Ufficiale (funzionario)
In generale è detto ufficiale chi ha la titolarità di un ufficio pubblico, sicché il termine può considerarsi sinonimo di funzionario pubblico. In passato, invece, il termine aveva un significato più vicino all'attuale impiegato.
Il termine è altresì usato per indicare chi appartiene alla più elevata delle categorie gerarchiche in cui si dividono i militari. Gli ufficiali sono addestrati per svolgere funzioni di comando di unità e reparti e altri compiti di elevata responsabilità o specializzazione. Essi si distinguono in:
- ufficiali generali, detti in marina ufficiali ammiragli, comandanti di grandi unità in grado di operare indipendentemente per lunghi periodi di tempo (brigate o grandi unità di livello superiore, divisioni navali o grandi unità di livello superiore);
- ufficiali superiori, comandanti di unità in grado di operare autonomamente per brevi periodi di tempo (battaglioni o reggimenti, grandi navi da guerra) o ufficiali di stato maggiore;
- ufficiali inferiori, comandanti di reparti non in grado di operare autonomamente per periodi di tempo significativi o, in alcune unità, ufficiali di stato maggiore.
Nell'ordinamento italiano sono denominati ufficiali alcuni organi, tra i quali:
- l'ufficiale giudiziario;
- l'ufficiale di stato civile;
- l'ufficiale rogante;
- l'ufficiale di pubblica sicurezza;
- l'ufficiale di polizia giudiziaria.
Il codice penale italiano prevede lo status di pubblico ufficiale, la cui nozione non coincide con quella di funzionario pubblico, e collega ad esso alcuni reati, che possono essere commessi solo da o contro pubblici ufficiali.
Nell'ordinamento sportivo è detto ufficiale di gara chi ha la funzione di controllare il regolare svolgimento di una gara. Nelle varie discipline sportive gli ufficiali di gara assumono denominazioni diverse, ad esempio nel calcio sono tali l'arbitro e i suoi due assistenti.