Gibson Les Paul

modello di chitarra elettrica Gibson

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La Gibson Les Paul è un modello di chitarra elettrica progettata nel 1952 e tutt'ora prodotta con forma, materiali ed elettronica sostanzialmente invariati rispetto al modello originale. Si tratta di una delle chitarre più famose della storia del rock, alla pari della Fender Stratocaster.

La storia

Les Paul e The Log

La progettazione di questo strumento si deve a Lester William Polfus, divenuto famoso come Les Paul.

 
Buca ad "effe" in una chitarra.

Le origini del progetto Les Paul risalgono al 1940 quando, eseguendo due tagli sulla cassa della sua Epiphone, Les gettò le basi per la creazione di The Log ("il tronco"), il primo prototipo della chitarra: la costruì nella fabbrica Epiphone, di sabato, quando non c'era il personale, cosicché i macchinari fossero a sua completa disposizione. Seguendo l'esatto proseguimento della tastiera, tagliò il corpo in modo da dividerlo in tre parti: 2 in corrispondenza delle buche ad "effe", e quella centrale, che successivamente ricoprì con una tavola di legno di pino e attaccò al corpo con vistose viti e lastrine di metallo. In questo modo la parte centrale si trasformò in un sostegno rigido per i pick-up (peraltro progettati e realizzati dallo stesso Les Paul). Il risultato fu interessante: un aumento della risposta timbrica e del sustain.

Nel 1946 Les Paul decise di portare il Tronco a Maurice H. Berlin, capo della Chicago Musical Instruments Company, amministrazione della Gibson. Ma il progetto di Les Paul e la sua creatura erano troppo avanti coi tempi, e The Log fu scartata.

Nel 1950 La Fender, che allora non era ancora un marchio celebre, lanciò la prima vera solidbody (cioè una chitarra priva di cassa armonica, con un corpo molto ridotto e leggero), la Broadcaster, ribattezzata poi Telecaster.

La Broadcaster diede una scossa al mondo delle chitarre elettriche: poiché allora si suonava nelle sale da ballo e si alzava il volume dell'amplificatore al massimo, le buche della cassa armonica delle chitarre provocavano feedbacks e suoni sgradevoli, impedendo ai chitarristi di emergere con il proprio suono nell'orchestra.
Con la Broadcaster si eliminarono molti di questi problemi, spingendo le altre case produttrici di strumenti, fra le quali la Gibson, a sviluppare a loro volta progetti solidbody.

Il prototipo e la nascita

Nel 1950 alla direzione della Gibson venne nominato presidente Ted McCarty, proveniente dalla Wurlitzer Organ Company. Sotto la sua direzione la Gibson ebbe un notevole sviluppo nella produzione di modelli di chitarre solidbody e semiacustiche, trasformando la vecchia immagine dell'azienda, che durante la guerra era stata obbligata a produrre radar e altre apparecchiature belliche.

Il progetto "The Log" di Les Paul fu ripreso in considerazione e Les, assieme a McCarty ed alcuni ingegneri, iniziò a lavorare ad un nuovo progetto che ne risultasse un'ulteriore evoluzione. La prima solidbody della Gibson fu contemplata con specifiche ben definite. La cassa fu realizzata con una tavola in mogano accoppiata ad un top in acero, che nella produzione in serie fu "scolpito" ad imitazione della tavola armonica dei violini. La bombatura non aveva fini solo estetici, ma anche commerciali: la Fender, priva dei macchinari di fresa copiativa necessari per la sua produzione, non era in grado di imitarla.

Il manico, anch'esso in mogano, è incollato al corpo nello stile Gibson, al contrario dei modelli Fender che avevano manico avvitato al corpo. La sua scala di 62,9 cm, rispetto a quella della Fender che era di 64,8 cm, rendeva le corde più morbide e una vibrazione più "corposa". Il prototipo Gibson montava due pick-up single coil P-90 con 4 potenziometri (2 volumi e 2 toni) e il ponte (trapeze/tailpiece), costituito da un trapezio collegato al reggi-cinghia. Le corde partivano dal ponte all'apice del trapezio senza nessun'angolo di attacco, il che si ritorceva sul sustain.

Il prototipo fu modificato quando fu brevettato un nuovo ponte (invenzione di Les Paul, ma brevettata da McCarty): ora le corde sono fissate al ponte e compiono un giro su un albero centrale, fornendo un maggior sustain. Si decise di chiamare la chitarra Les Paul e da quel giorno il chitarrista e l'azienda furono legati da quella firma leggendaria sulla paletta.
La Gibson Les Paul costava 210$ di listino nel 1952, contro i 190$ della Broadcaster.

