Castell

torre umana tipica della Catalogna
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I Castell sono delle torri umane costruite in Catalogna da 'colles castelleres', associazioni di decine o centinaia di persone di entrambi i sessi e tutte le età fortemente radicate nella propria cittadina o nel proprio quartiere, che concorrono durante la stagione castelliera in competizioni con l'obiettivo di erigere (carregar) e in seguito smontare (descarregar) ordinatamente costruzioni della maggiore complessità possibile che possono arrivare ad un'altezza di nove o dieci piani. Si considerano castell le costruzioni con almeno sei livelli (ad eccezione dei pilar), anche se la puntuazione parte dai castell de 7. Il 'fet casteller', com'è detto in catalano tutto ciò che riguarda questa pratica, fonda le sue radici nel secolo XVIII sviluppandosi inizialmente nel Penedès e nella comarca di Tarragona per estendersi poi nel secolo XX, in particolare dagli anni 1980, a pressocchè tutta la Catalogna. Attualmente è praticato e organizzato come una sorta di sport dilettantistico a livello nazionale (in riferimento alla nazione catalana): una sessantina di squadre, ognuna vestita con i propri colori sociali, si sfida nelle varie 'diades castelleres' (esibizioni castelliere), usualmente con 3 o 4 colle partecipanti, con regole codificate e sotto il controllo di giudici per stilare la classifica generale che laurea ogni anno la migliore formazione. Molto sentite sono anche alcune diade speciali, come il Concurs de Castells de Tarragona che si svolge dal 1980 ogni due anni nella plaza de toros di Tarragona fra le migliori 18 colle del momento.

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4 de 9 amb folre degli Castellers de Barcelona

Storia

Origini

Si suppone che i Castells abbiano origine dai Balli dei Valenziani medievali che chiudevano le processioni religiose. Alla fine di questi balli si ergevano delle figure chiamate 'torri dei tre o quattro piani' che con il tempo hanno raggiunto importanza e maggior altezza fino a divenire indipendenti dal ballo stesso. Queste costruzioni si evolveranno poi nelle moixigangues nel secolo XV, per estendersi poi tre secoli più tardi fino al sud della Catalogna, dove erano praticate nelle comarche di Tarragona e del Penedès in occasione delle festività cittadine.

Gli inizi

Il primo castell documentato risale all'anno 1770 nella cittadina de l'Arboç, mentre la prima colla castellera, chiamata 'Colla dei Contadini', viene fondata nel 1801 a Valls, seguita a breve distanza dalla 'Colla dei Menestrelli'. La prima si caratterizza subito come tradizionalista, in contrapposizione alla seconda più liberista. Entrambe le colles cambiarono spesso nome nel corso degli anni (fino a fondersi nel 1939 per volere franchista), ma si puo' affermare che queste due colles siano l'attuale Colla Vella e Colla Jove dels Xiquets de Valls, traducibili come gruppo vecchio e gruppo giovane dei ragazzi di Valls. Per questo la città di Valls è considerata la culla dei castells.

Storicamente l'attivita castelliera ha patito molti alti e bassi, spesso ciclici, legati a momenti di crisi e di bonaccia economica, sociale o bellica. Così, per esempio, durante la Guerra d'indipendenza spagnola (1808-1814) e la Prima Guerra Carlina l'attività viene abbandonata, mentre in un periodo di maggiore tranquillità (1819) si innalza il primo castell da 8 (8 piani). Queste due colles pioniere non si sfidavano solo nella loro cittadina, ma anzi si esibivano spesso nelle comarche vicine in occasione di festes majors o altre celebrazioni. I capi colla amministravano il denaro ricevuto e normalmente ricevevano anche l'aiuto della popolazione locale al momento dall'attuazione. Questa collaborazione porterà presto alla costituzione di altre due colle castelliere a Tarragona: la Colla dei Contadini e la Colla dei Pescatori, formate entrambe da un buon numero di casteller di Valls. Ci vorrano invece molti altri anni prima della formazione di una colla a Vilafranca, terza storica piazza castelliera.

Prima epoca d'oro

A poco a poco la rivalità fra le due colle di Valls generò una rapida evoluzione della tecnica che portò ai primi castell da 8 nel 1835 e ai primi tentativi di castell da 9 nel 1845. Ma la prima epoca d'oro del fet casteller inizia nel 1851 quando durante i festeggiamenti in onore di Santa Tecla, patrona di Tarragona, si scarica per la prima volta nella storia un castell da 9. Dopo una piccola pausa dovuta ad un'epidemia di colera, questo momento magico continuerà fino al 1889 segnando continui record, uno dei quali, il 4 de 9 net (cioè pulito, senza ausilio di folre), ad oggi mai ripetuto.

