Secure Hash Algorithm
Con il termine SHA si indica una famiglia di cinque diverse funzioni crittografiche di hash sviluppate a partire dal 1993 dalla National Security Agency (NSA) e pubblicate dal NIST come standard federale dal governo degli USA. La sigla SHA sta per Secure Hash Algorithm.
Come ogni algoritmo di hash, l'SHA produce un message digest, o "impronta del messaggio", di lunghezza fissa partendo da un messaggio di lunghezza variabile. La sicurezza di un algoritmo di hash risiede nel fatto che la funzione di non sia reversibile (non sia cioè possibile risalire al messaggio originale conoscendo solo questo dato) e che 2 messaggi diversi non devono mai fornire lo stesso digest. Gli algoritmi della famiglia sono denominati SHA-1, SHA-224, SHA-256, SHA-384 e SHA-512: le ultime 4 varianti sono spesso indicate genericamente come SHA-2, per distinguerle dal primo. Quest'ultimo produce un digest del messaggio di soli 160 bit, mentre gli altri producono digest di lunghezza in bit pari al numero indicato nella loro sigla (SHA-256 produce un digest di 256 bit). L'SHA-1 è il più diffuso algoritmo della famiglia SHA ed è utilizzato in numerose applicazioni e protocolli.
La sicurezza di SHA-1 è stata in parte compromessa dai crittoanalisti. [1] Sebbene non siano ancora noti attacchi alle varianti SHA-2, esse hanno un algoritmo simile a quello di SHA-1 per cui sono in atto sforzi per sviluppare algoritmi di hashing alternativi e migliorati.[2][3] Un concorso aperto per la realizzazione di una nuova funzione SHA-3 è stato formalmente annunciato nel Federal Register il 2 novembre 2007.[4] "Il NIST sta avviando un concorso per lo sviluppo di uno o più algoritmi di hashing aggiuntivi attraverso una competizione pubblica, come per il processo di sviluppo dell'AES."[5] Le iscrizioni si concluderanno il 31 ottobre 2008 e la proclamazione del vincitore e la pubblicazione del nuovo standard sono previste per il 2012.
SHA-0 e SHA-1
La specifica originale dell'algoritmo fu pubblicata nel 1993 come Secure Hash Standard, FIPS PUB 180, dal NIST. Ci si riferisce spesso a questa versione come SHA-0 per distinguerla dalle successive versioni. Fu ritirata dall'NSA breve tempo dopo la pubblicazione e fu soppiantata da una versione rivista, pubblicata nel 1995 (FIPS PUB 180-1) e solitamente nota come SHA-1. L'SHA-1 differisce dall'SHA-0 unicamente per una sola rotazione di bit nel processo di preparazione del messaggio della sua funzione di compressione ad una via; ciò fu fatto, secondo l'NSA, per correggere un difetto nell'algoritmo originale, il quale riduceva la sicurezza crittografica di SHA-0. Ad ogni modo, l'NSA non fornì nessuna ulteriore spiegazione chiarificante. Sono state in seguito riportate debolezze sia nel codice dell'SHA-0 sia in quello dell'SHA-1. L'SHA-1 appare offrire maggiore resistenza agli attacchi, a supporto dell'asserzione dell'NSA che il cambiamento aumentò la sicurezza.
L'SHA-1 (così come l'SHA-0) produce un digest di 160 bit da un messaggio con una lunghezza massima di 264-1 bit ed è basato su principi simili a quelli usati da Ronald L. Rivest del MIT nel design degli algoritmi MD4 e MD5.
L'insieme SHA-2
Nel 2001 il NIST pubblicò quattro funzioni di hash addizionali facenti parte della famiglia SHA, ognuna con un digest più lungo di quello originale, collettivamente denominate SHA-2 (anche se questo termine non è mai stato ufficialmente standardizzato). Queste varianti sono note, come detto, con la lunghezza in bit del digest generato a seguire la sigla ufficiale dell'hash: SHA-224, SHA-256, 'SHA-384 e SHA-512, con, rispettivamente, hash di 224, 256, 384 e 512 bit. Da notare che gli ultimi tre algoritmi furono ufficializzati come standard nel 2002 mentre l'SHA-224 fu introdotto nel febbraio del 2004: quest'ultimo presenta un hash di lunghezza identica a quella di 2 chiavi del Triple DES.
