Template:Comune Template:Nota disambigua2 Arona (in insubre Aruna [aˈruna], in piemontese Aron-a [aˈrʊŋa]) è un comune di 14.455 abitanti della provincia di Novara.

Quinta città della provincia per popolazione, Arona vanta un insediamento dei più antichi di tutta la regione. Sorta come insediamento ligure alcuni millenni prima di Cristo, oggi è un ridente, sviluppato e benestante centro turistico-terziario sulle sponde del Lago Maggiore. La sua posizione sulla via del Sempione ed il comodo collegamento con Milano (autostradale e ferroviario), ne ha favorito lo sviluppo. Oggi, il settore a maggiore espansione è il turismo, che nei fine settimana affolla la cittadina di visitatori da tutta la zona, oltre da diversi paesi esteri tra cui, Francia, Germania e Svizzera.

Geografia

Il WWL della cittadina è JN45GS. La città di Arona è situata sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, a circa 37 km dal capoluogo Novara.

E' attraversata dal torrente Vevera che sfocia nel Lago Maggiore.

Storia

Il ritrovamento di reperti archeologici in località Lagoni presso Mercurago attesta l'esistenza di una civiltà palafitticola risalente al XVIIIXIII secolo AC, ad Arona vi sono tracce del passaggio di molte popolazioni fra le quali i celti, i romani e longobardi.

La fondazione dell'abbazia dei martiri Graziano e Felino risale alla fine del X secolo.

Quando Federico Barbarossa distrusse Milano nel 1162 Arona e il suo Castello che dipendeva dall'arcivescovado di Milano furono il rifugio di molti.

Nel XII secolo divenne parte dei domini dei Torriani. In seguito, dopo la battaglia di Desio (1277), appartenne ai Visconti e dal 1439 ai Borromeo.

Nei primi decenni del XIV secolo divenne libero comune sotto il governo dell'abbazia benedettina.

A partire dalla seconda metà del '400, le vicende della città di Arona si legarono col ducato di Milano.

Durante le guerre di secessione del '600, il territorio passò sotto la dominazione francese, spagnola e austriaca, poi ai Savoia. Rimase comunque sempre sotto la signoria dei Borromei fino all'abolizione dei feudi nel 1797, quando Napoleone scese alla conquista dell'Italia. Da questo momento Arona sarà legata ai francesi fino al 1817, quando tornerà ai Savoia durante il Congresso di Vienna. Carlo Alberto di Savoia le conferisce il titolo di città nel 1838.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Luoghi d'interesse

Il Colosso di San Carlo Borromeo

  Lo stesso argomento in dettaglio: Colosso di San Carlo Borromeo.

Questa statua, soprannominata il Sancarlone, domina il lago Maggiore e si raggiunge percorrendo la provinciale 35 diretta alla frazione Ghevio di Meina, in località San Carlo. Il colosso è alto circa 36 metri (24,50 m la statua e 11,70 m il basamento) e fu realizzato tra il 1614 e il 1697 con lastre di rame. Originariamente era previsto che la statua, ultimata nel 1698, facesse parte di un Sacro Monte di cui furono realizzate però solo tre cappelle.