Nel 1889 comincia una progressiva decadenza, al punto che tra il 1908 e il 1931 non si vedranno castell da 8. A Tarragona l'attività castelliera si interrompe completamente fra il 1913 e il 1921; oltre a Valls l'unica piazza castelliera a resistere fu quella di Vilafranca che, nonostante fosse ancora priva di una colla locale, continuerà con regolarità ad invitare le compagini attive durante gli anni contribuendo decisivamente al conservamento della tradizione, seppur ai più bassi livelli storici. I motivi di questa crisi si possono individuare nella comparsa della filossera e nell'inaugurazione della ferrovia da Valls a Barcelona che stimolò l'emigrazione verso la capitale catalana in piena crescita industriale.

La rinascita

Nel 1923 i Xiquets de Valls riprendono l'attività sospesa per alcuni anni e nel 1926 vedono la luce due nuove formazioni, una a Tarragona e una a El Vendrell, nel Baix Penedès. Queste due colle si divideranno rispetivamente nel 1927 e nel 1930, mentre nel 1932 si assisterà alla nascita di una terza compagine a El Vendrell. Le nuove colle eguagliarono molto presto il livello delle colle di Valls, rianimando la rivalità e dando vita a quella che verrà chiamata 'la Rinascita' del fet casteller. Nel 1932, dopo 24 anni, si torna a costruire castell da 8 ma lo slancio d'entusiasmo generato era destinato a infrangersi contro il muro della storia spagnola. Lo scoppio della guerra civile (1936) costringe allo scioglimento delle colle castelliere che si riformeranno al termine della stessa, ma con l'ingiunzione delle autorità franchiste di raggrupparsi per città, ossia una colla unica a Valls, una a Tarragona e una a El Vendrell. Per Valls si tratta di una situazione inedita e per questo durerà poco: nel 1946 la neonata Colla dels Xiquets de Valls si dividerà in Colla Vella e Colla Jove (conosciute ancora oggi come 'La Vella' e 'La Jove' per antonomasia, nonostante qualche anno più tardi anche i Xiquets de Tarragona si divideranno in maniera analoga in Colla Vella e Colla Jove). Ben presto, il primato nel nuovo panorama castelliero se lo contenderanno i Nens del Vendrell e la Colla Vella dels Xiquets de Valls: in particolare, le loro sfide nel 'Concurs de Can Jorba-Preciado' di Barcellona porteranno nella capitale catalana un entusiasmo per la pratica che condurrà alla formazione nel 1969 di una colla castelliera anche nella 'città contale' (negli anni precedenti si erano già organizzate nuove colle a l'Arboç e a Vilafranca, oltre alla scissione della colla di Tarragona).

Seconda epoca d'oro

Tecnica e terminologia

Parti del castell

In catalano la parola Castell vuol dire castello e nella sua accezione più stretta indica i castell formati da tre o più Casteller per livello; quelli formati da due prendono il nome di Torre (o Dos in alcune zone), mentre un castell composto da una 'pila' di singoli casteller è detto Pilar (pilastro, in italiano). La struttura fondamentale della costruzione, il castell propriamente detto se vogliamo, è il Tronc (tronco) e i nomi casteller che lo compongono sono: Baix (pronuncia: 'baisc', basso) al primo livello, Segon, Terç, Quart, Cinquè, Sisè e Setè (secondo, terzo, quarto, ecc.) per i vari livelli fino al terzultimo. Gli ultimi tre piani costituiscono il Pom de Dalt (pomo di sopra) formato dalla Canalla, i bambini della colla. Il pom de dalt ha una composizione fissa, a prescindere dal numero di casteller dei piani inferiori (ad eccezione del pilar): due Dos, un Aixecador o Acotxador (rispettivamente da 'aixecar', innalzare e 'acotxat', in riferimento alla posizione accucciata che assume) e un Enxaneta in cima. Non meno importante del tronc è la Pinya (letteralmente pigna), formata dalla maggioranza dei casteller col duplice scopo di premere verso il centro per stabilizzare la costruzione sorreggendo i baix e i segon, e di fare da 'tappeto umano' in caso di caduta (in catalano: fare Llenya). La parte fondamentale della pinya, quella che sorregge i casteller dei primi due piani alleviandone la fatica, è così composta: ogni baix ha due Crossa posizionate con una spalla sotto la propria ascella, un Contrafort a sorregerne la schiena con il petto e un Dau (dado) a riempire lo spazio fra un baix e l'altro. I segon invece sono aiutati da un Agulla di fronte a ciascun baix che ne sorregge le ginocchia, una Primera mà (prima mano) dietro ai contrafort che lo afferra per le natiche e due Lateral ai lati coadiuvati da un Vent alle spalle di ciascun dau che ne evitano i movimenti laterali afferrandoli per le cosce. Il resto della pinya si colloca alle spalle di questi a formare una calca il più compatta possibile sorregendo le braccia delle prime mani, dei laterali e dei vent, e dando petto ossia premendo verso il centro petto contro schiena. Oltre al casteller posizionato di fronte ai baix, la parola Agulla definisce anche un pilar inserito all'interno di un tres o di un quatre due piani più alto che rimane in piedi allo smontare del castell. Per i castell più difficili sono previste una seconda e una terza pinya collocate sopra la prima al secondo e terzo livello chiamate rispettivamente Folre (fodera) e Manilles (maniglie). In un'unica occasione, un tentativo di pilar de 9 da parte dei Castellers de Vilafranca, si è anche visto un quarto livello di aiuto che è stato chiamato Puntals (puntali).