Tutte queste varianti sono brevettate dal governo americano ma rilasciate con licenza libera.[6].
Gli algoritmi SHA-256 e SHA-512 lavorano, rispettivamente, con word di 32 e 64 bit rispettivamente: utilizzano un numero differente di rotazioni e di costanti addizionali ma la loro struttura è sostanzialmente identica. Gli algoritmi SHA-224 e SHA-384 sono semplicemente versioni troncate dei precedenti due, con hash calcolati con differenti valori iniziali.
Gli algoritmi SHA-2 non hanno ricevuto, a differenza dell'SHA-1, molta attenzione dalla comunità dei crittoanalisti per cui la loro sicurezza in campo crittografico non è stata del tutto provata. Gilbert e Handschuh (2003) hanno studiato queste nuove varianti e non hanno trovato vulnerabilità [7].
SHA-3 (in sviluppo)
La competizione che porterà al rilascio del nuovo standard SHA-3 è stata ufficialmente lanciata il 2 novembre 2007[8]. La scelta dell'algoritmo finalista verrà effettuata nel 2012 fra tutti quelli inviati entro il 31 ottobre 2008.
Comparazione delle funzioni SHA
Nella tabella sottostante sono riportate le caratteristiche principali degli algoritmi della famiglia SHA (Per Stato interno si intende la somma interna dopo ogni compressione di un blocco di dati).
Algoritmo e variante |
Dimensione dell'output (bit) | Dimensione dello stato interno (bit) | Dimensione del blocco (bit) | Max. dimensione del messaggio (bit) | Dimensione della word (bit) | Passaggi | Operazioni | Collisioni trovate | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
SHA-0 | 160 | 160 | 512 | 264 − 1 | 32 | 80 | +,and,or,xor,rotl | Sì | |
SHA-1 | 160 | 160 | 512 | 264 − 1 | 32 | 80 | +,and,or,xor,rotl | Attacco 263 | |
SHA-2 | SHA-256/224 | 256/224 | 256 | 512 | 264 − 1 | 32 | 64 | +,and,or,xor,shr,rotr | Nessuna |
SHA-512/384 | 512/384 | 512 | 1024 | 2128 − 1 | 64 | 80 | +,and,or,xor,shr,rotr | Nessuna |
Applicazioni
L'SHA-1 è il più utilizzato algoritmo della famiglia SHA. Costituisce la base di numerose applicazioni e protocolli, inclusi il TLS ed SSL, il PGP, l'SSH, l'S/MIME e l'IPsec. L'SHA-1 è anche utilizzato in sistemi di controllo versione, come il Git, per identificare la revisione dei software e come somma di controllo per verificare l'integrità di file di grosse dimensioni in cataloghi online.
Gli algoritmi SHA sono anche utilizzati negli algoritmi per la firma digitale dei documenti, quali ad esempio l'HMAC, e sono stati presi come base per i cifrari a blocchi SHACAL.
Voci correlate
Note
- Florent Chabaud, Antoine Joux: Differential Collisions in SHA-0. CRYPTO 1998. pp56–71
- Eli Biham, Rafi Chen, Near-Collisions of SHA-0, Cryptology ePrint Archive, Report 2004/146, 2004 (appeared on CRYPTO 2004) [1]
- Joux, Carribault, Lemuet, Jalby: Collision for the full SHA-0 algorithm, CRYPTO 2004 [2]
- Xiaoyun Wang, Hongbo Yu and Yiqun Lisa Yin, Efficient Collision Search Attacks on SHA-0, CRYPTO 2005 [3]
- Xiaoyun Wang, Yiqun Lisa Yin and Hongbo Yu, Finding Collisions in the Full SHA-1, CRYPTO 2005 [4]
- Henri Gilbert, Helena Handschuh: Security Analysis of SHA-256 and Sisters. Selected Areas in Cryptography 2003: pp175–193
- Proposed Revision of Federal Information Processing Standard (FIPS) 180, Secure Hash Standard, in Federal Register, vol. 59, n. 131, 11 luglio 1994, pp. 35317-35318. URL consultato il 26 aprile 2007.
