Servizio missionario giovani

gruppo missionario italiano, fondato a Torino nel 1964
«Mi telefona don Tony, un mio amico sacerdote di Alba, e mi dice: «Ernesto, se ci fai trovare i mattoni noi sabato e domenica veniamo con dieci muratori e tiriamo su tutti i muri che vuoi». Io non avevo un solo mattone, ma dico: «I mattoni li ho: venite pure!».
[...] Al martedì sera lancio un appello nella preghiera: «Amici miei: abbiamo bisogno di 50.000 mattoni. Qualcuno di voi può aiutarci?». Durante la notte sogno mattoni dappertutto.
Quando mi sveglio, vado a lavorare al San Paolo di via Monte di Pietà e alle prime cinque persone che incontro dico: «Guardi, avrei bisogno di 10.000 mattoni. Può farmeli avere in Piazza Borgo Dora 61?».
Nel giro di poche ore arrivano 50.000 mattoni.
[...] Un sabato e una domenica: 10 muratori, 120 ragazzi, 50.000 mattoni e i muri dell'Arsenale che crescono rapidamente, sotto gli occhi incuriositi di una piccola folla che si è radunata per assistere a quello spettacolo inconsueto.»

Il SERMIG (SERvizio MIssionario Giovani) è una istituzione nata a Torino il 23 maggio 1964 da un'intuizione di Ernesto Olivero e dall'impegno di un gruppo di giovani decisi a sconfiggere la fame con opere di giustizia, a promuovere sviluppo, a vivere la solidarietà verso i più poveri.

L'entrata dell'Arsenale della Pace

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Ernesto Olivero.

Si trasforma in Fraternità della Speranza, composta da giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache che si dedicano a tempo pieno al servizio dei poveri, alla formazione dei giovani, con il desiderio di vivere il Vangelo e di essere segno di speranza. Attorno alla Fraternità della Speranza, centinaia di volontari e il movimento internazionale dei Giovani della Pace si ispirano alla spiritualità e al metodo del Sermig. A oggi hanno sostenuto 2100 progetti di sviluppo in 88 paesi del mondo,[1].

Il "Sasso della Compassione", presente all'entrata dell'Arsenale della Pace.

Dal 3 agosto 1983 la loro sede è l'ex arsenale militare di Torino, allora ribattezzato Arsenale della Pace, una superficie di quarantamila metri quadrati che migliaia di giovani, di donne e uomini, con il loro lavoro gratuito e i con contributi volontari, hanno trasformato in una casa di accoglienza per i poveri, offrendo rifugio per la notte, pasti, cure sanitarie, sostegno a persone che vogliono cambiare la loro vita; una casa di formazione per i giovani (Università del Dialogo per l'educazione alla convivenza tra culture, alla pace e per affrontare i grandi temi dell'esistenza; Scuola per Artigiani Restauratori, Laboratorio del Suono per il perfezionamento musicale); una casa dove "ognuno può ritrovare silenzio e spiritualità, se stesso e il respiro del mondo".

Dal 1996 la fraternità del Sermig opera anche in Brasile con l'Arsenale della Speranza per l'accoglienza del popolo della strada di San Paolo e dal 2003 in Giordania con l'Arsenale dell'Incontro, un luogo di accoglienza per giovani portatori di handicap e di incontro e dialogo fra persone di diversa provenienza, affinché "insieme possano vivere la pace che nasce dalla giustizia".

Da allora l'Arsenale, definito "un monastero di laici", ha dato assistenza a immigrati, tossicodipendenti, alcolizzati, malati di AIDS e senza tetto nell'ordine delle centinaia di migliaia persone.

Un luogo dove si totalizzano ogni giorno 1500 ore di volontariato e che Possiede spazi per la spiritualità, il silenzio e la preghiera, spazi di incontro e di dialogo, oltre ad una scuola di restauro e un laboratorio di musica riconosciuti dal Ministero della Pubblica Istruzione italiano. In quarant'anni ha portato avanti 2100 progetti di sviluppo a servizio delle comunità più povere in 88 paesi del mondo, azioni continue di solidarietà, di ricerca di dialogo, di incontro tra culture e religioni diverse. A partire dagli anni '90, l'Arsenale si è aperto all'incontro con giovani provenienti da tutta Italia, proponendo esperienze di condivisione, di solidarietà, di sensibilizzazione sulle tematiche care al Sermig. Questi giovani hanno dato vita al movimento Giovani della Pace.

La bandiera della pace

  Lo stesso argomento in dettaglio: [[[[Bandiera della pace#La bandiera della pace del SERMIG|Bandiera della pace § La bandiera della pace del SERMIG.
File:Bandiera della Pace del Sermig.jpg
La bandiera della pace

Il Sermig ha ideato, in collaborazione con l'agenzia Armando Testa, una particolare bandiera della pace diventata simbolo dell'Arsenale.

Il 9 novembre 2007 la bandiera è stata adottata dalla Regione Piemonte nell'ambito dell'iniziativa "Regine di Pace", e verrà apposta in un cartello presso i principali punti di entrata della regione[2].

I pellegrinaggi

Tra il 24 maggio e il 6 giugno 1987 il Sermig organizzò la prima edizione del pellegrinaggio a piedi di 687 km[3], con lo scopo di avvicinare la gente ai problemi dei poveri del Terzo Mondo: si tratta di una delle iniziative più importanti, a livello nazionale, organizzate dal gruppo. È ormai celebre anche la fiaccolata che ogni 31 dicembre collega l'Arsenale al Duomo di Torino.