Chiese

  • Chiesa dei SS. Martiri Graziano, Felino, Fedele e Carpoforo, (detta anche San Graziano)
  • Chiesa di Santa Maria di Loreto, (detta che di S. Marta) nell'antica piazza del Popolo, nella quale si trovano anche il Broletto e ciò che rimane dell'antico porto.
  • Chiesa della Visitazione, annessa al Monastero dell'Ordine della Visitazione, fu fondata nel 1652 dall'arciprete Graziano Ponzone. Sull'altare maggiore della chiesa si trova una tela del Magistrini
  • Collegiata della Natività di Maria Vergine L'attuale parrocchiale collegiata di S. Maria fu compiuta dal card. Federico: la sua costruzione non risale oltre il secolo XV. Dopo le riparazioni ingenti del 1856-67 fu riconsacrata nel 1858 dal vescovo G. F. Gentile. È di stile gotico-bizantino assai deturpato da elementi posteriori. La facciata in sasso calcare, con rosone centrale, ha graziosi elementi quattrocenteschi, e il notevole bassorilievo della Natività del Redentore da Luca Beltrami ascritto ai fratelli Mantegazza, autori della parte inferiore della Certosa di Pavia. Nell'interno si ammirano l'altare maggiore costruito nel 1812 su disegno dell'abate Zanoia; la Sacra Famiglia di Gaudenzio Ferrari in sei campi, con la firma Gaudentius Vincius e la data '15', su legno e chiusa in finissima cornice intagliata dell'epoca; la Natività di Andrea Appiani; l'Annunciazione e lo Sposalizio di Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone, donati dal card. Federico Borromeo; altri quadri di minor valore. Di pregio sono i quattro reliquiari che contengono il pallio, la mitra, il pastorale di san Carlo Borromeo donati dal card. Federico. Essi furono rinnovati nel 1920 dalla cittadinanza aronese in adempimento di un voto fatto durante l'ultima pandemia influenzale e cessata per intercessione del santo.
  • Cappella Beolco
  • Santuario del Sacro Monte di San Carlo
  • Monastero della Visitazione
  • Chiesetta di San Giuseppe, anticamente intitolata a Sant'Eusebio
  • Chiesa Parrocchiale di San Giusto (in frazione Montrigiasco)
  • Chiesa di Santa Maria di Loreto (detta anche di Santa Marta)
  • Chiesa di San Giovanni Battista (in frazione Dagnente)
  • Chiesa di San Giorgio (a Mercurago)
  • Chiesa della SS. Trinità
  • Chiesa del Sacro Cuore
  • Chiesa dei Santi Anna e Gioacchino, in Corso Cavour

Altri edifici

  • Villa Ponti, che ospitò Napoleone Bonaparte di ritorno dalla campagna d'Egitto e nella quale attualmente vengono organizzati concerti di musica classica e mostre di artisti di rilevanza come Guttuso, Manzù e De Chirico.
  • Villa Leuthold, parco pubblico di impianto ottocentesco, con grandissimi esemplari di camelie.
  • Rocca Viscontea, le cui rovine si trovano sulla collina sovrastante la città. Fu storicamente contesa fra i Torriani e i Visconti nonché luogo natale di San Carlo.

Natura

Nelle colline moreniche dietro la cittadina é presente il Parco naturale dei Lagoni di Mercurago, nella cui area fu rinvenuta nel 1860, la prima palafitta in Italia.

Cultura

Legato alla città di Arona è stato il pittore Gianfilippo Usellini.

Dialetto

Pur trovandosi la città in territorio piemontese, il dialetto locale è di transizione tra il piemontese e l'insubre (lombardo occidentale), con prevalenza di quest'ultimo; tale caratteristica è valida per quasi tutta la provincia di Novara, dove i dialetti dei vari Comuni si avvicinano all'insubre man mano che si procede verso est.

Sport

Il 9 giugno 2001 la 20ª tappa del Giro d'Italia 2001 si è conclusa ad Arona con la vittoria di Gilberto Simoni. Il 24 agosto 2005 Damiano Cunego vince ad Arona l'8^ edizione del GP Nobili.

Nella stagione 1979/80, la squadra di calcio dell'Arona entrò a fare parte del calcio professionisco, disputando il campionato di Serie C/2 dove conquistò il 7° posto in classifica; la stagione 1980/81 fu meno brillante della precedente, infatti decretò la retrocessione e la conseguente crisi societaria che portò nel giro di pochi anni la squadra lacuale nei fondali delle categorie minori del calcio dilettantistico. Bisognerà attendere la stagione 2001/02 per rivedere l'H.M.Arona (nome acquisito dopo la fusione con Humilitas e Mercurago) ad un discreto livello, grazie al 2° posto nel campionato di Eccellenza e la conquista della Coppa Piemonte. Attualmente l'Arona G.Ol.In.Par. (nome acquisito nella stagione 2006/2007 dopo l'ennesima fusione) partecipa nel campionato di Promozione (2007/08)

Economia

L'economia di Arona è basata principalmente sul turismo a sul commercio, anche se nel territorio sono presenti alcune fabbriche chimiche e dolciarie.

Amministrazione

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Gemellaggi

La città intrattiene rapporti di gemellaggio con:

Galleria di immagini

Altri progetti

Personaggi e gruppi originari d'Arona

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