Nomadi (gruppo musicale)
Nomadi (anche I Nomadi), gruppo musicale italiano formatosi nel 1963 tuttora presente sulla scena musicale.
Gli albori del gruppo
Nel 1961 Beppe Carletti e Leonardo Manfredini fondano un gruppo :"I Monelli". Nel 1962 Beppe Carletti conosce Franco Midilli, chitarrista di Novellara, che entra nei "Monelli". Nel 1963 Franco Midilli presenta Augusto Daolio a Beppe Carletti che entra anch'egli a far parte del gruppo. Il nome "Monelli" viene in quell'anno modificato in "Nomadi".
I Nomadi di Augusto Daolio
I Nomadi nascono in uno dei periodi più fervidi del panorama musicale italiano: gli anni sessanta. In quegli anni nascevano e scomparivano decine se non centinaia di gruppi, accomunati dall'atmosfera del dopo-boom che scopriva un'Italia arricchita economicamente ma già impoverita socialmente, nella quale i giovani iniziavano a sentirsi stretta la società ancora intrisa di convenzioni antiquate... di lì a poco sarebbe stato il '68.
È la "rossa" Emilia quella che vede i natali dei Nomadi, correva l'anno 1963, ad opera di sei ragazzi: Augusto Daolio (voce), Beppe Carletti (tastiere), Franco Midili (chitarra), Leonardo Manfredini (batteria), Gualtiero Gelmini (sax), Antonio Campari (basso). Nello stesso anno i Nomadi vengono scritturati dal Frankfurt Bar di Riccione. Franco Midilli deve lasciare il gruppo a metà di quell'estate per adempiere al servizio di leva. Come spesso accade, la formazione cambia molto rapidamente: nel 1964, all'uscita di Manfredini - per la tragica scomparsa dei genitori - e a quella di Campari e Gelmini segue l'ingresso di Gabriele "Bila" Copellini (batteria) e Gianni Coron (basso).
Nel 1965 esce il primo 45 giri, contenente la canzone Donna, la prima donna e Giorni tristi con la collaborazione del maestro De Ponti e di Odoardo Veroli detto Dodo come autore e compositore.
È del 1966 il loro primo successo: Come potete giudicar, vero inno al beat che parla di capelloni e dei benpensanti. Sulla scia di questo successo, i Nomadi entrano in contatto con un giovane e ancora sconosciuto autore, Francesco Guccini, che regalerà al gruppo alcuni successi che ancora oggi sono sulle bocche dei ragazzi quando qualcuno tira fuori una chitarra: Noi non ci saremo, Dio è morto, Canzone per un'amica.
Seguono negli anni grandi successi: ricordiamo nell'immensa lista Io vagabondo, Un pugno di sabbia, Un giorno insieme, Tutto a posto, Voglio ridere.
L'impegno politico è particolarmente presente in alcune canzoni, quali ad esempio Primavera di Praga dedicata a Jan Palach.
I "nuovi" Nomadi
È del 1990 l'ingresso alla chitarra di Cico Falzone e Daniele Campani alla batteria. Nel 1992 invece avvengono gli avvenimenti più tristi della storia dei Nomadi: muore il bassista Dante Pergreffi in un incidente automobilistico il 14 maggio e il 7 ottobre muore Augusto Daolio, vera icona e simbolo del gruppo. Nonostante lo choc e la disperazione dei molti fan, il gruppo decide di continuare l'avventura e portare avanti il messaggio di Augusto con una formazione modificata, soprattutto con Danilo Sacco alla voce, Francesco Gualerzi ai fiati e alla voce e Elisa Minari al basso. Gualerzi e la Minari, lasciano il gruppo ala fine del 1997 e vengono sostituiti da Massimo Vecchi e da Andrea Pozzoli che collabora al tour estivo di quell'anno, per essere poi sostituito da Sergio Reggioli, che incanta con il suo violino. La nuova formazione convince i fan e continua fino ad oggi a pubblicare nuovi album, apprezzati sia da coloro che erano giovani negli anni '60 che da quelli che sono giovani oggi.
I 40 anni di carriera
Nel 2003 i Nomadi hanno festeggiato il loro 40° anno di carriera con una tre giorni a Riccione che prevedeva oltre a tre concerti anche altre manifestazioni legate al passato ed al futuro del gruppo.
La musica e le idee
Il messaggio che sin dagli inizi i Nomadi trasmettono è di denuncia e impegno sociale, mai troppo politico e quindi pulito. Questo messaggio è trasportato in giro per l'Italia in maniera capillare, anche nei paesi più piccoli: i Nomadi sono sempre in viaggio, in un tour quasi permanente - sono dei veri nomadi.
Il sound dei Nomadi è unico: molto riconoscibile, pulito, semplice ed efficace, anche se alcuni arrangiamenti dei vecchi dischi tendono ad essere un po' ampollosi, come si usava negli anni '60. Ma è dal vivo che bisogna ascoltare, ed apprezzare, il sound genuino e sincero che i Nomadi offrono. Caratteristica dei loro concerti sono i biglietti passati dal pubblico e letti sul palco.
Nel 2003 esce il nuovo album "Quaranta", un doppio cd con 34 brani
I componenti
- Voce:
- Augusto Daolio (1963/1992)
- Francesco Gualerzi (1993/1997)
- Danilo Sacco (1993/oggi)
- Massimo Vecchi (1998/oggi)
- Tastiere:
- Beppe Carletti (1963/oggi)
- Chitarra:
- Franco Midili (1963/1974)
- Amos Amaranti (1972)
- Chris Dennis (1975/1989)
- Cico Falzone (1990/oggi)
- Basso:
- Gianni Coron (1963/1972)
- Umberto Maggi (1972/1982)
- Dante Pergreffi (1985/1992)
- Elisa Minari (1992/1997)
- Massimo Vecchi (1998/oggi)
- Batteria:
- Bila Copellini (1963/1969)
- Paolo Lancelotti (1969/1989)
- Daniele Campani (1990/oggi)
- Percussioni & Violino:
- Sergio Reggioli (1998/oggi)