Gustaf Mauritz Armfelt

generale, diplomatico e politico svedese

{{Bio |Nome = Gustaf Mauritz |Cognome = Armfelt |Sesso = M |PostCognomeVirgola = |LuogoNascita = Tarvasjoki |GiornoMeseNascita = 1 aprile |AnnoNascita = 1757 |LuogoMorte = Carskoe Selo |GiornoMeseMorte = 19 agosto |AnnoMorte = 1814 |Attività = diplomatico |Attività2 = militare |Nazionalità = svedese |Attività3 = politico }

Figlio del prefetto e generale maggiore dell'esercito svedese Barone Wilhelm Magnus Armfelt, esponente dell'alta aristocrazia finlandese, studiò ad Abo (Turku) e intraprese la carriera militare divenendo sottotenente della guardia reale, ma la leggerezza del suo carattere e fatti di duello lo fecero cadere in disgrazia presso il re Gustavo III di Svezia. Decise di visitare l'europa e nel 1778 si recò a San Pietroburgo, Berlino e Parigi. Nel 1780 incontrò il Re a Spa (Belgio) e riuscì a riottenerne il favore. Fu nominato cavaliere a corte dove con piacere frequentava e organizzava feste nella sua funzione di "maitre des plaisirs". Nel 1785 sposò la contessa Hedvig Ulrika De La Gardie, aristocratica svedese. Fece una rapida carriera militare divenendo nel 1787 colonnello. Dal 1786 al 1792 ebbe la carica di direttore dei teatri reali e divenne uno dei diciotto componenti dell'Accademia di Svezia. Nel 1788 condusse la sua armata alla vittoria contro la danimarca che aveva invaso la svezia. Nello stesso anno iniziò la guerra Russo-Svedese. Armfelt fu prezioso consigliere del Re e dimostrò grande valore sul campo di battaglia. Nel 1790 firmò la pace Con la Russia nella sua veste di diplomatico.Dal 1791 al 1792 fu Cancelliere dell'Accademia Reale di Turku. Quando la nobiltà svedese iniziò a prendere le distanze dal Re, Armfelt non fece mai venir meno la sua fedeltà a Gustavo III. Nel 1792 Gustavo III è vittima di un attentato. Avendo Armfelt sempre dimostrato grandissima fedeltà al sovrano, questi, in punto di morte, dispose nel suo testamento che facesse parte del consiglio provvisorio di reggenza e assumesse la carica di Governatore di Stoccolma. Data la minore età dell'erede al trono Gustavo Adolfo, assunse la reggenza il fratello di Gustavo III Carlo di Sudermania.I nemici che Armfelt aveva fra la nobiltà antigustaviana fecero pressioni su Carlo, anchegli antigustaviano, perchè Armfelt fosse allontanato dai posti di potere; fu perciò nominato ambasciatore a Napoli. Il 1 settembre 1792 Armfelt partì per Napoli e assunse le sue funzioni presso la corte di Ferdinando IV. Contrariato dalla situazione politica in Svezia e considerandosi allontanato ingiustamente si mise in corrispondenza con la sua amante Magdalena e alcuni amici fidati. Il contenuto delle lettere era assai compromettente per lui e i suoi confidenti. scrisse anche a Caterina II di Russia per convincerla dell'opportunità di organizzare azioni militari per provocare un cambiamento del governo a favore dei gustaviani. Questa corrispondenza fu sequestrata e nel 1793 il Reggente incaricò alcune spie di sorvegliare Armfelt in vista di un suo arresto e di trovare prove del suo complotto. Le prove furono Trovate e fu inviato un ufficiale col compito di arrestarlo. Ferdinando IV negò l'estradizione e aiutò Armfelt a fuggire in russia dove rimase per tre anni e mezzo. In Svezia Armfelt fu processato in contumacia e fu condannato alla confisca dei beni, alla perdita dei titoli e alla pena di morte come traditore; I suoi confidenti furono condannati a varie pene. Quando Gustavo IV adolfo raggiunse la maggiore età ed assunse le funzioni di regnante, riabilitò Armfelt che tornò in Svezia. Fu nominato ambasciatore a Vienna dal 1802 al 1804. Dal 1805 al 1807 fu comandante in capo delle forze svedesi nel Granducato di Pomerania che difese fino all'estremo non riuscendo però ad evitarne la perdita. Al suo ritorno in Svezia fu nominato comandante in capo sulla frontiera norvegese. Nel 1808 la Russia conquista la regione svedese di Finlandia alla quale lo Zar concesse grande autonomia assumendo il titolo di Granduca di Finlandia. La Svezia perdeva così un terzo del suo territorio. Nel 1809 Gustavo Adolfo viene deposto e viene eletto re lo zio Carlo di Sudermania che assume il nome di Carlo XIII ma a causa della sua cattiva salute il governo viene esercitato da Jean-Baptiste Jules Bernadotte, maresciallo francese imparentato con Napoleone, che viene proclamato principe ereditario nel 1810. Armfelt, che provava profondo odio per Napoleone, avrebbe voluto ritirarsi in finlandia, ma, pressato, acconsentì ad assumere incarichi governativi finchè i nemici che aveva a corte non ottennero il suo esilio. Armfelt passò al servizio dello Zar alessandro I che lo inviò in finlandia con la nomina di Cancelliere dell'Accademia Imperiale di Turku, carica che ricoprì dal 1812 al 1814. nel 1812 accompagnò lo Zar all'incontro di Abo (Turku) con Bernadotte. Ebbe il titolo di Conte finlandese-russo. Fu anche brevemente governatore della Finlandia nel 1813. A causa di questa scelta di campo Armfelt fu condannato a morte come traditore. Morì a Tsarskoje Selo, non lontano da San Pietroburgo il 19 agosto 1814. Il figlio ebbe incarichi di rilievo nel granducato. Misconosciuto in Svezia, Armfelt è ricordato in Finlandia come uno dei fondatori della nazione.

Bibliografia

  • Rossana Caira Lumetti: La cultura dei lumi tra Italia e Svezia. Il ruolo di Francesco Piranesi; Bonacci Editore, Roma 1990.