Adriano Sofri
Adriano Sofri (Trieste 1 agosto 1942), opinionista, scrittore controverso protagonista della movimentata vita politica degli anni 60, è stato il maggior esponente del gruppo terrorista di sinistra Lotta Continua. Dagli anni '80, abbandonata la politica attiva, si è dato a un'intensa attività di studio e pubblicistica in campo storico, di cui sono frutto numerosi articoli e importanti lavori.
Al centro, oggi, di una complicata storia giudiziaria che coinvolge, insieme a lui, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani nella vicenda dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi avvenuto il 17 maggio 1972, legata al quadro più ampio degli avvenimenti successivi alla strage di piazza Fontana.
Le accuse, in base alle quali Sofri sarebbe ritenuto il mandante dell'omicidio Calabresi, sono fondate, perlopiù, sulle dichiarazioni di un unico collaboratore di giustizia, il pentito Leonardo Marino, dichiarazioni che, secondo il vasto movimento di opinione pubblica creatosi attorno al "caso Sofri", risultano smentite dai fatti, ma intorno alle quali ripetuti gradi di giudizio, hanno confermato sulla base del rispetto delle procedure.
Tali accuse hanno portato, in ogni caso, alla condanna alla reclusione per 22 anni che Adriano Sofri oggi sta scontando nel carcere "San Giovanni Bosco" di Pisa. Da giugno 2005 ha ottenuto la semilibertà e collabora con la Scuola Normale Superiore di Pisa alla sistemazione degli archivi di Eugenio Garin e Sebastiano Timpanaro.
Nel novembre dello stesso anno viene colpito dalla sindrome di Boerhaave, una malattia piuttosto rara che gli comporta la rottura di cinque centimetri dell'esofago. Le cattive condizioni di salute, che gli impongono il ricovero all'ospedale "Santa Chiara" di Pisa, hanno la conseguenza di [1] sospenderne la pena. Nel gennaio 2006 viene dimesso, tornando agli arresti domiciliari per il periodo di convalescenza rimanente.
Le ripetute richieste di grazia avanzate in maniera trasversale da esponenti della politica e della cultura, sono sempre state rifiutate dal Ministro della Giustizia Roberto Castelli, malgrado il Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi non abbia mai provveduto con la dovuta determinazione come invece nel caso di Ovidio Bompressi.
Bibliografia
Dell'attività di Adriano Sofri come scrittore, si segnalano i seguenti saggi:
- Memoria, Edizioni Sellerio
- Il futuro anteriore, Edizioni Stampa Alternativa
- Le prigioni degli altri, Edizioni Sellerio
- Altri Hotel, Edizioni Mondadori