Denominazione

Il nome di un castell è dato dalla sua composizione: il numero di casteller per livello e il numero dei livelli separati dalla proposizione de (di o da in italiano) e dagli eventuali aiuti aggiuntivi (folre e manilles) posposti alla preposizione catalana amb (con). Così si potrà avere un pilar de 6, una torre de 8 amb folre (o 2 de 8 amb folre), un 3 de 10 amb folre i manilles o un 4 de 8 amb l'agulla. Nella scrittura convenzionale si usa una semplice d per separare i due numeri e delle iniziali per tutto il resto. I quattro castell menzionati sopra si scriveranno quindi: Pd6 (o P6), Td8f (o T8f o ancora 2d8f), 3d10fm e 4d8a. Un castell si dice Net (pulito) quando è eretto senza ausilio di pinya, che rimane nella posizione abituale pronta ad intervenire in caso di necessità senza però toccare il tronc. E' abitudine colloquiale però definire impropriamente net anche i castell innalzati con pinya ma senza gli aiuti usualmente impiegati nella versione 'classica' di quel castell: ad esempio il 3 de 9, solitamente costruito con folre, puo' dirsi net in assenza della stessa.

Alcuni castell ricevono un nome particolare per la loro complessità o importanza. Essi sono:

  • L' Espadat: il Pilar de 6.
  • Il Carro Gros (grande carro): il 4 de 8.
  • La Catedral: il 5 de 8.
  • La Basilica (o Supercatedral): il 5 de 9 amb folre.

Anche alcune combinazioni hanno un nome proprio:

  • Il Vano de Pilars: un Pilar de 6 centrale con due inferiori ai lati.
  • La Tripleta Clàssica: 3 de 8, 4 de 8 e 2 de 8 amb folre.
  • La Tripleta Màgica: 3 de 9 amb folre, 4 de 9 amb folre e 5 de 8.
  • La Tripleta Vilafranquina: 3 de 9 amb folre, 4 de 9 amb folre e 4 de 8 amb l'agulla.

Riuscita di un castell

Il tentativo di realizzare un castell puo' avere cinque risultati:

  • Descarregat: scaricato, l'obiettivo da raggiungere. Il castell viene coronato e in seguito smontato ordinatamente. In questo caso si ottiene un punteggio proporzionato alla difficoltà del castell stesso.
  • Carregat: caricato, il castell viene correttamente coronato ma crolla durante la fase di scaricamento. Anche in questo caso si ottengono dei punti, ma in misura inferiore rispetto ad un castell scaricato.
  • Intent Desmuntat: tentativo smontato, la fase di caricamento supera la soglia del tentativo valido ma prima di poter essere caricato il castell viene smontato ordinatamente, senza crollare. In questo e nei casi seguenti non si ricevono punti.
  • Intent: tentativo, la fase di caricamento supera la soglia del tentativo valido ma prima di poter essere caricato il castell crolla. In questo e nel seguente caso oltre a non ottenere punti si riceve anche una penalità.
  • Peu Desmuntat: piede smontato, il tentativo di costruzione del castell viene abortito prima ancora di essere considerato intento valido.

Un castell caricato o scaricato riceve un punteggio in base ad una tavola di puntuazione unificata nel 2006 dagli organizzatori del Concurs de Castells de Tarragona e dai giornalisti specializzati. Questa tavola assegna un punteggio a 33 castell compresi tra il 4 de 7 (100 punti se caricato) e il 5 de 9, il 3 de 10 amb folre e il 4 de 10 amb folre (4629 punti se scaricati). I castell da 6 non ricevono punti (ad eccezione del pilar).

Voci correlate

Collegamenti esterni