 
Particolare della Les Paul, con in primo piano l'humbucker del manico

Analisi delle Les Paul

Le chitarre Gibson presentano bordi (binding) in "ivoroid", a triplo filo bianco-nero nelle serie lussuose per cassa, manico e paletta, agli intarsi in madreperla, allo scasso per l'impianto elettrico sul retro per evitare mascherine di plastica visibili frontalmente fino alle verniciature di nitro.

  • La cassa: la Les Paul è realizzata in mogano. Alcuni modelli presentano un top in acero. Il mogano è un legno poroso, solido e ricco di risposta armonica, l'acero, più compatto e rigido, è un ottimo distributore delle alte frequenze. Questo, secondo alcuni, dovrebbe equalizzare la risposta del Body sull'intera gamma proposta dalla vibrazione delle corde. Il concetto non è però esatto, in quanto due legni diversi accoppiati in questo modo, hanno una risposta alle vibrazioni minore che non gli stessi legni presi singolarmente[senza fonte]. Alcuni modelli economici, come le serie "Junior" e "TV" o la SG presentano una cassa a fronte piatto.
  • Il manico: è incollato al corpo con una tecnica detta "Set-in", dove una fresatura corrispondente alla sagoma del tacco del manico consente l'innesto di questo con un fissaggio molto solido che favorisce la trasmissione delle vibrazioni. Anche se l'interposizione di uno strato di colla, alterando i coefficienti di elasticità (lo strato di colla ha un coefficiente diverso dal legno usato), rende l'accoppiamento tra i legni meno efficiente che non l'unione di essi direttamente, "faccia a faccia", mediante l'uso di viti che ne assicurano il corretto contatto e la corretta pressione. Più efficace è l'incollaggio con colla animale (di coniglio, di farina, eccetera). I legni per la realizzazione dei manici sono: acero, mogano e noce, mentre le tastiere sono in ebano o in palissandro eccetto alcuni rari modelli "custom" con tastiera in acero. La scala di 62,9 è rimasta invariata, ad eccezione del modello "Baritone". All'interno del manico un tirante in acciaio (truss-rod) permette di regolare le eventuali curvature della tastiera per la trazione delle corde.
  • I pick-up: all'inizio (1952-1956) la Gibson usava i P-90 (dette Soap-bar o saponette per la propria forma ed il colore chiaro) che erano "single coil" (monobobina). Successivamente vennero installati pick-up humbucker, ovvero che "evitano il ronzio": i single coil, infatti, mostravano un rumore di fondo detto appunto hum, mentre gli humbucker, a due bobine in controfase, ne erano esenti. P.A.F. (Patent Applied For, "richiesta di brevetto effettuata") fu il nome con cui dal '57 al '62 vennero denominati gli humbucker creati da Seth Lover per la Gibson nel '55. A seconda del tipo hanno delle spire di filo di rame avvolte intorno ad un magnete che può essere fatto "Alnico" o ceramica. Il tipo AlNiCo è composto dal 50% di ferro ed il resto da alluminio, nickel, cobalto e rame (dalle iniziali dei quali deriva Al-Ni-Co) che alla fine rendono un alto flusso ed una bassa smagnetizzazione. Quella di tipo ceramica non contiene elementi ferrosi e viene denominata Indox, Diox, Arnox a seconda della ditta produttrice. A confronto con quello di tipo Alnico, quello a base ceramica ha un flusso minore, ma ha una capacità di smagnetizzazione sei volte superiore. La Gibson produce oltre 60 modelli di pick-up e la scelta per ogni modello di chitarra è studiata in base al legno di manico e cassa. La ditta li suddivide, per facilità, in tre grandi categorie:
    • "Original Humbucker" (Alnico): 6 poli regolabili con un magnete, base in ottone, coperchio esterno in nickel asportabile. Un avvolgimente attivo ed uno passivo.
    • "Super Humbucker"(Indox): 6 poli regolabili, un magnete, coperchio in nickel non asportabile. Due avvolgimenti attivi.
    • "Mini Humbucker" (Alnico): 6 poli regolabili, un magnete, base in ottone, coperchio in nickel non asportabile.

Come su ogni chitarra, il peso è determinato dai legni e dall'hardware usati. Sulla Les Paul si va dai 3,8 kg della "The Paul" ai 4,9 kg della "Custom".

