Adolfo Wolff
Adolfo Luigi Wolf (Germania, ? – post 1871) è stato un militare e agente segreto tedesco, al servizio di Napoleone III di Francia.
Biografia
Adolfo Wolf (o Wolff), patriota di origine bavaresi e israelite, fu un valoroso combattente in Francia nella Legione straniera francese durante la campagna di conquista dell'Algeria e in Italia durante le guerre del Risorgimento.
Militò sotto diverse bandiere: prima del 1849 entrò nei ranghi dell'esercito pontificio, poi con la legione anglo-italiana in Crimea.
Fu un confidente e stretto colaboratore di Giuseppe Mazzini tra il 1860 e il 1870. Organizzatore dell'Associazione degli operai italiani di Londra (Workingmen's Club) e membro del Consiglio Generale dell' Associazione internazionale dei lavoratori dal 1864 al 1865. Il 28 settembre 1864 a Londra, inviato da Mazzini, rappresentò l'Italia al Consiglio dell'A.I.L attaccando pesantemente la politica di Karl Marx, vista la sua assenza.
Partecipò alla campagna nell'Italia meridionale del 1860 e il 1° ottobre, come colonnello comandante di una compagnia della brigata di Ferdinando Eber composta da disertori tedeschi e svizzeri dell' esercito borbonico, fu alla Battaglia del Volturno.
Il 28-29 marzo 1861 partecipò al viaggio a Caprera da Giuseppe Garibaldi organizzato dallo scrittore Franco Mistrali con lo scopo di invitare l'eroe a riprendere la lotta per l'Unità d'Italia. Tra i trenta partecipanti vi erano Carlo Comaschi, Luigi Cingia, Antonio Frigerio, Faustino Tanara e Cesare Bernieri.
Nel 1866 allo scoppio della Terza guerra di indipendenza si arruolò nel Corpo Volontari Italiani di Garibaldi.
Di lui disse il garibaldino Giulio Adamoli nel suo scritto "Da San Martino a Mentana"[1]: "Dovrei ora aggiungere come il collega di missione, il Wolf, comandante la compagnia estera, accrescesse il fascino di quelle ore, con gli allettamenti dello spirito colto e sagace: familiare del Mazzini, confidente dei patrioti di tutta Europa, sapeva tener viva una conversazione tra le più dilettevoli; già milite in Africa nella Legione Straniera, in Piemonte nella legione anglo-italiana, oggi, a capo degli svizzeri e dei bavaresi disertori dell'esercito borbonico, e gente punto facile, mostrava un tatto militare, una energia veramente non comune. Ma sulla memoria di quell'uomo, che pareva l'incarnazione più pura della rivoluzione, a cui, durante dieci anni, noi tutti stringemmo fiduciosi la mano, sul campo e nelle nostre case, perché compagno nostro nelle spedizioni, nei combattimenti, nelle prigioni; su la immagine di quell'uomo, conviene stendere un velo come i veneziani sul ritratto del doge fellone, e passare oltre per sempre".
Capitano presso il Quartier Generale di Garibaldi nella Terza guerra di indipendenza, il Wolf prese parte alla Battaglia di Ponte Caffaro del 25 giugno e fu impiegato dal colonnello Clemente Corte durante la Battaglia di Monte Suello del 3 luglio per un contrattacco contro gli Austriaci che avanzavano da Ponte Caffaro.
Il colonnello Clemente Corte ne fece menzione di merito e di lode a Garibaldi e a fine guerra fu decorato della medaglia d'argento al valor militare.
Il 20 marzo 1871 scriveva a Menotti Garibaldi illustrandogli la situazione politica a Parigi, ma poi quando, nello stesso periodo, furono rinvenute tra le carte degli archivi segreti della polizia imperiale a Parigi le prove della sua attività di spia al servizio di Napoleone III di Francia, il Wolf, smascherato, scomparve e di lui non si seppe più nulla.
Note
Bibliografia
- Giuseppe Locatelli Milesi, Ergisto Bezzi, Milano, 1916, pp. 153.
- Ottone. Brentari, Il secondo battaglione Bersaglieri Volontari di Garibaldi nella campagna del 1866, Milano 1908, pag. 59.
- R. e L. Pelizzari, I Garibaldi a Ponte Caffaro, in “Passato Presente”, Quaderno n. 4, Storo 1982, p. 181.
- G. Poletti e G. Zontini, Caribalda. La campagna garibaldina del 1866 nei diari popolari di Francesco Cortella di Storo e Giovanni Rinaldi di Darzo, Gruppo Il Chiese, Storo 1982, p. 58.
- Ugo Zaniboni Ferino, Bezzecca 1866. La campagna garibaldina dall’Adda al Garda, Trento 1966.
- Corpo dei Volontari Italiani (Garibaldi), Fatti d’armi di Valsabbia e Tirolo, 1867.
- Giulio Adamoli, Da San Martino a Mentana, 1867.
- Franco Mistrali, Il pellegrinaggio degli operai italiani a Caprera, F. Sanvito, Milano 1861. fu pubblicato anche in edizione anastatica col titolo, Incontro con Garibaldi: il pellegrinaggio degli operai italiani a Caprera, GIA, Cagliari, 1991