Provincia (Italia)

secondo livello di suddivisione amministrativa italiana
Versione del 21 set 2008 alle 15:11 di Gusme (discussione | contributi) (Province in dati: allineamento (come da disc))

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Provincia
Corona per il titolo di provincia.

La Provincia, in Italia, è un ente locale territoriale il cui territorio è per estensione inferiore a quello della Regione (della quale, a sua volta, fa parte) e comprende il territorio di più Comuni. La disciplina delle Province è contenuta nel titolo V della parte II della Costituzione (artt. 114 ss.) e, ovviamente, in fonti primarie e secondarie che attuano il disposto costituzionale. Tranne quelle autonome, tutte le province fanno parte dell'Unione delle province d'Italia (Upi).

Informazioni generali

Attualmente le province italiane sono territorialmente 110, cui corrispondono 109 Amministrazioni Provinciali, suddivise in 20 regioni.

  • Per la Valle d'Aosta le competenze provinciali vengono espletate dalla regione, per cui non esiste l'Amministrazione Provinciale.
  • Le province di Bolzano e Trento sono province autonome con competenze di tipo provinciale, regionale e statale.
  • Le province di Barletta-Andria-Trani, di Fermo e di Monza e Brianza, sono state formalmente istituite, ma i loro organi diventeranno operativi solo nel 2009 con il rinnovo dei consigli provinciali.
  • Le quattro nuove province sarde di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia-Tempio non avranno necessariamente uffici statali provinciali (Prefettura-UTG, Banca d'Italia, Questura etc.) in quanto la loro istituzione è facoltativa, ma sono sede degli organi provinciali e di uffici regionali decentrati.
  • Le nove circoscrizioni provinciali della Sicilia sono state soppresse dallo Statuto regionale e tecnicamente sostituite con LR n. 9/1986 da un pari numero di "Province regionali" formate come liberi consorzi comunali.
  • A causa della presenza di 5 province con 2 capoluoghi e di 1 provincia con 3 capoluoghi, i capoluoghi provinciali italiani sono 117 a fronte di sole 110 province (Aosta è un capoluogo regionale, ma è considerata nelle statistiche anche come capoluogo provinciale in quanto la regione vi svolge anche tali funzioni).

Denominazione delle province

La denominazione delle province in Italia è per la maggior parte quella del capoluogo, con alcune eccezioni.

Curiosità

Province più popolate e meno popolate
Pos. Provincia Popolazione
(ab)
1   Roma 4.013.057
2   Napoli 3.112.117
3   Milano 3.100.013
4   Torino 2.248.955
5   Bari 1.249.533
106 Sulcis Iglesiente 131.074
107   Valle d'Aosta 124.812
108 Medio Campidano 103.727
109   Isernia 89.043
110   Ogliastra 57.960
Province più estese e meno estese
Pos. Provincia Superficie
(km2)
1   Bolzano 7.396
2   Foggia 6.966
3   Cuneo 6.902
4   Torino 6.829
5   Cosenza 6.650
106   Rimini 534
107   Gorizia 466
108   Prato 365
109   Monza e Brianza 363
110   Trieste 212
Province più densamente popolate e meno densamente popolate
Pos. Provincia Densità
(ab./km2)
1   Napoli 2.657,6
2   Monza e Brianza 2.161,1
3   Milano 1.913,6
4   Trieste 1.115,6
5   Roma 749,8
106   Grosseto 49,0
107   Gallura Nord-Est Sardegna 43,4
108   Nuoro 41,2
109   Valle d'Aosta 38,2
110   Ogliastra 29,7

Storia ed evoluzione delle province italiane

Nello Stato sabaudo preunitario l'ordinamento provinciale era stato definito dal Regio Decreto 3702 del 23.10.1859 (cosiddetto Decreto Rattazzi) che, sul modello francese, aveva stabilito l'organizzazione del territorio in Province, Circondari, Mandamenti e Comuni. Nel 1861 all'istituzione del Regno d'Italia le province erano solamente 59 e il territorio nazionale non comprendeva le attuali regioni del Veneto (più la parte della provincia di Mantova a sinistra del fiume Oglio), del Friuli Venezia Giulia, del Trentino-Alto Adige e del Lazio (tranne i circondari di Rieti, allora in provincia di Perugia, Cittaducale in provincia dell'Aquila, Gaeta e Sora in provincia di Terra di Lavoro).

