La Ferrovia Gibuti-Addis Abeba fu progettata dall'ingegnere svizzero Alfredo Ilg. Il progetto fu presentato a Menelik ancora prima che fosse incoronato Imperatore, ma solo ne Febbraio 1893 Ilg fu autorizzato a creare una società allo scopo di creare la ferrovia. Nel Febbraio 1894 si costituì la ocietà che portava il nome di "Società Imperiale d'Etiopia" col compito di costruire la ferrovia che unisse Gibuti ad Harrar, da Harrar a Entotto e da Entotto alla regione del Caffa e quindi al Nilo Bianco. La concessione sulla ferrovia fu data per 99 anni e contemplava il gratuito trasporto delle truppe e delle armi in caso di guerra. Nel 1896 il Ministero delle Colonie francese autorizzò la società "Compagnie Imperiale du Chemin de fer Ethiopien" a costruire la ferrovia sul territorio francese (ovvero la colonia di Gibuti). La costruzione del primo tra da Gibuti fino a Dire Dawa incontrò grandi difficoltà sia a causa del clima sia per l'ostilità delle tribù Afar e Somale. Il primo tronco fino a Dire Dawa fu aperto nel 1902, si era rinunciato ad arrivare fino ad Harrar a causa del notevole dislivello. Nel frattempo la ferrovia era entrata nelle dispute fra le nazioni europee che vedevano nell'operazione francese un tentativo di penetrazione politica. Al termine della disputa gli europei fecero un accordo tripartito; la Francia avrebbe proseguito la ferrovia fino ad Addis Abeba; la Gran Bretagna avrebbe costruito il tronco da Addis Abeba al Nilo Bianco; l'Italia invece avrebbe costrito una ferrovia che allacciasse l'Eritrea alla Somalia passando dal territorio etiopico. Nel 1908 le due compagnie si fusero in una sola dando vita alla "Compagnie du Chemin de fer Franco-Ethiopien" che proseguì i lavori fino ad Addis Abeba. La ferrovia fu inaugurata nel Giugno 1917. Con l'occupazione italiana furono aumentate le stazioni.