Pietro V d'Aragona
Pietro di Aviz, o Pietro di Coimbra o Pietro conestabile del Portogallo (in portoghese Pedro de Coimbra, in spagnolo Pedro Condestable de Portugal e in catalano Pere el Conestable de Portugal; Portogallo, 1429 – Granollers, 1466), fu duca di Coimbra, conestabile del Portogallo e Gran Maestro di Avis poi fu re Pietro V di Aragona, Pietro III di Valencia, e Conte Pietro IV di Barcellona e delle contee catalane dal 1463 al 1466.
Origini familiari
Figlio del duca di Coimbra e reggente del regno del Portogallo, Pietro d'Aviz (figlio del re del Portogallo, Giovanni I e della moglie, Filippa di Lancaster) e Isabella di Urgell e Aragona, figlia del conte Giacomo II di Urgell, uno dei cinque pretendenti alla corona d'Aragona, nel 1410, conclusosi, nel 1412, col compromesso di Caspe.
Biografia
Nel 1443,suo padre, durante la reggenza per il minorenne Alfonso V del Portogallo, lo nominò conestabile del Portogallo, rendendolo di fatto la massima autorità militare del regno, dopo il re.
Nel 1444, Pietro fu fatto cavaliere e nominato gran maestro dell' Ordine Militare di San Benedetto d'Avis, il più importante ordine militare portoghese.
Nel 1448, Alfonso V raggiunse la maggior età e cominciò a governare senza più subire l'influenza dello zio Pietro, il duca di Coimbra, anzi cominciò a subire l'influenza dell'altro zio, Alfonso I di Braganza, che gli fece annullare tutti i provvedimenti presi da Pietro durante la reggenza. questo fatto portò alla rottura che sfociò, nel 1449, in una guerra aperta che si concluse con la battaglia d'Alfarrobeira, nelle vicinanze di Vila Franca de Xira, dove il duca di Coimbra perse la vita e Pietro, il conestabile del Portogallo, dovette lasciare il Portogallo e andò in esilio in Castiglia.
Nel 1454, riconciliatosi col cugino, Alfonso V, Pietro rientrò in Portogallo, riottenendo tutti i suopi beni e le cariche che ricopriva prima dell'esilio.
Nel 1458, fu a fianco del re nella conquista della città marocchina di Alcácer-Ceguer, situata tra Tangeri e Ceuta e poi nella spedizione del 1460, che portò alla conquista di Tangeri.
Nel 1463, fu coinvolto nella guerra civile che si combatteva in Aragona e Catalogna contro il re Giovanni II di Aragona; dopo la rinuncia del re di Castiglia, Enrico IV, gli fu offerta la corona del regno d'Aragona, che Pietro accettò e nel 1464 fu proclamato, dal consiglio dei Cento, re d'Aragona e conte di Barcellona.
Organizzò il regno e batté anche moneta, ma non riuscì a conquistare il regno di Valencia, dove continuò a regnare il re Giovanni II, che si dimostrò superiore nelle capacità militari, occupando, Lleida, Vilafranca del Penedès, Igualada, Cervera e Tortosa e poi sconfiggendo Pietro a Calaf, il 28 febbraio del 1465 mentre Pietro riuscì a rompere l'assedio di Barcellona, con l'aiuto delle truppe Portoghesi, nel luglio del 1465).
Pietro morì, per malattia, a Granollers, nel 1466, e fu inumato nella chiesa gotica di Barcellona, Santa María del Mar, e dopo la sua morte la corona fu offerta al conte di Provenza, Renato d'Angiò.
Discendenza
Non si conosce nessuna discendenza di Pietro.
Voci correlate
Bibliografia
- Edgar Prestage, Il Portogallo nel medioevo, in Cambridge University Press - Storia del mondo medievale, vol. VII, pp. 576-610, Garzanti, 1999