Nel 1866, a seguito della terza guerra di indipendenza sono stati annessi i territori del Veneto (incluso il Friuli) e del mantovano, precedentemente appartenenti all'Impero Austriaco, con l'inglobamento delle previgenti 8 province asburgiche (Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Udine), cui segue nel 1868 la provincia di Mantova e nel 1870, a seguito dell'annessione della futura capitale, di quella di Roma, portando il numero complessivo di province nel Regno a 69.

Nel 1920, a seguito della prima guerra mondiale conclusasi con l'annessione della Venezia Tridentina (fino al Brennero) e della Venezia Giulia (da Trieste a Zara esclusa Fiume) viene istituita la provincia di Trento e nel 1923 le tre province della Spezia, di Trieste e dello Ionio, mentre la provincia di Porto Maurizio viene ridenominata provincia di Imperia. Già nel 1921, la provincia di Terra di Lavoro viene ridenominata provincia di Caserta. Nel 1924 vengono inoltre istituite le province di Fiume, di Pola e di Zara, portando il numero delle province a 76.

Riordino delle circoscrizioni provinciali

Nel 1927 ad effetto del Regio Decreto Legislativo n. 1/1927 del 02.01.1927 "Riordinamento delle circoscrizioni provinciali" si ha l'istituzione di ben 17 province (Aosta, Vercelli, Varese, Savona, Bolzano, Gorizia, Pistoia, Pescara, Rieti, Terni, Viterbo, Frosinone, Brindisi, Matera, Ragusa, Castrogiovanni, Nuoro) e la soppressione della provincia di Caserta. Nello stesso anno vengono soppressi i circondari che costituivano circoscrizioni subprovinciali sedi di sottoprefettura e tribunale.

Nello stesso anno Castrogiovanni viene ridenominata Enna e Girgenti Agrigento. Nel 1930 Spezia diviene La Spezia e la provincia di Fiume rinominata in provincia del Carnaro, mentre nel 1931 Bari delle Puglie diviene Bari.
Altre integrazioni si hanno nel 1934 con la provincia di Littoria e, nel 1935 con la provincia di Asti.
Nel 1939 la provincia di Aquila degli Abruzzi diviene provincia dell'Aquila e nel 1940 la provincia del Friuli viene rinominata provincia di Udine. Nel 1941, a seguito dell'aggressione alla Jugoslavia, la provincia di Zara entra a far parte del Governatorato della Dalmazia (comprendente le province di Zara, Spalato e Cattaro), mentre nell'odierna parte centrale della Slovenia occupata dall'Esercito Italiano viene istituita la Provincia di Lubiana. Queste modifiche portano le province del regime a 95 (escluse le zone di occupazione, i governatorati e le colonie).

Secondo dopoguerra

Alla fine della 2a guerra mondiale nel 1945 la provincia di Aosta viene rinominata Valle d'Aosta, Littoria cambia nome in Latina e viene restituita la provincia già soppressa di Caserta. Nel 1946 la provincia di Apuania viene rinominata provincia di Massa Carrara e nel 1947 l'Italia perde con il Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947 le province dell'Istria, del Carnaro e la Dalmazia nonché parte del territorio di quelle di Trieste e Gorizia, mentre la stessa provincia di Trieste (zona A) viene occupata in Territorio Libero dalle forze statunitensi e britanniche e di fatto esclusa dall'Italia. Alla nascita della Repubblica l'Italia ha un totale di 91 province effettive. Nel 1948 la provincia della Valle d'Aosta viene soppressa e ne vengono trasferite le competenze alla neonata Regione Autonoma mentre con lo Statuto della Regione Siciliana (1946) le circoscrizioni provinciali siciliane vengono soppresse e sostituite da liberi consorzi comunali, denominati "province regionali" con successiva L.R. no. 9 del 1986.

