Goar
Goar (noto anche come Goachar o Eochar) (prima del 390 – Gallia, tra il 446 ed il 450) fu un capo del popolo germanico degli Alani nella Gallia del V secolo. Guidò il suo popolo oltre il Reno durante l'invasione della Gallia operata da numerose tribù nel 406, per poi unirsi ai romani ed aver giocato un ruolo importante nella politica interna della regione.
Invasione della Gallia
Goar viene citato la prima volta da Gregorio di Tours in una descrizione dell'invasione barbara che, il 31 dicembre 406, attraversò il Reno ghiacciato. Molte tribù fecero parte della spedizione, tra cui gli Alni di Goar, un altro gruppo di Alani guidati da Respendial, I Vandali Asdingi di Godigisel, i Vandali Silingi, e molti altri gruppi di Suebi. Non viene detto da dove questi popoli provenissero, nonostante molti storici identificano questi Alani con quelli stanziati da Graziano in Pannonia attorno al 380.
Secondo Gregorio, i Franchi alleati dei Romani attaccarono gli Asdingi a Magonza, quando questi erano a metà della traversata, uccidendo Godigisel, ed erano sul punto di sterminare la sua tribù. A quel punto l'altro re alano, Respendial, arrivò a salvare i Vandali sconfiggendo i Franchi, "nonostante Goar fosse avanzato unendosi ai Romani". Non è chiaro negli scritti di Gregorio se Goar si unì ai Franchi nel combattere i propri co-invasori; in ogni caso si stabilì in Gallia mentre Vandali, Suebi e Alani di Respendial proseguirono fino alla Spagna.
Usurpazione di Giovino
Goar appare di nuovo nel 411, quando insieme a Gundahar, re dei Burgundi, appoggiò il senatore gallo--romano Giovino quale imperatore romano di Magonza (come descritto da Olimpiodoro di Tebe). In quel periodo un altro usurpatore, Costantino III, veniva assediato ad Arles da un generale di Onorio, il futuro imperatore Costanzo III. I seguaci di Costantino della Gallia settentrionale si unirono a Giovino, contribuendo alla sconfitta di Costantino. Giovino attaccò quindi Costantino assieme a "Burgundi, Alemanni, Franchi, Alani, e a tutto il suo esercito" (tra cui, presumibilmente, Goar). L'usurpazione di Giovino terminò due anni dopo, quando i Visigoti entrarono in Gallia dopo il sacco di Roma effettuato l'anno precedente. Il re visigoto Ataulfo, dopo un periodo di indecisione, si unì al governo di Onorio di Ravenna sconfiggendo Giovino a Valentia. La risposta di Alani e Burgundi a questa sconfitta non viene descritta.
Assedio di Bazas
Dopo aver sconfitto Giovino, i Visigoti riaprirono il conflitto con Onorio; questa lotta culminò con l'assedio di Bazas del 414. Secondo Paulinus di Pella, che si trovava tra gli assediati, i Visigoti erano supportati da un gruppo di Alani (il cui re viene descritto ma non citato). Paulinus, che aveva in precedenza stabilito un'amicizia con il re alano, lo persuase a dividersi dai Goti unendosi invece ai romani difensori della città. Il leader degli Alani accettò la proposta, offrendo moglie e figli ai Romani quali ostaggi. I Visigoti fuggirono da Bazas ritirandosi in Spagna, mentre gli Alani divennero coloni alleati dei romani.
Gli storici sono divisi riguardo al fatto che il re alano non citato da Paulinus debba essere identificato con Goar o con altri re che avrebbero accompagnato i Visigoti fin dall'Italia o addirittura da prima. La prima ipotesi implicherebbe che Goar fosse alleato di Ataulfo dopo la sconfitta dei Goti su Giovino; la seconda invece farebbe pensare che in quel periodo esisteva un secondo gruppo di Alani in Gallia, oltre al popolo di Goar.
Bishop Germanus of Auxerre
In his Life of St. Germanus of Auxerre, Constantius of Lyon describes a confrontation between Germanus and a king of the Alans c. 446. This king had been ordered by Aetius to put down a revolt of Bagaudae in Armorica, but Germanus persuaded him to hold off his attack while he got confirmation of the orders from the emperor in Italy. Constantius gives the name of this king as "Eochar", but many historians see this as a scribal error for "Gochar" (since Goar's name appears in some sources in this form). Other historians object to this identification, since it would imply that Goar's career as leader of the Alans lasted over forty years.
Also, the Chronica Gallica of 452 reports that another Alan leader, Sambida, was given land around Valentia in 440, several years before Germanus' confrontation with the Alans. If only one kingdom of Alans is assumed to have existed in Gaul, this would imply that Goar had already been succeeded by Sambida before 440, and that Sambida was then succeeded by Eochar. If, on the other hand, two kingdoms are assumed, Eochar could be identical to Goar, a successor of Goar, or a successor of Sambida.
The Chronica Gallica describes another grant of land to Alans by Aetius two years later (442), in which the Romans occupying the land opposed the grant and had to be driven out by force. Neither the leader of these Alans, nor the ___location of the land, is mentioned in the Chronica; but many historians associate this event with Goar as well.
In any case, Goar's Alans are universally identified with the group of Alans near Orleans that helped repel Attila's invasion in 451, and who were led at that time by Sangiban—putting the end of Goar's reign, if the identification with Eochar is accepted, somewhere between 446 and 450.
References
- Agustí Alemany, Sources on the Alans: A Critical Compilation. Brill Academic Publishers, 2000 ISBN 90-04-11442-4