L'Arsenale della Pace oggi

«Era un'antica fabbrica di armi in disuso. Dal 1983 il lavoro gratuito di tanti, soprattutto giovani, lo ha trasformato in una profezia di pace, un monastero metropolitano aperto 24 ore su 24.
È un punto di incontro tra culture, religioni, schieramenti diversi per conoscersi, dialogare, camminare insieme.
È un riferimento per i giovani che hanno voglia di dare un senso alla propria vita.
È una casa aperta a chi cerca un soccorso: madri sole, carcerati, stranieri, persone che hanno bisogno di cure, di casa, di lavoro.
È un luogo di preghiera dove chiunque può sostare, incontrare il silenzio e Dio.
È un luogo dove ognuno può restituire qualcosa di sé: tempo, professionalità, beni spirituali e materiali.
Il risultato? Milioni di persone aiutano milioni di persone.»

Statistiche

Fonte: Sito internet del Sermig

Arsenale della Pace - Torino

 
L'edificio del Sermig, l'ex arsenale militare, ora chiamato arsenale della pace.
  • 32.000 presenze ai corsi di formazione per i giovani, ai laboratori musicali e ai corsi della Scuola Artigiani Restauratori
  • 9.400 studenti di 350 classi di scuole elementari, medie e superiori nei progetti di educazione alla pace e alla mondialità
  • 230.000 presenze agli incontri di formazione, di preghiera e di sensibilizzazione

per questi servizi sono stati necessari euro 267.000 e 43.620 ore di volontariato valutate, unitamente ai materiali donati, euro 789.600

  • 62.520 presenze nelle accoglienze notturne e residenziali di persone in difficoltà
  • 8.630 visite nell' ambulatorio medico

per questi servizi sono stati necessari euro 824.000

  • 88.440 ore di volontariato valutate, unitamente ai materiali donati, euro 3.550.800
  • euro 459.000 per la ristrutturazione, l'arredo, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici dell'Arsenale
  • euro 539.000 per la gestione ordinaria (utenze, spese alimentari, assicurazioni, ecc.)

sono state necessarie 186.430 ore di volontariato valutate, unitamente ai materiali donati, euro 3.584.500

  • 19.170 presenze all' Ospiteria dell'Arsenale della Pace, che ha ospitato anche famiglie di bambini con gravi patologie, curati in ospedali cittadini

per questa gestione sono stati necessari euro 115.000 e 9.460 ore di volontariato valutate euro 107.500

  • euro 506.000 per progetti e interventi di sviluppo di cui euro 387.000 per l'iniziativa "Salviamo almeno 100.000 bambini",

in Bangladesh, Brasile, Ciad, Congo Brazzaville, Etiopia, Georgia, India, Israele, Kenya, Libano, Madagascar, Myanmar, R. D. Congo, Tanzania, Turchia e Vietnam
sono state necessarie 4.790 ore di volontariato valutate euro 259.000

  • kg. 319.000 di alimenti, medicine, tecnologie, indumenti inviati, tramite 2 aerei, 107 camion, 2 tir e 6 container, in Bielorussia, Bosnia, Brasile, Ciad, Costa d'Avorio, Georgia, Giordania, Haiti, Kenya, Libano, Madagascar, Mali, Moldavia, Niger, Nigeria, R.D. Congo, Romania, Serbia, Sudan e Tanzania, per un valore di euro 12.200.000

sono state necessarie 68.220 ore di volontariato valutate euro 720.000

Arsenale della Speranza, San Paolo, Brasile

  • 1.550 persone al giorno, per un totale di 566.000 notti
  • 3.500 pasti al giorno, per un totale di 1.282.000 pasti
  • 513.800 docce e 12.400 visite mediche
  • 41.000 presenze nei corsi di formazione e alfabetizzazione
  • 73.000 contatti per il servizio di assistenza sociale e offerta/ricerca lavoro

sono state necessarie 98.600 ore di volontariato valutate euro 1.120.000

Arsenale dell'Incontro, Madaba, Giordania

È iniziata la ristrutturazione dei nuovi spazi che accoglieranno bambini e ragazzi disabili cristiani e musulmani (il servizio è iniziato nel luglio 2007) unita ad una paziente attività di sensibilizzazione della società al rispetto dei diritti umani dei diversamente abili

  • euro 47.200 è la spesa sostenuta

sono state necessarie 11.648 ore di volontariato, valutate euro 189.500

  • 4 case nel mondo: Madaba (Arsenale dell'Incontro), San Paolo (Arsenale della Speranza), Torino (Arsenale della Pace

Chi aiuta

 
La Croce della cappella presente all'interno dell'Arsenale della Pace.
  • La gente comune per il 93,3 %
  • Enti pubblici in Italia per il 2,7% (di cui il 2% in aerei e camion per spedizioni umanitarie)
  • Enti pubblici in Brasile per il 2,3%
  • Enti privati per il 0,1%
  • Banche e fondazioni bancarie per il 1,6%

Note

  1. ^ Il sito del Sermig, su sermig.it. L'arsenale > Info Varie > I nostri numeri
  2. ^ Il sito del sermig sulla bandiera della pace, su giovanipace.org.
  3. ^ E. Olivero, Dio non guarda l'orologio, pag. 32.

Bibliografia

  • Olivero E., La gioia di rispondere sì. La regola del Sermig, Portalupi, 2004.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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