Un altro punto fondamentale è la verniciatura; ogni chitarra è passata con 7 mani di vernice "nitro" a spruzzo e sempre nella sequenza: turapori - colore - trasparente. La verniciatura all'uovo e/o alla gomma lacca, non è mai stata utilizzata da Gibson tantomeno da Fender.

L'evoluzione del modello

Dalla sua prima comparsa, nel 1952, con la "GoldTop", la Les Paul ha subito continue evoluzioni tecniche, pur rimanendo fedele sempre nella linea. Le modifiche non sono sempre state dettate da fini timbrici, ma anche estetici.

GoldTop

La prima Les Paul è conosciuta col nome di GoldTop, per via del colore, scelto dallo stesso Les Paul per dare un aspetto più lussoso allo strumento. Questa chitarra è stata la prima a beneficiare di modifiche tecniche ed estetiche. Si usa infatti suddividerla in varie serie: 1952-53, 1953-55, 1955-57, 1957-58, 1968-69, 1971-71. In esse possiamo sempre osservare un'evoluzione, ad esempio il ponte trapezoidale, fu sostituito prima dal sistema wrap-around poi dall'odierno ponte a 6 sellette "tune o' matic", con il "tailpiece" posteriore; altro esempio è quello dei pick-up passati dalla prime tre serie con le "saponette" P-90 (single-coil) agli Humbucker della quarta. La scelta di adottare gli Humbucker in luogo dei single-coil fece nascere la serie "Standard".

Standard

La Standard è caratterizzata dalla tastiera in palissandro e dai tipici segnatasti in madreperla trapezoidali; montava meccaniche Kluson, sostituita poi della Schaller e Grover pressofuse; tasti "Jumbo". Era disponibile in vari colori, soprattutto con tonalità sfumate, tra cui l'"Heritage Cherry Sunburst", o anche nero, color legno naturale, dorata (ma in una tonalità più chiara della GoldTop), e un inedito "Wine Red", rosso vinaccia.
La serie Standard iniziò ufficialmente nel 1960, ma alcuni specialisti la fanno partire nel 1957, e anche la Gibson con i suoi modelli "Custom Shop 1958" danno ragione a questa tesi, ma in realtà prima del 1958, forse nel 1954, erano disponibili delle "GoldTop" con retro nero e colori diversi dal dorato (ad esempio l'odierna Oxblood), ma conservando sempre l'appellativo "prima serie GoldTop".

Custom

La Custom è stata progettata come il modello di lusso della linea Les Paul. Alcuni modelli sono denominati Black Beauty.

Nel 1954, montava dei P-90 in un inedito colore nero. Nel 1957, in seguito al brevetto P.A.F., montò degli Humbucker, 2 o 3 a seconda della versione scelta, e poteva montare anche una leva vibrato "Maestro". Altra peculiarità erano le parti metalliche tutte placcate in oro. Il corpo era costruito con mogano dell'Honduras, impiegato anche per il manico e con una tastiera in pregiato ebano, arricchita con segnatasti rettangolari in madre perla (a partire dal primo tasto, a differenza della serie Standard). Prodotta principalmente in colore nero, con finiture a triplo filo bianco-nero-bianco per tutto il corpo, è stata relizzata anche in colori "natural", "Alpine White" (bianco neve), in varie tonalità sfumate ed in un più raro "Wine Red".

 
Gibson SG

La produzione della Les Paul, negli anni '50, fu brevemente interrotta per cause non chiare (alcuni ipotizzano che fu una trovata commerciale per lanciare la SG, che avrebbe dovuto modificare la produzione della Gibson esclusivamente su questo modello, mettendogli anche il nome della Les Paul per fargli avere un successo "continuativo"). La SG, anche se non rimpiazzò affatto la Les Paul, si era tuttavia ben affermata tra i chitarristi grazie al suo corpo più sottile e alla sua leggerezza.

De Luxe

Nel 1968 riprende la produzione Les Paul originale, nei modelli Standard e Custom, e si affiancano nuovi modelli, come la "Studio" e la "De Luxe". La De Luxe era a tutti gli effetti una Standard (infatti la sua denominazione era Standard versione De Luxe), con la sola differenza nei pick-up, qui mini-humbucker: pertanto, il nome non sta ad indicare qualità o costi superiori rispetto a quelli degli altri modelli tipo Standard. La versione più "famosa" è quella con il top in oro, lo stesso oro della GoldTop, infatti il suo nome completo era: Les Paul Standard De Luxe GoldTop.

