Isma'il Safwat
Biografia
Ismāʿīl Safwat (in arabo اسماعيل صفوت?) cominciò la sua carriera nelle forze armate ottomano e la concluse come Capo di Stato Maggiore delle forze armate irachene.
Durante la guerra arabo-israeliana del 1948 fu nominato consigliere militare della Lega Araba e comandante dell'Esercito Arabo di Liberazione ((Jaysh al-Inqādh al-ʿArabī)).
Due giorni prima del voto che sancì il Piano di spartizione della Palestina, dichiarò al Capo di Stato Maggiore delle forze armate irachene che "la maggior parte degli Arabi [palestinesi] non possono allo stato presente in alcun modo resistere alle forze sioniste, anche se numericamente gli Arabi sono superiori".[1]
Non smise in seguitò di mettere in guardia i dirigenti arabi riguardo le carenze della loro preparazione militare, a fronte dell'Yishuv, reclamando maggiori mezzi e un intervento più rapido e più possente degli eserciti arabi. Si dimise il 13 maggio, due giorni prima dell'entrata in guerra degli eserciti arabi, convinto della débacle che incombeva , come conseguenza della carenza pressoché assoluta di coordinamento militare.[2]
Bibliografia
- Yoav Gelber, Palestine 1948. Brighton, Sussex Academic Press, 2006, p. 407. ISBN 1845190750
- Dominique Lapierre et Larry Collins, O Jérusalem. Parigi, Robert Laffont, 1971. ISBN 2266106988
Note
- ^ Benny Morris, The Birth of the Palestinian Refugee Problem Revisited, 2006, p. 33.
- ^ Dominique Lapierre et Larry Collins, O Jérusalem, p. 563.