La situazione rimane immutata per oltre 30 anni fatta salva nel 1951 la ridenominazione della provincia dello Ionio in provincia di Taranto e il rientro in Italia nel 1954 della provincia di Trieste.

Storia recente

Nel 1968 viene istituita la provincia di Pordenone, cui segue nel 1970 quella di Isernia e nel 1974 quella di Oristano, per un totale di 95 province (inclusa la Valle d'Aosta).

L'incremento diviene più sostanziale nel 1992 con la creazione di ben 8 province: Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Lecco, Lodi, Rimini, Prato, Crotone, Vibo Valentia, mentre Forlì viene rinominata Forlì-Cesena.

Nel 2001 la Regione Autonoma della Sardegna istituisce 4 province divenute operative nel 2005, Olbia-Tempio, Ogliastra, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias mentre nel 2004 il Parlamento ha istituito le 3 province di Monza e della Brianza, di Fermo e di Barletta-Andria-Trani che diverranno operative nel 2009 portando il numero complessivo delle province a 110 (inclusa la Valle d'Aosta).

Anno Numero province
1861 59
1866 67
1868 68
1870 69
1920 70
1923 73
1924 76
1927 93
1934 94
1935 95
1941 98
1945 96
1947 91
1954 92
1968 93
1970 94
1974 95
1992 103
2001 107
2004 110

Province in dati

Di seguito una tabella contenente i dati di popolazione, superficie e densità abitativa, numero di comuni e regione di appartenenza delle 110 province (inclusa la Valle d'Aosta e le 3 da attivare). Gli enti sono ordinati per popolazione[1].

Oltre un milione di abitanti

Provincia Sigla Regione
amministrativa
Popolazione
(ab.)
Superficie
(km²)
Densità
(ab./km²)
Comuni
(N°)
Presidente
Roma RM Lazio 4.013.057 5.352 749,8 121 Nicola Zingaretti (PD)
Napoli NA Campania 3.112.117 1.171 2.657,6 92 Riccardo Di Palma (Verdi)
Milano MI Lombardia 3.100.013 1.620 1.913,6 139 Filippo Penati (PD)
Torino TO Piemonte 2.248.955 6.829 329,3 315 Antonino Saitta (PD)
Bari BA Puglia 1.249.533 3.830 326,2 41 Vincenzo Divella (PD)
Palermo PA Sicilia 1.241.241 4.992 248,6 82 Giovanni Avanti (UDC)
Brescia BS Lombardia 1.195.777 4.783 250,0 206 Alberto Cavalli (PdL)
Salerno SA Campania 1.089.737 4.918 221,6 158 Angelo Villani (PD)
Catania CT Sicilia 1.076.972 3.553 303,1 58 Giuseppe Castiglione (PdL)
Bergamo BG Lombardia 1.044.820 2.723 383,7 244 Valerio Bettoni (PdL)

