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Frattamaggiore (IPA: ['frat:ama'dʤo:re], Fràtt in dialetto frattese) è un comune italiano di 31mila abitanti in provincia di Napoli. Oggi Frattamaggiore fa parte dell'agglomerato urbano di Napoli.


Storia

Il primo documento in cui si cita Frattamaggiore è dell’anno 921 d.C. , ma nei documenti R.N.A.M. la zona risultava nell’820 d.C. già abitata da contadini e piccoli proprietari. L’ipotesi più accreditata è che il territorio già dai primi secoli a.C. sia stato abitato da piccoli insediamenti umani dipendenti da Atella e che sia stato gradualmente disboscato. Dopo la devastazione vandalica del 455 d.C., i maggiorenti atellani, per ripararsi dalle incursioni, non solo edificarono il borgo chiamato oggi Sant'Arpino, ma costruirono come vedetta un castello antemurale, che ospitava una guarnigione di soldati in difesa della città di Atella, sito appunto in via Castello, ora via Genoino dell’odierna Frattamaggiore. Proprio intorno al castello, agli autoctoni abitatori della Fracta, per lo più boscaioli, nell’ 850 d.C. si aggregò una colonia di profughi di Miseno fuggiti dalla loro città costiera distrutta dai saraceni.

Frattamaggiore è un comune a nord di Napoli, il nome risale al 923, e nel 1300 fu aggiunto l'appellativo "maggiore", i santi patroni sono San Sossio, al quale la città di Frattamaggiore ha eretto una chiesa (oggi Basilica Pontificia) in suo nome risalente al XII secolo, con facciata rimaneggiata in stile gotico e barocco, e Santa Maria degli Angeli.

Società

Evoluzione demografica

Popolazione dal 1450 al 1850

File:Demoanticfratta.png

Popolazione dall'Unità d'Italia a oggi

Abitanti censiti[1]

Dettaglio della decrescita demografica dell'ultimo trentennio

Popolazione straniera[2]

Al 1° gennaio 2006 la popolazione straniera residente nel territorio del comune di Frattamaggiore era pari a 325 persone, di cui 123 maschi ed 202 femmine; al 31 dicembre 2006 invece la popolazione straniera residente era aumentata fino a 336 unità, 126 maschi e 210 femmine.

Nel corso dell'anno 2006 gli iscritti di provenienza straniera all'anagrafe comunale di Frattamaggiore sono stati 81, i cancellati stranieri 68, più due (donne) in seguito ad acquisizione della cittadinanza italiana. I minorenni stranieri residenti risultano essere 44, di cui 33 nati sul suolo italiano.

Alla data del 31 dicembre 2006 a Frattamaggiore risultano residenti 336 cittadini stranieri, così suddivisi per nazionalità:

Fonte Istat 2006

Stemma

File:Frattamaggiore-stemma.png

La descrizione ufficiale dello stemma comunale è:

«d'oro al cignale passante sulla campagna erbosa e caricata di erboscelli (fratte), il tutto al naturale, sormontato da tre tau di rosso, ordinati in fascia nel capo; colla bardatura composta di oro e di rosso. Lo scudo sarà sormontato da un cerchio di muro aperto di quattro porte e quattro finestre semicircolari, sostenente otto torri merlate, il tutto d'oro; e con cimiero di un capo e collo di rinnoceronte, ornato di argento, e posto fra due rami, a destra di alloro, a sinistra di quercia, fruttati di oro, divergenti e decussati sotto la punta dello scudo stesso.»


Lo Stemma del Comune di Frattamaggiore è composto da uno scudo gotico a fondo giallo chiaro che denota ricchezza ed ubertà della Contrada. Le tre tau o croci di S. Antonio (le tre T) di color rosso in alto ricordano l’origine greca della località e simboleggiano le tre colonie dai cui profughi ha avuto origine la città di Frattamaggiore: Miseno, Cuma e Atella. In basso sullo scudo vi è un cinghiale nero su piano oscuro a simboleggiare che tal luogo è stato coperto da pruni, sterpi e fratte e terreno incolto ed abbandonato per molto tempo. Lo scudo è contornato da quadretti di color rosso e blu, colori regali della Casa Aragonese in Napoli: onorificenza ricevuta e concessa probabilmente per mano degli Aragonesi Re di Napoli, e più propriamente dal Re Ferrante I d’Aragona nel 1492, epoca in cui fu trasportata la Vicaria a Frattamaggiore. Tutto lo scudo è sormontato da una testa con collo di rinoceronte di color bronzo, e ciò probabilmente per essere stata la sua origine maggiormente longobardica, quantunque il primo sorgere fosse stato greco. In effetti i guerrieri longobardi solevano coprire le loro armi con la pelle di tali animali. Sul capo del rinoceronte vi è una Regia Corona guarnita di pietre preziose, e ciò perché il Casale di Frattamaggiore sin dai tempi remoti fu sempre Regio e Demaniale, cioè appartenente alla Corona e giammai andò soggetto a giurisdizione di feudatari.

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Napoli Capodichino.
FRATTAMAGGIORE Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 12,513,215,218,222,626,229,329,526,321,817,013,613,118,728,321,720,5
T. min. media (°C) 3,84,35,98,312,115,618,017,915,311,67,75,14,48,817,211,510,5
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) 5320000000021020012
Precipitazioni (mm) 104,497,985,775,549,634,124,341,680,3129,7162,1121,4323,7210,8100,0372,11 006,6
Giorni di pioggia 101010964246811113125102591
Umidità relativa media (%) 75737170707170697374767574,370,37074,372,3
Eliofania assoluta (ore al giorno) 3,74,45,16,37,99,310,19,57,86,14,23,43,86,49,66,06,5


 
Il palazzo con la torre colombaia in via Roma
 
La Chiesa di Sant'Antonio Abate in piazza Riscatto
 
Il portale della Basilica di San Sossio L. e M.

Cultura

Personalità legate a Frattamaggiore

Eventi

Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio

Economia

La cittadina, che oggi ha un'economia basata essenzialmente sul commercio e, in misura minoritaria, sui servizi, è stata tra le maggiori produttrici di canapa in Italia nel passato.

Infrastrutture e trasporti

Ferrovia

Nel territorio comunale di Frattamaggiore si trova la stazione di Frattamaggiore-Grumo Nevano sulla linea ferroviaria Roma-Napoli via Formia. La stazione è a due fermate dal capoluogo campano e vicina allr stazioni di scambio di Aversa, Caserta e Villa Literno

Geografia antropica

Urbanistica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stradario di Frattamaggiore.

Amministrazione

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