Studio

La Studio è il modello base di tutta la gamma. La sua struttura è simile ad una "Standard", ma si differenzia generalmente per la mancanza del top in acero e per essere priva di finiture estetiche come il binding su corpo e manico.

Modelli Speciali

  • Tra il 1969 ed il 1971 vengono prodotti tre modelli: Professional, Personal e Recording. L'obiettivo era quello di eliminare le interferenze. Per realizzare questo, fu modificata tutta l'elettronica: furono montati due pick-up a bassa impedenza, accoppiati a dei piccoli switch che invertivano la fase selezionando una precisa gamma di frequenze, regolabili fino ad 11 posizioni. Si poteva anche commutare l'impedenza di uscita del segnale.
  • Tipico della Gibson realizzare serie "Anniversary", che celebravano una data importante per la casa. Due di queste erano le Custom 20th e la 25/50, entrambe con base la "Custom", e sono le Les Paul più curate della storia, con un intarsio in madre perla nella 25/50.
  • Parlando delle rifiniture va citata la Artisan, sempre con base la "Custom" e grafiche ispirate alla serie famosa di banjos Gibson "5-Corde MasterTone". Anche lei come la "Custom" montava 2 o 3 pick-up.
  • Nel 1976 sono prodotte una semi-acustica, in stile Gibson Chet Atkins, ed una basso, ancora in produzione, ed è identico alla "Standard". Poi anche una acustica fu prodotta in pochissimi esemplari. Questi appartenevano alla serie "Signature".

La Les Paul è in realtà una serie Signature, in inglese "firma", ovvero firmata, che sarebbe un modello di base arricchito secondo le specifiche di una artista, e lei lo è in quanto fu realizzata sulle specifiche di Les Paul. Quindi fu anche la progenitrice dei modelli "Signature".

Differenze tra Standard e Custom

Nello schema seguente si riportano le differenze tra i modelli "Standard" e "Custom", cioè i più venduti, per aiutare a distinguerli. Recentemente la Gibson ha messo un kit di trasformazione in commercio (Dress Up Custom o Dress Up Standard, che contiene parti specifiche in metallo e in plastiche, nonché le meccaniche, il tutto per far assomigliare una chitarra all'altra), ma non riesce comunque a "mascherare" le differenze dei legni, dei colori e della qualità (che nella Custom è più curata della Standard). Ciò detto, è utile ricordare che contrariamente a quanto la logica possa suggerire i modelli di Les Paul più ricercati dai collezionisti sono proprio gli "Standard" che possono raggiungere quotazioni di più di 50 mila euro per i modelli di fine anni '50.

Les Paul Custom Les Paul Standard
Tastiera Ebano Palissandro
Segnatasti Rettangolari MadrePerla Trapezoidali MadrePerla
Manico Mogano Mogano
Cassa Mogano Honduras Mogano
Top Acero Scolpito Acero Fiammato
Stile Manico '50's style '50's o '60's style
Meccaniche Grover Dorate Vintage Kluson
Pick-Ups '57 Humbucker Vintage w/Alnico V magnets BurstBucker Pro w/Alnico V magnets
Prezzo Corrente 2700€* 2000€*

"*=media nazionale"

 
Versione del modello "Custom" fatta della Epiphone

Epiphone e le altre copie

La Gibson Les Paul, per il grande successo ottenuto, vide copiate da altre marche diverse delle sue soluzioni costruttive. Le chitarre che adottano soluzioni simili alla Les Paul potremmo classificarle in 3 categorie: "Ispirate", "Basate" e "Riproduzioni/Copie".

  • Le Ispirate sono quelle chitarre che adottano alcune tecniche costruttive, ma con un disegno del corpo diverso: ad es. alcune Yamaha, Greg Bennett, Ibanez etc.
  • Le Basate sono chitarre che somigliano per linea alla Les Paul, ma alle quali vengono modificate alcune tecniche costruttive (ad esempio aggiungendo un Floyd Rose) e vengono prodotte dalla ESP, Yamaha, addirittura alcune da Fender, Ibanez, Armas etc.
  • Le Riproduzioni o Copie sono molto simili alla Les Paul dal punto di vista estetico-costruttivo. Se fino agli anni '70 molte marche, per lo più giapponesi (Burny, Tamay), producevano copie pressoché identiche della Les Paul, attualmente, anche in seguito a diverse dispute legali, le "riproduzioni" autorizzate sono in pratica solo le chitarre prodotte dalla Epiphone, azienda adi proprietà della Gibson dal 1957.

