Occhio secco

patologia oculare che consiste in una riduzione quantitativa e/o in un'alterazione qualitativa del film lacrimale
Versione del 16 set 2008 alle 16:05 di Cyberuly (discussione | contributi) (Epidemiologia: precisazione per il popolo)

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L’ occhio secco è nel campo dell’oculistica un anomalia del film lacrimale che comporta la secchezza dell’occhio. Tale patologia è pericolosa in quanto il film lacrimale tende a spezzarsi con conseguente esposizione dell’epitelio all’evaporazione.

L’occhio secco è abbastanza comune nelle persone con un età anagrafica che si attesta intorno alla quarta decade (cioè 40 anni). [1]

I sintomi più comune sono sensazione di sabbia (o altro corpo estraneo) nell’occhio, arrossamento, dolore,[2] bruciore, [3] fotofobia e comparsa di ulcere.


I fattori esterni possono provocare disturbi importanti di lacrimazione. Le dislacrimie sono tutte le alterazioni del film lacrimale. Per comprendere la fisiopatologia di tali disturbi è bene accennare all’anatomia e alla fisiologia del sistema lacrimale. Le lacrime sono la sottile pellicola liquida in continuo ricambio che protegge la superficie oculare esposta dell'occhio. Prodotte dalle ghiandole lacrimali principale, situtata nella parete supero-esterna dell’orbita, e accessorie che si trovano nello stroma congiuntivale, vengono escrete tramite il dotto nasolacrimale nell’orofaringe. Il film lacrimale è composto di tre strati: uno strato acquoso intermedio, il più spesso, il cui compito più importante è quello di fornire ossigeno atmosferico all'epitelio corneale; uno strato esterno, di natura lipidica, che ha la funzione di ritardare l'evaporazione dello strato acquoso, di lubrificare le palpebre durante lo scorrimento del bulbo; e uno strato mucoso profondo, che ha la capacità di trasformare l'epitelio corneale da idrofobo a idrofilo. La secrezione lacrimale ha una componente basale e riflessa. L'innervazione della ghiandola lacrimale principale è di natura parasimpatica; le afferenze periferiche sono mediate dalla branca oftalmica del trigemino. Le principali funzioni del film lacrimale interessanti questa relazione, sono quella metabolica, lubrificante e diottrica. Perché si abbia la sensazione di benessere bisogna che il sistema lacrimale sia in perfetto stato: qualsiasi alterazione provocherà discomfort oculare di varia entità. Il film lacrimale può essere alterato da fattori intrinseci o estrinseci, quindi ambientali. Essi agiscono in vario modo sulla stabilità del film lacrimale, provocando discomfort oculare con conseguente sintomatologia come bruciore, senso di corpo estraneo e lacrimazione. Questo circolo infiammatorio sia autoalimenta.

Cause maggiori

Tra le cause maggiori di occhio secco:

  • l'età
  • Diminuzione della componente acquosa del film lacrimale, la più diffusa provocata da infiammazioni come la sindrome di Mikulicz o artrite reumatoide
  • Diminuzione della produzione della mucosa del film lacrimale, dovuta ad alterazioni della congiuntiva risultato da malattie autoimmuni come la sindrome di Stevens-Johnson, oppure in caso di ustioni, tipica nei paesi meno progrediti i casi di tracoma.
  • Farmaci
  • Uso eccessivo e improprio di lenti a contatto
  • Alterazione della superficie della cornea, causate da cicatrici o distrofie

Altre minori cause sono la cosiddetta sindrome di “discomfort oculare”, ed è stato dimostrato con studi che l’essere diabetico costituisce un fattore di rischio. [4][5]

Una casua di diminuzione della lacriminazione è dovuta all'azione di alcuni farmaci quali betabloccanti, antistaminici e antidepressivi.[6]


Esami

All'esame obiettivo oculistico si rileveranno alterazioni della congiuntiva, del film lacrimale; inoltre si possono eseguire anche test quantitativi e qualitativi: il test di Schirmer (che si esegue apponendo piccole strisce di carta assorbente sul margine palpebrale) permette di valutare la quantità delle lacrime prodotte in un dato periodo di tempo; il but test (analisi della comparsa di rotture sulla superficie del film lacrimale colorato con fluorescina) permette di avere una valutazione qualitativa del film lipidico superficiale.

La terapia di queste anomalie si basa sul ripristinare il film lacrimale con lubrificanti oculari ( lacrime artificiali ). Fondamentale inoltre è la correzione delle patologie di base (oculistiche e non), la rivalutazione di terapie farmacologiche sistemiche che possono indurre dislacrimie, e la modifica di un eventuale stile di vita non corretto, in particolare dell'alimentazione - i cibi grassi influiscono sulla secrezione lacrimale negativamente - e del fumo, per la sua azione irritante diretta e indiretta. Infine al paziente è utile dare indicazioni su come ridurre i fenomeni astenopeici, come ammiccare spesso, distogliere lo sguardo dagli oggetti vicini e rivolgerlo verso quelli lontani, fare piccole pause con regolarità, verificare l'illuminazione dell'ambiente, eliminare riflessi abbaglianti, regolare umidità e ventilazione.

Per quanto riguarda i farmaci ancora oggi non sono ritenuti con certezza la loro utiulità, fatta eccezione nel caso si presenti anche la sindrome di Sjögren (nel quale caso sembra utile la somministrazione di pilocarpina cloridrato[6]

Voci correlate

Note

  1. ^ Keratoconjunctivitis, Sicca, in eMedicine, WebMD, Inc., 21-04-2006. URL consultato il 12-11-2006.
  2. ^ Michelle Michelle Meadows, Dealing with Dry Eye, in FDA Consumer Magazine, U.S. Food and Drug Administration, May-June 2005. URL consultato il 16-11-2006.
  3. ^ Keratoconjunctivitis Sicca, in The Merck Manual, Home Edition, Merck & Co., Inc., 01-02-2003. URL consultato l'11-12-2006.
  4. ^ Kaiserman I, Kaiserman N, Nakar S, Vinker S, Dry eye in diabetic patients., in Am J Ophthalmol, vol. 139, n. 3, 2005, pp. 498-503, PMID 15767060.
  5. ^ Li H, Pang G, Xu Z, Tear film function of patients with type 2 diabetes, in Zhongguo Yi Xue Ke Xue Yuan Xue Bao, vol. 26, n. 6, 2004, pp. 682-6, PMID 15663232.
  6. ^ a b Marco Peduzzi, Manuale d’oculistica terza edizione pag 61, Milano, McGraw-Hill, 2004, ISBN 978-88-386-2389-9.
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