Tra 500.000 e 1.000.000 di abitanti

Provincia Sigla Regione
amministrativa
Popolazione
(ab.)
Superficie
(km²)
Densità
(ab./km²)
Comuni
(N°)
Presidente
Firenze FI Toscana 970.414 3.515 276,1 44 Matteo Renzi (PD)
Bologna BO Emilia-Romagna 954.682 3.702 257,9 60 Beatrice Draghetti (PD)
Padova PD Veneto 905.112 2.142 422,6 104 Vittorio Casarin (PdL)
Caserta CE Campania 891.473 2.640 337,7 104 Alessandro De Franciscis (PD)
Genova GE Liguria 887.094 1.839 482,4 67 Alessandro Repetto (PD)
Verona VR Veneto 880.230 3.120 282,1 98 Elio Mosele (PdL)
Treviso TV Veneto 857.359 2.477 346,1 95 Leonardo Muraro (LN)
Varese VA Lombardia 855.400 1.199 713,4 141 Dario Galli (LN)
Vicenza VI Veneto 844.111 2.723 310,0 121 Attilio Schneck (LN)
Venezia VE Veneto 836.596 2.461 339,9 44 Davide Zoggia (PD)
Lecce LE Puglia 808.939 2.759 293,2 97 Giovanni Pellegrino (PD)
Monza e Brianza MB Lombardia 784.468 363 2.161,1 50 in fieri
Cosenza CS Calabria 727.694 6.650 109,4 155 Mario Oliverio (PD)
Modena MO Emilia-Romagna 670.098 2.689 249,2 47 Emilio Sabattini (PD)
Messina ME Sicilia 653.861 3.247 201,4 108 Nanni Ricevuto (PdL)
Perugia PG Umbria 645.000 6.332 101,9 59 Giulio Cozzari (PD)
Foggia FG Puglia 640.047 6.966 91,9 64 Antonio Pepe (PdL)
Taranto TA Puglia 580.189 2.436 238,2 29 Giovanni Florido (indip. PD)
Cuneo CN Piemonte 573.613 6.902 83,1 250 Raffaele Costa (PdL)
Como CO Lombardia 572.441 1.288 444,4 163 Leonardo Carioni (LN)
Reggio Calabria RC Calabria 563.912 3.184 177,1 97 Giuseppe Morabito (PD)
Cagliari CA Sardegna 555.409 4.569 121,6 71 Graziano Milia (PD)
Udine UD Friuli-Venezia Giulia 531.603 4.904 108,4 137 Pietro Fontanini (LN)
Latina LT Lazio 528.663 2.250 235,0 33 Armando Cusani (PdL)
Pavia PV Lombardia 521.296 2.965 175,8 190 Vittorio Poma (PdL)
Trento TN Trentino-Alto Adige 507.030 6.203 81,7 223 Lorenzo Dellai (UpT)
Reggio Emilia RE Emilia-Romagna 501.364 2.292 218,7 45 Sonia Masini (PD)

