Plutoide
Un plutoide (da non confondere con un plutino) è un pianeta nano trans-nettuniano.
L'Unione Astronomica Internazionale definisce plutoidi i corpi celesti che percorrono orbite attorno al Sole caratterizzate da un valore del semiasse maggiore superiore a quello dell'orbita di Nettuno, che hanno sufficiente massa perché la loro gravità conferisca loro un equilibrio idrostatico e una forma quasi sferica e che non abbiano pulito la propria fascia orbitale. Gli eventuali satelliti di un plutoide non sono essi stessi plutoidi[1].
Di conseguenza, i plutoidi posso essere pensati come un'intersezione tra l'insieme dei pianeti nani e l'insieme degli oggetti trans-nettuniani. Al settembre del 2008, Plutone, Eris, Makemake ed Haumea sono gli unici oggetti ad essere classificati come plutoidi. Altri 40 oggetti noti potrebbero avere le caratteristiche adatte per soddifare i requisiti indicati [2]
Storia del termine
Il 24 agosto 2006 l'Unione Astronomica Internazionale ha deciso di ri-classificare Plutone come un pianeta nano, richiedendo che un pianeta abbia "ripulito la propria fascia orbitale".
L'Assemblea Generale della IAU stabilì inoltre:
Nota a piè di pagina:
[1] Sarà avviata una procedura IAU per selezionare un nome per tale categoria»
Per la nuova categoria, ai membri dell'Assemblea furono proposti i nomi "plutoni" o "oggetti plutoniani". Il primo termine fu rigettato durante l'Assemblea, in parte perché già utilizzato in geologia per indicare una tipologia di rocce intrusive, i plutoni appunto. Il secondo, non ottenne la maggioranza dei voti neccesaria alla sua approvazione.
Anche l’elenco delle caratteristiche che sarebbero dovute essere attribuite alla nuova categoria hanno subito alcune variazioni. Quando fu inizialmente proposta, la categoria dei “plutoni” avrebbe dovuto raccogliere i pianeti aventi un periodo di rotazione intorno al Sole superiore a 200 anni ed un'orbita con un'inclinazione ed un'eccentricità superiori a quelle dei pianeti tradizionali [3]. Quando, nel corso dell'Assemblea, fu avanzata la contro-proposta di stralciare Plutone dal rango planetario, tale categoria di oggetti simili a Plutone fu applicata ai pianeti nani che rispettano i requisiti di essere trans-nettuniani e "come Plutone" in termini di periodo, inclinazione ed eccentricità orbitali. All'ultimo, la risoluzione finale lasciò la definizione formale della nuova categoria, come ad esempio la scelta del nome, ad un successivo momento.
Successivamente alla Assemblea Generale dell'Unione Astronomica Internazionale, il termine "plutoide" è stato proposto dai membri del "Comitato per la nomenclatura dei corpi minori" - Committee on Small Body Nomenclature (CSBN) - ed accettato dal "Gruppo di lavoro per la nomenclatura dei sistemi planetari" ed infine approvato dal Comitato esecutivo della IAU durante l'incontro svoltosi ad Oslo l'11 giugno 2008 [4] Il termine è stato annunciato al termine dell'incontro insieme ad una definizione grandemente semplificata: tutti i pianeti nani trans-nettuniani sono plutoidi [1].
Processo di assegnazione del nome per i plutoidi
La creazione del termine "pianeta nano" ha creato alcune ambiguità tra due gruppi di lavoro dell'UAI sulla responsabilità di assegnazione dei nomi ai pianeti nani. Il nome ad Eris è stato assegnato dal "Comitato per la nomenclatura dei corpi minori" (Committee on Small Body Nomenclature) in collaborazione con il "Gruppo di lavoro per la nomenclatura dei sistemi planetari" (Working Group for Planetary System Nomenclature). In concomitanza dell'annuncio della nuova classe dei plutoidi, l'11 giugno 2008 l'Unione Astronomia Internazionale ha istituzionalizzato tale processo collaborativo che coinvolge i due gruppi di lavoro nell'assegnazione del nome ai nuovi plutoidi. In accordo con le linee guida per la nomenclatura dei corpi minori, la priorità sarà data ai nomi proposti dagli scopritori ed i plutoidi non possono condividere il nome con un altro corpo minore del Sistema solare.
Complicazioni relative alla definizione di "pianeta nano"
Quando la definizione di "pianeta nano" è stata stabilita durante l'Assemblea Generale dell'Unione Astronomica Internazionale del 2006, Cerere, Plutone ed Eris sono stati identificati per definizione come i primi membri della classe dei pianeti nani. Tuttavia, non furono definite delle regolazioni precise sul come valutare il raggiungimento dell'equilibrio idrostatico. Senza un procedura di calcolo ufficiale del limite inferiore di massa per essere definiti "pianeti nani", nessun'altro corpo può essere automaticamente categorizzato come pianeta nano o plutoide.
