Emilio Mattucci
Emilio Mattucci (Atri, 20 marzo 1920 – Atri, agosto 2000) è stato un politico italiano.
Nasce da una famiglia di umili origini; aderisce sin da giovane al Partito Fascista; nel 1937 supera la prova di maturità come autodidatta per poi laurearsi in materie letterarie nel 1946 e successivamente in pedagogia nel 1948. Durante la Resistenza si schiera dalla parte degli aguzzini nazi-fscisti, la sua attività, tristemente nota, era di stanare i partigiani locali o di passaggio. Nonostante le numerose accuse, per questi avvenimenti non è stato mai processato. Nel 1943, a causa di questa sua attività, fu immediatamente sospettato di essere tra gli ideatori ed esecutori dell'assassinio di Francesco Martella, partigiano e martire per la libertà. Da queste accuse fu scagionato. Aderisce sin dalla fondazione alla Democrazia Cristiana. Inizia la sua carriera di insegnante già nel 1947 in materie letterarie presso la scuola media di Atri, poi nel 1951 come professore di filosofia ed infine come preside del liceo classico “L. Illuminati” sempre ad Atri. 1951 prima candidatura al Consiglio Comunale nelle fila della D.C. ed eletto come consigliere di minoranza; nominato dal Prefetto Commissario dell’ospedale S. Liberatore di Atri. 1956 eletto Sindaco di Atri con più di 3000 preferenze. 1960 eletto nuovamente Sindaco. 1965 eletto Presidente della Provincia di Teramo 1970 eletto primo Presidente del Consiglio Regionale e in questo ambito fu padre dello statuto regionale e della regione stessa. 1975 riconfermato alla regione prima come assessore ai trasporti ( riforma dell’ ARPA), poi come assessore all’urbanistica 1980 nuovamente rieletto alla regione come assessore all’agricoltura per l’intero mandato. 1985 eletto Presidente della Giunta Regionale, incarico svolto per tutto il mandato. 1991 viene chiamato alla presidenza del Mediocredito Abruzzese dove viene confermato per altri 3 mandati fino al 1998. Nell’arco della sua carriera pubblica numerosi articoli e libri tra: “Una sfida temeraria” e ”lo schiaccia noci” Muore nella sua Atri nell’agosto del 2000.