Tra 200.000 e 500.000 abitanti

Provincia Sigla Regione
amministrativa
Popolazione
(ab.)
Superficie
(km²)
Densità
(ab./km²)
Comuni
(N°)
Partito politico del Presidente
Frosinone FR Lazio 491.548 3.243 151,6 91 Salvatore Scalia (PD)
Bolzano BZ Trentino-Alto Adige 487.673 7.396 65,9 116 Luis Durnwalder (SVP)
Ancona AN Marche 466.789 1.940 240,6 49 Patrizia Casagrande (PD)
Agrigento AG Sicilia 455.227 3.042 149,6 43 Eugenio d'Orsi (MpA)
Avellino AV Campania 437.649 2.792 156,8 119 Alberta De Simone (PD)
Trapani TP Sicilia 434.738 2.460 176,7 24 Girolamo Turano (UDC)
Alessandria AL Piemonte 432.215 3.559 121,4 190 Paolo Filippi (PD)
Parma PR Emilia-Romagna 420.077 3.450 121,8 47 Vincenzo Bernazzoli (PD)
Brindisi BR Puglia 402.831 1.839 219,0 20 Michele Errico (PD)
Pisa PI Toscana 399.881 2.445 163,6 39 Andrea Pieroni (PD)
Siracusa SR Sicilia 398.948 2.108 189,3 21 Nicola Bono (PdL)
Mantova MN Lombardia 397.533 2.339 170,0 70 Maurizio Fontanili (PD)
Chieti CH Abruzzo 391.313 2.588 151,2 104 Tommaso Coletti (PD)
Barletta-Andria-Trani BT Puglia 388.330 1.538 252,5 10 in fieri
Potenza PZ Basilicata 387.818 6.549 59,2 100 Sabino Altobello (PD)
Lucca LU Toscana 382.738 1.773 215,9 35 Stefano Baccelli (PD)
Forlì-Cesena FC Emilia-Romagna 377.993 2.376 159,1 30 Massimno Bulbi (PD)
Ravenna RA Emilia-Romagna 373.449 1.858 201,0 18 Francesco Giangrandi (PD)
Pesaro e Urbino PU Marche 370.374 2.893 128,0 67 Palmiro Ucchielli (PD)
Catanzaro CZ Calabria 366.647 2.392 153,3 80 Wanda Ferro (PdL)
Novara NO Piemonte 357.688 1.339 267,1 88 (PD)
Ferrara FE Emilia-Romagna 353.303 2.630 134,3 26 (PD)
Cremona CR Lombardia 350.368 1.771 197,8 115 (PD)
Arezzo AR Toscana 337.236 3.236 104,2 39 (PD)
Livorno LI Toscana 337.005 1.211 278,3 20 (PD)
Sassari SS Sardegna 333.576 4.281 77,9 66 (PD)
Lecco LC Lombardia 327.510 816 401,4 90 (PD)
Macerata MC Marche 316.214 2.774 114,0 57 (PD)
Pescara PE Abruzzo 311.896 1.225 254,6 46 (PD)
Ragusa RG Sicilia 309.280 1.614 191,6 12 (UDC)
L'Aquila AQ Abruzzo 305.400 5.035 60,7 108 (PD)
Viterbo VT Lazio 305.091 3.614 84,4 60 (PD)
Pordenone PN Friuli-Venezia Giulia 303.258 2.130 142,4 51 (PdL)
Teramo TE Abruzzo 301.188 1.948 154,6 47 (PD)
Rimini RN Emilia-Romagna 294.074 534 550,7 20 (PD)
Benevento BN Campania 288.572 2.071 139,3 78 (PD)
Savona SV Liguria 283.218 1.545 183,3 69 (PD)
Pistoia PT Toscana 281.347 965 291,6 22 (PD)
Piacenza PC Emilia-Romagna 278.224 2.590 107,4 48 (PD)
Caltanissetta CL Sicilia 272.918 2.124 128,5 22 (MpA)
Siena SI Toscana 262.990 3.823 68,8 36 (PD)
Prato PO Toscana 245.033 365 671,3 7 (PD)
Rovigo RO Veneto 244.894 1.790 136,8 50 (PD)
Trieste TS Friuli-Venezia Giulia 236.512 212 1.115,6 6 (PD)
Campobasso CB Molise 231.031 2.910 79,4 84 (PD)
Terni TR Umbria 227.967 2.122 107,4 33 (PS)
Grosseto GR Toscana 220.742 4.501 49,0 28 (PD)
La Spezia SP Liguria 220.212 881 250,0 32 (PD)
Imperia IM Liguria 217.354 1.156 188,0 67 (PdL)
Lodi LO Lombardia 215.386 782 275,4 61 (PD)
Asti AT Piemonte 215.074 1.511 142,3 118 Maria Teresa Armosino (PdL)
Belluno BL Veneto 212.365 3.676 57,8 69 Sergio Reolon (PD)
Ascoli Piceno AP Marche 209.701 1.304 160,8 33 Massimo Rossi (PRC)
Matera MT Basilicata 203.520 3.447 59,0 31 Carmine Nigro (Pop. Uniti)
Massa-Carrara MS Toscana 200.825 1.157 173,6 17 Osvaldo Angeli (PD)

