Adolfo Parmaliana
Adolfo Parmaliana (Castroreale, 12 marzo 1958 – Patti Marina, 2 ottobre 2008) è stato un politico e docente italiano.
Docente universitario all'Università di Messina, segretario dei DS nel paese di Terme Vigliatore.
In prima linea nella lotta contro la mafia, grazie alle sue denunce fu sciolto il Consiglio Comunale di Terme Vigliatore per associazione mafiosa.
Dopo essere stato rinviato a giudizio per diffamazione si è suicidato il 2 ottobre 2008 gettandosi da un cavalcavia sulla Messina-Palermo, lasciando una lettera in cui denuncia le gravi responsabilità di politici e magistrati nel rallentare le indagini sulla mafia.[1]
L'uomo intorno alle 14 del 2 ottobre ha imboccato l'autostrada Messina-Palermo, in direzione di Palermo, ha fermato la sua Bmw sul viadotto di Patti Marina e si è lanciato nel vuoto, finendo in un canale poco lontano la stazione ferroviaria.
Lottò coraggiosamente per la legalità e la trasparenza a Terme Vigliatore e nella zona di Barcellona Pozzo di Gotto. Insegnava al Dipartimento di Chimica Industriale e Ingegneria dei Materiali dell’Università di Messina, ordinario di chimica industriale, coordinava il Dottorato di Ricerca in “Tecnologie Chimiche e Processi Innovativi” ed era direttore del Master di II livello in “Tecnologie Energetiche Ecocompatibili”.
Adolfo Parmaliana presedieva la Montalbano Clean Energy Scarl e coordinava il “Catalysis Group” presso lo stesso Dipartimento di Chimica Industriale di Messina. Parmaliana era stato consulente per l’ambiente del sindaco di Roma, Veltroni.
Autore di 120 pubblicazioni, 136 comunicazioni a Congressi nazionali ed Internazionali, 5 brevetti.
A Terme Vigliatore, era stato segretario dei Ds ed è stato candidato a sindaco alle amministrative del 2002.
Parmaliana era una delle pochissime persone che combatteva seriamente e con rigore la mafia messinese. Il suo ruolo di denuncia portò allo scioglimento del Consiglio comunale di Terme Vigliatore per infiltrazioni mafiose. Le ragioni del gesto non sono inspiegabili, probabilmente si è sentito solo e amareggiato nella sua solitaria lotta contro il potere delle cosche mafiose. Commento di Sonia Alfano: Ciascuno di noi ed ogni componente dell'antimafia istituzionale deve avere l'amara consapevolezza che la sua morte è stata causata da tutti noi, da chi lo ha criminosamente isolato perchè troppo scomodo.
Note
- ^ Si suicida professore anti-mafia Aveva denunciato boss messinesi, su corriere.it, Corriere della Sera, 03-09-2008. URL consultato il 04-10-2008.