Le "copie" sono chitarre molto simili, che per non violare i diritti di "copyright" vengono modificate leggermente nella linea. Attualmente la Epiphone produce, oltre ai classici "Standard", "Custom" e molti economici, modelli sperimentali, o comunque "particolari" della Les Paul, che vengono prodotti sotto supervisione Gibson per testare il mercato riguardo soluzioni o design innovativi.

 
Slash con una Les Paul nera

Tra i chitarristi che usavano la Les Paul vanno ricordati (con i rispettivi modelli tra parentesi quando è possibile scriverli): Neil Young, Bob Marley, Steve Jones, Slash (Standard e Goldtop 1957), Richie Sambora, Mike Bloomfield (Standard e Goldtop 1958), Jimmy Page (Standard e Custom), Tomo Miličević (Custom), Gary Moore, Pete Townshend (Deluxe), Duane Allman(Junior), Eric Clapton (Standard; agli inizi della carriera), David Gilmour (una Gold Top del 1959 usata nel famoso assolo di Another Brick in the Wall Parte II e una Gold Top 1956 con ponte tremolo Bigsby usata nel suo album On an Island), Ace Frehley (Standard nei primi anni, poi Custom modificata con 3 Pickup DiMarzio Super Distortion), Martin Barre, Joe Perry (Standard), Steve Hackett, Gary Rossington (Lynyrd Skynyrd), Robert Fripp, Peter Green, Mick Taylor, Zakk Wylde (Custom e Standard), Peter Frampton (Custom), Billie Joe Armstrong (junior), Brett Gurewitz e Brian Baker dei Bad Religion, Ray Toro (dei My Chemical Romance), Tom Delonge (Ex Blink 182, Angels and Airwaves) John Fogerty (Standard, Gold Top 1956 con pick-up P90 e due Custom, una del 1957 e l'altra personalizzata nei pick-up) e Buckethead (Custom), Tom Kaulitz ed altri ancora la usano sul palco senza essere o essere stati "indossatori" ufficiali.

Produzione recente

Attualmente la Gibson ha in produzione numerosi modelli di Les Paul suddivisi in vari sottogruppi, ed inoltre esistono due catene di produzione che formano ancora dei sottogruppi, e cioè Gibson USA (produzione situata a Nashville, Tennessee) e Gibson Custom, Historic, & ES (con stabilimenti a Memphis, Tennessee)

Gibson USA

Les Paul Supreme (con finiture simili al modello Custom)

Les Paul Standard (sottogruppo)

  • Les Paul STANDARD (ancora oggi il più famoso, in due sottomodelli dai manici leggermente diversi)
  • Les Paul Standard Faded (versione economica del precedente, con il corpo satinato senza laccatura)
  • Les Paul Standard DoubleCut + (versione con doppia spalla mancante, manico più sottile e pick-up dal suono più aggressivo)
  • Les Paul Standard Limited Edition (edizione limitata con colori e finiture particolari)
  • Les Paul Standard Premium +

Les Paul CLASSIC (simile al modello Standard, manico più sottile e pick-up scoperti più adatti ad un suono Heavy Metal)

Les Paul Baritone

Les Paul Studio (sottogruppo)

  • Les Paul SmartWood Studio (con legno certificato della "Foresta Pluviale")
  • Les Paul STUDIO (modello di accesso al mondo Les Paul)
  • Les Paul Studio + (modello più rifinito del precedente)
  • Les Paul Studio Premium Plus
  • Les Paul Studio Swamp Ash Studio (corpo in frassino)

Les Paul DoubleCuts (sottogruppo)

  • Les Paul DoubleCut Pro
  • Les Paul DoubleCut Faded (versione più economica)
  • Les Paul DoubleCut Sandard + (presente anche nel sottogruppo Standard)

Les Paul Special w/Humbuckers (il modello Special aveva P-90)

Les Paul Melody Maker (modello essenziale, con lo stretto necessario)

Les Paul Modelli Speciali

  • Les Paul Goddess (corpo più leggero, manico più stretto e sottile, cassa con colori più brillanti (viola, blu elettrico))
  • Les Paul GT (disponibile con disegno del corpo con fiamme, in stile con le auto americane. Possibilità di "splittare" gli hambuckers in single coils)
  • Les Paul Menace
  • Les Paul Special New Century
  • Les Paul Vixen
  • Les Paul BFG (con l'inedita accoppiata di pickup p90 al manico e un humbucker bustbucker 3 al ponte, un kill switch che permette effetti di on/off sul segnale della chitarra e una finitura volutamente grezza, rugosa e non lucidata)

Gibson Custom, Historic, & ES

N.B. - alcune chitarre, recentemente, vengono denominate VOS (Vintage Original Spec, che in italiano significa Specifiche d'Epoca Originali). Inoltre verranno distinte le serie principali, ovvero: C=Custom, H=Historic e L=Limited ,che possono essere sia Custom (LC) o Historic (LH).