Meno di 200.000 abitanti

Provincia Sigla Regione
amministrativa
Popolazione
(ab.)
Superficie
(km²)
Densità
(ab./km²)
Comuni
(N°)
Presidente
Biella BI Piemonte 186.938 914 204,5 82 Sergio Scaramal (PD)
Sondrio SO Lombardia 180.429 3.210 56,2 78 Fiorello Provera (LN)
Vercelli VC Piemonte 176.705 2.088 84,6 86 Renzo Masoero (PdL)
Enna EN Sicilia 173.676 2.561 67,8 20 Giuseppe Monaco (PdL)
Fermo FM Marche 173.020 784 220,7 40 in fieri
Crotone KR Calabria 172.171 1.716 100,3 27 Sergio Iritale (PD)
Oristano OR Sardegna 168.381 3.040 55,4 88 Pasquale Onida (PdL)
Vibo Valentia VV Calabria 167.628 1.139 147,2 50 Francesco De Nisi (PD)
Nuoro NU Sardegna 161.929 3.934 41,2 52 Roberto Deriu (PD)
Verbano Cusio Ossola VB Piemonte 161.640 2.256 71,6 77 Paolo Ravaioli (PD)
Rieti RI Lazio 154.949 2.750 56,3 73 Fabio Melilli (PD)
Olbia-Tempio OT Sardegna 147.387 3.397 43,4 26 Anna Pietrina Murrighile (PD)
Gorizia GO Friuli-Venezia Giulia 141.229 466 303,1 25 Enrico Gherghetta (PD)
Carbonia-Iglesias CI Sardegna 131.074 1.495 87,7 23 Pierfranco Gaviano (PD)
Aosta (Regione) AO Valle d'Aosta 124.812 3.266 38,2 74 Augusto Rollandin (UV)
Medio Campidano VS Sardegna 103.727 1.516 68,4 28 Fulvio Tocco (PD)
Isernia IS Molise 89.043 1.528 58,3 52 Raffaele Mauro (PdL)
Ogliastra OG Sardegna 57.960 1.854 29,7 23 Pier Luigi Carta (PS)
Totale Italia 59.131.287 301.338 196,2 8.101

Assetto istituzionale

 
Colore politico dei presidenti delle 107 province italiane.

     Partito Democratico

     Forza Italia e Il Popolo della Libertà

     Alleanza Nazionale

     Partito del Popolo Sardo

     Lega Nord

     Unione dei Democratici Cristiani e di Centro

     Movimento per l'Autonomia

     Partito Socialista

     Rifondazione Comunista

     Federazione dei Verdi

     Popolari Uniti

     Südtiroler Volkspartei

     Union Valdôtaine

La legge n°81 del 25 marzo 1993 ha stabilito l'elezione popolare diretta dei presidenti delle province italiane, ricorrendo ad un eventuale turno di ballottaggio qualora nessun candidato raggiunga la maggioranza assoluta dei consensi. La durata in carica del presidente, originariamente fissata in quattro anni, fu prolungata a cinque, e l'intero sistema normativo venne consolidato nel Testo unico sull'Ordinamento degli Enti Locali, il D.Lg. n°267 del 2000. In qualunque caso di morte, dimissioni, sospensione, sfiducia o decadenza del presidente, si procede all'indizione di nuove elezioni provinciali, e alla gestione provvisoria dell'ente da parte di un commissario nominato dal prefetto.

Contestualmente alla scelta del presidente, si tengono le elezioni del Consiglio Provinciale, sul principio del governo di legislatura. I consiglieri, in numero variabile da 24 a 45 secondo l'entità della popolazione, sono eletti con un particolare sistema elettorale proporzionale con premio di maggioranza e liste bloccate. Alla coalizione collegata al presidente eletto vengono comunque garantiti almeno il 60% dei seggi consiliari; tenuta presente questa clausola, i seggi vengono ripartiti in maniera proporzionale con metodo D'Hont sulla base dei voti conseguiti dalle varie liste nella circoscrizione unica provinciale. I candidati si presentano però in collegi uninominali e, determinato il numero di seggi assegnati a ciascuna lista, vengono dichiarati eletti coloro che, all'interno della stessa, abbiano ottenuto le maggiori percentuali di voto nel proprio collegio.

Norme del tutto diverse regolano invece la vita istituzionale nelle comunità autonome: Aosta, Bolzano e Trento.

Progetti di riforma

L'11 settembre 2008 il ministro Roberto Calderoli ha presentato al Consiglio dei Ministri, nell'ambito dei progetti sul federalismo fiscale, una bozza volta a garantire alle province autonomia di entrata e di spesa, attraverso tributi propri, compartecipazioni e fondi perequativi, in attuazione dell'art. 119 della Costituzione.[2] La stessa bozza Calderoli prevede la trasformazione in città metropolitane di sette attuali province (Torino, Genova, Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli), mentre è in corso il dibattito sulla sorte di Venezia, Padova e Bari.[3][4] Analoghi ed eventuali provvedimenti relativi a Palermo, Catania e Cagliari sono invece di competenza delle Regioni autonome.

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni