Cornaleto
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Cornaleto (nel dialetto locale Curnalet) è una frazione del comune di Formigara (CR) con circa 330 abitanti, che si trova a nord del capoluogo comunale. Nato sulle rive del Lago Gerundo oggi si trova sulle rive del fiume Adda e da sempre riveste una notevole importanza a livello zonale grazie al costante impegno dei suoi abitanti nel sociale (volontariato, feste,...).
Comprende diverse cascine e cascinali raggruppati in modo non uniforme. Nel 1983 con referendum consultivo ci fu il distacco da Gombito e l’aggregazione alla frazione e quindi comune della borgata di Boffalora (oggi semplicemente viaBoffaloa) con un aumento della popolazione di circa 70 anime. Negli anni 70 invece, ad ovest del paese è sorto un "quartiere" denominato "Villaggio Nuovo" che ha ampliato le dimensioni del centro abitato.
Etimologia
Il Paese ha preso il nome da "Cornus Letus" (corno letale), infatti si dai tempi romani la conformazione della scarpata morfologica era a forma di corno e in questa zona c'era molta abbondanza di selvaggina che invogliava i nobili e non solo a cacciare in questi luoghi (letale per la selvaggina),
Da ricordare
- festa de "La Prima de Lūi" (che si svolge nel primo fine settimana del mese di luglio e che viene considerata una seconda sagra del paese). Negli ultimi anni a questa festa si è aggiunta anche una festa del Rock (festa della birra) denominata dapprima Korna let's Beer e trasformatasi poi in Korna let's Rock e che si svolge solitamente la settimana antecedente o seguente a "La Prima de Lūi".
- 30 Novembre - festa del patrono dedicata a Sant'Andrea Apostolo a cui è dedicata la magnifica chiesa del paese
- Venerdì antecedente la Settimana Santa - Festa del San Crocefisso in una bolla papale veniva data la libertà agli abitanti di Cornaleto di interrompere il digiuno della Quaresima in vista di questa importante ricorrenza. Infatti questo cimelio (un antico crocefisso) venne donato dalla parrocchia di Gombito a quella di Cornaleto e, in occasione dei miracoli e delle guarigioni miracolose (notizie derivanti da documenti storici dell'epoca conservati nell'archivio della Parrocchia) che portava agli abitanti del suo nuovo paese, l'allora parroco di Gombito decise di chiedere il ritorno nella sua chiesa del crocefisso miracoloso. Dopo innumerevoli dibattiti riuscì a convincere Il prete di Cornaleto alla restituzione ma, durante il tragitto su un carro trainato da buoi, all'uscita del paese le campane si misero a suonare da sole e il peso trainato dagli animali si faceva sempre maggiore tanto da non permetter loro di proseguire. In tanti modi allora si provò a non fermare il viaggio del Santo Crocefisso (aggiunta di altri buoi e persone per una maggiore capacità di traino), ma non era destino. nessuno riuscì più a smuovere le ruote, tant'è vero che solo girando la carovana e riprendendo la strada per la chiesa di Sant'Andrea si riuscì a ripartire e anzi, il carico si alleggeriva sempre più. Quindi il destino volle che questo cimelio restasse nel piccolo paese a fornire protezione a tutti i suoi devoti.