Collegamenti esterni
Siti Internet per il calcolo degli hash
- Hash'em all! — Hashing online di testo e files con svariati algoritmi
- http://www.johnmaguire.us/tools/hashcalc/index.php – Consente l'encoding di stringhe di lunghezza nulla
Standard: SHA-0, SHA-1, SHA-2, SHA-3...
- Specifications for a Secure Hash Standard (SHS) – Draft for proposed SHS standard (SHA-0)
- Secure Hash Standard (SHS) – Proposed SHS standard (SHA-0)
- RFC 3174, “US Secure Hash Algorithm 1 (SHA-1)”
- RFC 4634, “US Secure Hash Algorithms (SHA and HMAC-SHA)”
- CSRC Cryptographic Toolkit – Official NIST site for the Secure Hash Standard
- FIPS 180-2: Secure Hash Standard (SHS) (PDF, 236 kB) – Current version of the Secure Hash Standard (SHA-1, SHA-224, SHA-256, SHA-384, and SHA-512), 1 August 2002, amended 25 February 2004
- NIST Cryptographic Hash Project SHA-3 competition
Crittoanalisi
- Intervista con Yiqun Lisa Yin sull'attacco all'SHA-1
- Lenstra's Summary of impact of the February 2005 cryptanalytic results
- Explanation of the successful attacks on SHA-1 (3 pages, 2006)
Implementazioni
- The OpenSSL Project – The widely used OpenSSL
crypto
library includes free, open-source implementations of SHA-1, SHA-224, SHA-256, SHA-384, and SHA-512 - Crypto++ Crypto++, libreria libera in C++ con schemi crittografici
- Bouncy Castle The Bouncy Castle Library is a free Java and C# class library that contains implementations of the SHA-1, SHA-224, SHA-256, SHA-384 and SHA-512 algorithms as well as other algorithms like Whirlpool, Tiger, RIPEMD, GOST-3411, MD2, MD4 and MD5.
Tutorial e codici d'esempio
- Comparison of SHA function in different languages
- A SHA-1 implementation in C by Christophe Devine
- SHA-1 implementations in C and C++, including Win32 and Linux binaries by Paul E. Jones (RFC Co-Author)
- A SHA-2 implementation in C by Olivier Gay
- A SHA implementation in C by Brian Gladman
- SHA-2 implementation in Delphi by eCat (Note: This version may give incorrect results for SHA-256.)
- A Visual Basic SHA-1 implementation by John Taylor
- SHA-1 implementation in JavaScript by Chris Veness
Vettori di test
The NESSIE project test vectors for SHA-1, SHA-256, SHA-384, and SHA-512.
- ^ Crittoanalisi dell'SHA-1 (Schneier)
- ^ [http://www.schneier.com/blog/archives/2005/11/nist_hash_works_4.html
- ^ http://www.heise-security.co.uk/articles/75686/2
- ^ http://csrc.nist.gov/groups/ST/hash/documents/FR_Notice_Nov07.pdf
- ^ http://www.csrc.nist.gov/pki/HashWorkshop/index.html
- ^ Licensing Declaration for US patent 6829355.. URL consultato il 17 febbraio 2008.
- ^ Henri Gilbert, Helena Handschuh, Security analysis of SHA-256 and sisters, in Lecture notes in computer science, Springer, Berlin. URL consultato il 30 gennaio 2008.
- ^ http://csrc.nist.gov/groups/ST/hash/documents/FR_Notice_Nov07.pdf