Albeau con una velocità di 49.09 nodi (90.91 km/h).
Storia
Il windsurf nacque da un'idea di James R. Drake nel 1967, il quale, sull'autostrada di San Bernardino, nei dintorni di Los Angeles, pensò di poter continuare a fare surf anche senza le onde, utilizzando una vela collegata alla tavola da onda, già allora molto utilizzata. Drake pensò di unire un boma a wishbone con un giunto cardanico per governare in piedi una tavola a vela. I materiali utilizzati furono dapprima il legno, la stoffa nautica (la stessa usata per le barche a vela) e alcune corde per imbarcazioni. Robby Naish e Björn Dunkerbeck sono i maggiori esponenti delle varie discipline del Windsurf essendo gli atleti che in assoluto hanno vinto più titoli mondiali.
Windsurf e barca a vela
Sotto un certo punto di vista il windsurf può essere considerato la massima sintesi dell'imbarcazione a vela classicamente intesa anche se, rispetto a questa, sono assenti il timone ed il collegamento rigido dell'albero sullo scafo (non vi sono ne sartie ne stralli).
Tuttavia, con la tavola a vela tradizionale (tavole lunghe e dislocanti con deriva mobile), vi sono alcune limitazioni: l'angolo di bolina che si può stringere è meno alto di quello di una barca e le andature portanti sono instabili e possono essere usate solo per brevi tratti.
Per le tavole a vela plananti invece (tavole corte e senza deriva), all'aumentare dell'intensità del vento e grazie alla creazione di un vento apparente (che risulta funzione della velocità della tavola e del vento reale), l'angolo di bolina che si può ottenere può essere eguale se non superiore a quello di una barca convenzionale. Le tavole corte inoltre, raggiungono velocità molto più elevate di uno scafo dislocante e entrano in planata con maggiore facilità in virtù del minor peso della tavola e di una minore superficie bagnata che equivale ad un minor attrito; per contro, a differenza degli scafi dotati di deriva, le tavole corte e plananti sono scarsamente versatili nella navigazione in dislocamento soffrendo maggiormente l'effetto dello scarroccio rispetto alle imbarcazioni.
Curiosamente, alcune soluzioni tecniche in origine affinate per il windsurf sono state adottate poi successivamente nel mondo delle barche a vela; l'utilizzo di materiali speciali (carbonio) per gli alberi e le appendici immerse, usati con l'obiettivo di migliorarne la risposta dinamica (reflex e rigidità), o le tecniche per garantire elevata efficienza alle superfici aerodinamiche come, ad esempio, le vele totalmente steccate e a profilo ellittico o l'utilizzo dei cosiddetti camber inducer [6] (induttori di profilo), che garantiscono alla superficie velica un profilo alare e più stabile, sono tutte invenzioni che vengono prima applicate al windsurf e poi alla barca a vela, compresi i costosissimi scafi da Coppa America.
Citando liberamente C. A. Marchaj nel suo autorevole Sail performance: techniques to maximize sail power [7], ...rispetto alle imbarcazioni a vela, il windsurf ha subito in questi ultimi anni una evoluzione tecnica davvero impressionante... è stupefacente come un semplice scafo con una attrezzatura smontabile possa contenere più innovazione (ed essere più efficiente in termini aero-idrodinamici) di una imbarcazione da Coppa America...
Questo essenzialmente perchè la vela tradizionalmente intesa, è imbrigliata in una serie di regole di stazza e di classe molto rigide che ne hanno fortemente limitato negli anni lo sviluppo e l'efficienza energetica mentre il windsurf ha rappresentato, tra le discipline nautico-sportive, una vero banco prova dove poter sperimentare liberamente le idee più stravaganti ma anche talvolta le più innovative.
Note
- ^ http://en.wikipedia.org/wiki/Racing_Rules_of_Sailing
- ^ http://en.wikipedia.org/wiki/International_Sailing_Federation
- ^ Federazione_Italiana_Vela
- ^ http://www.sailing.org/11669.php
- ^ http://www.sailing.org/11671.php
- ^ http://www.google.com/patents?id=YiYfAAAAEBAJ&dq
- ^ http://books.google.it/books?id=LMsAAAAACAAJ&dq
Galleria fotografica
-
Sportivo con la tavola a vela
-
Windsurf in longboard
-
Windsurf presso Cattolica
-
Tavola e vela Slalom ad alte prestazioni (Starboard iSonic / Neil Pryde RS)
-
Regata windsurf classe Formula sul Lago di Como
-
Regata windsurf classe Formula sul Lago di Lugano
Collegamenti esterni
- Template:Dmoz
- (IT) Surf, windsurf e snowboard
- (IT) Tecnica e didattica del windsurf
- (IT) Guida pratica al windsurf
- www.windsurferschool.it (lezioni di windsurf on-line)