Les Paul Custom (sottogruppo)

  • Les Paul CUSTOM (il modello più desiderato dai chitarristi di tutto il mondo) (C)
  • Les Paul Custom 1954
  • Les Paul Custom 1957 [V.O.S.] (H)
  • Les Paul Custom 1957 3PU (modello con tre pick-up, e disponibile con la leva Bigsby) [V.O.S.] (H)
  • Les Paul Custom 1957 Faded Cherry (disponibile solo in rosso) (LH)
  • Les Paul Custom 1968 Figured Top (con top in acero figurato) (LC)

Les Paul Standard (sottogruppo) chitarre vintage

  • Les Paul Standard 1958 [V.O.S.] (H)
  • Les Paul STANDARD 1959 (uno dei modelli più celebri in assoluto) [V.O.S.] (H)
  • Les Paul Standard 1960 [V.O.S.] (H)

Les Paul GoldTop (sottogruppo)

  • Les Paul GoldTop 1954 (LH)
  • Les Paul GoldTop 1956 [V.O.S.] (H)
  • Les Paul GOLDTOP 1957 (versione che gettò le basi del fenomeno Standard e con "Darkback" cioè retro nero) [V.O.S.] (H)

Les Paul Junior (sottogruppo)

  • Les Paul Junior 1957 [V.O.S.] (H)
  • Les Paul Junior 1958 (versione DoubleCut, cioè doppia spalla mancante) [V.O.S.] (H)

Les Paul Special (sottogruppo)

  • Les Paul Special 1960 Single-Cut [V.O.S.] (H)
  • Les Paul Special 1960 Double-Cut [V.O.S.] (H)

Les Paul Modelli Speciali

  • Les Paul Class 5 Quilt Top (con il top di acero curatissimo) (C)
  • Les Paul Oxblood 1954 (modello dalla finitura particolare, ispirato alla celebre chitarra di Jeff Beck) (LH)
  • Les Paul Ultima (tastiera con intarsi di abalone e madreperla) (LC)

Modelli Signature

I modelli Signature (in italiano firma) infatti sono modelli "firmati" da artisti, che hanno lavorato insieme alla Gibson per realizzare modelli simili o uguali a quelli che usano loro (sia in studio, che live).

Les Paul Jimmy Page CA (chitarrista dei Led Zeppelin, colui che fece di questa un simbolo)

Les Paul Slash (chitarrista dei Guns N' Roses e dei Velvet Revolver, imitò Jimmy Page, suo idolo)

Les Paul Ace Frehley (chitarrista dei Kiss)

Les Paul Zakk Wylde (chitarrista di Ozzy Osbourne e attuale leader dei Black Label Society, che ha il suo distintivo nella stravaganza delle sue chitarre)

  • Les Paul Zakk Wylde BullsEye (combinazione dei colori crema e nero fatti ad "occhio di toro", cioè a cerchi)
  • Les Paul Zakk Wylde Camo (base uguale alla precedente con colore mimetico e tastiera in acero)

Les Paul Pete Townshend (chitarrista dei leggendari The Who, anche lui con chitarre molto strane)

  • Les Paul Pete Townshend DeLuxe "9" (chitarra personalizzata, che si distingue per un "9" adesivo attaccato prima del tailpiece)
  • Les Paul Pete Townshend DeLuxe GoldTop (uguale alla precedente ma questa volta colore oro e il numero adesivo "3")
  • Les Paul Pete Townshend DeLuxe (progetto originale delle sue chitarre, porta il numero "1")

Les Paul Joe Perry Boneyard (chitarrista degli Aerosmith, si distingue per il particolare colore tigrato)

Les Paul Neal Schon (la chitarra è più conosciuta, poiche utilizza il ponte Floyd Rose, cosa molto rara per una Les Paul)

Les Paul Peter Frampton (ha di base la 1957 Custom 3PU, ma con i Pick-up scoperti)

Les Paul Billie Joe Armstrong (front-man dei Green Day)

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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