Senza tali regole, il processo di designazione è in una fase di stallo e, anche avendole, pochi fra tali oggetti possono essere fotografati con risoluzione sufficiente a determinarne la forma. Conseguentemente, l'Unione Astronomica Internazionale ha annunciato che, allo scopo di favorire l'assegnazione dei nomi, un oggetto sarà assunto essere un plutoide se possiede:
- (a) un semiasse maggiore superiore a quello dell'orbita di Nettuno [1]
- (b) una magnitudine assoluta superiore ad H = +1 [1].
Matematicamente, l'oggetto più piccolo che potrebbe avere una magnitudine assoluta pari a +1 (essendo perfettamente riflettente, con albedo pari ad 1), avrebbe un diametro di 838 km [5] [6]. È altamente improbabile che un oggetto di tali dimensioni o superiori, indipendentemente dalla sua composizione, non superi qualunque soglia sarà adottata come prova del raggiungimento dell'equilibrio idrostatico. Detto ciò, l'Unione Astronomica Internazionale ha stabilito che, se in conseguenza di ulteriori indagini fosse verificato che un oggetto, nominato come se fosse un plutoide, non avesse raggiunto l'equilibrio idrostatico, allora esso sarebbe riclassificato, ma manterrebbe il suo nome [1].
Plutoidi
Quattro oggetti trans-nettuniani, Plutone, Eris, Makemake ed Haumea , sono ufficialmente classificati come pianeti nani e quindi come plutoidi.
| Nome | Semiasse maggiore | Diametro medio | Massa | Fascia asteroidale | Scoperta | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 134340 | Plutone | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Errore in {{M}}: parametro 3 non è un numero valido. | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Plutino | 1930 |
| 136108 | Haumea | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | 43,335 UA | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Cubewano | 2004 |
| 136472 | Makemake | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | 45,791 UA | Errore in {{M}}: parametro 1 non è un numero valido. | ? | Cubewano | 2005 |
| 136199 | Eris | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Errore in {{M}}: parametro 3 non è un numero valido. | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | ~Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido.[7] | Disco diffuso | 2005 |
Candidati plutoidi
Si suppone che gli oggetti trans-nettuniani abbiano nuclei ghiacciati e quindi dovrebbe essere sufficiente un diametro di circa 400 km - pari a circa il 3% del diametro terrestre - per raggiungere l'equilibrio gravitazionale, rendendoli dei pianeti nani della classe dei plutoidi [2]. Sebbene siano disponibili soltanto delle stime grezze dei diametri di tali oggetti, si ritiene che altri 41 corpi che orbitano al di là dell'orbita di Nettuno (oltre Plutone, Eris e Makemake) siano probabilmente dei pianeti nani [2].
| Nome | Semiasse maggiore | Diametro medio | Massa | Classificazione | Scoperta | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 90482 | Orco | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | 39,466 UA | Errore in {{M}}: parametro 1 non è un numero valido. | Errore in {{M}}: parametro 1 non è un numero valido. | Plutino | 2005 |
| 28978 | Issione | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | 39,539 UA | < Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Plutino | 2001 |
| 55637 | 2002 UX25 | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | 42,524 UA | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Cubewano | 2002 |
| 55636 | 2002 TX300 | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | 43,088 UA | < Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | ? | Cubewano | 2002 |
| 20000 | Varuna | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | 43,129 UA | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Cubewano | 2000 |
| 50000 | Quaoar | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | 43,405 UA | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | Errore in {{M}}: parametro 1 non è un numero valido. | Cubewano | 2002 |
| 55565 | 2002 AW197 | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | 47,487 UA | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | ? | Cubewano | 2002 |
| 84522 | 2002 TC302 | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | 55,037 UA | < Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | ? | Disco diffuso | 2002 |
| 90377 | Sedna | Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. | 525,606 UA | Errore in {{M}}: parametro 1 non è un numero valido. | Errore in {{M}}: parametro 1 non è un numero valido. | Disco diffuso | 2003 |
Riferimenti
- ^ a b c d e Plutoid chosen as name for Solar System objects like Pluto, su iau.org, International Astronomical Union (IAU0804), 11 giugno 2008. URL consultato il 16-07-2008.
- ^ a b c Michael E. Brown, The Dwarf Planets, su web.gps.caltech.edu, California Institute of Technology, Department of Geological Sciences. URL consultato il 16-07-2008.
- ^ Draft definition, IAU press release, su iau2006.org, International Astronomical Union, 16 agosto 2006. URL consultato il 26 gennaio 2008.
- ^ Dwarf Planets, su solarsystem.nasa.gov, NASA. URL consultato il 16-07-2008.
- ^ Dan Bruton, Conversion of Absolute Magnitude to Diameter for Minor Planets, su physics.sfasu.edu, Department of Physics & Astronomy (Stephen F. Austin State University). URL consultato il 16-07-2008.
- ^ Conversion of Absolute Magnitude to Diameter, su cfa.harvard.edu, IAU: Minor Planet Center. URL consultato il 16-07-2008.
- ^ Brown, M.E. et al. 2006. Satellites of the Largest Kuiper Belt Objects. Astrophysical Journal, 639:L43-L46 More accurate work based on Dysnomia's orbit in preparation.